La magia della Champions League riempie l'aria di Monaco; i quarti di finale della competizione più bella al mondo sono alle porte, e con lei, emozioni, gioie e dolori sono dietro l'angolo.
Dopo l'incredibile rimonta ai danni della Juventus, il Bayern Monaco di Pep Guardiola ha visto il proprio nome associato a quello dei portoghesi del Benfica, giustizieri dello Zenit negli ottavi di finale.
Un urna tutto sommato benevola per i bavaresi che dal giorno del grande spavento con la Juventus sono riusciti ad inanellare una serie di risultati pieni anche in campionato. Allo stesso modo del Bayern però, anche il Benfica si trova in un grande periodo di forma: le aquile infatti, sono reduci da una serie di 19 vittorie nelle ultime 20 partite ufficiali, comprese le due con lo Zenit. La squadra di Rui Vitoria dunque, crede nella possibilità di poter giocare ad armi pari con la corazzata tedesca, cercando di emulare quella che è stata la prova della Juve nel secondo tempo di Torino e nel primo di Monaco.
Il Bayern Monaco infatti, nel doppio confronto con la Juventus ha messo a nudo molti dei suoi limiti difensivi, facendo ravvivare le speranze degli avversari. Lo stesso Guardiola, intervenuto in conferenza stampa, non ha voluto sbilanciarsi, indicando il Benfica come una squadra "impressionante", capace di vincere 19 match su 20 e di giocare con attenzione e disciplina nonostante le giovanissima età di alcuni interpreti.
Con la stessa serenità di Guardiola, anche il tecnico avversario Rui Vitoria, nella conferenza stampa ha espresso i propri giudizi, indicando il Bayern come una squadra fortissima in attacco, ma comunque non imbattibile. Per il coach delle Aquile, l'importante sarà divertirsi, anche se, come ammesso da lui stesso, l'obiettivo è vincere.
Le due squadre arrivano al primo dei due round previsti con diverse defezioni, soprattutto per quanto riguarda lo spogliatoio di Guardiola. Alle assenze di lungodegenti come Jerome Boateng e Badstuber, potrebbero aggiungersi anche altre due pedine fondamentali come Robben e Benatia, entrambi fermati da un fastidio all'inguine. I due sono tra i convocati, ma non dovrebbero partire dall'inizio.
Perciò, nel 4-2-3-1 bavarese, davanti a Neuer ci saranno Lahm, Kimmich, Alaba e Bernat. A centrocampo, spazio a Xabi Alonso e Vidal, diffidato così come Lewandowsi e Kimmich. Il terzetto che agirà alle spalle del 9 polacco, a meno di stravolgimenti dell'ultim'ora, sarà composto da Ribery, Muller e Douglas Costa.
Bayern Monaco: (4-2-3-1): Neuer; Lahm, Kimmich, Alaba, Bernat; Alonso, Vidal; Costa, Ribéry, Müller; Lewandowski.
Tanti problemi di infortunati anche in casa Benfica. Rui Vitoria ha l'infermeria piena a partire da Julio Cesar, ancora ai box per un problema alla coscia. Assenti illustri anche Luisao, Lisandro Lopez e Nuno Santos, per un Benfica che comunque, non è sembrato accusare l'assenza di questi giocatori.
Nel 4-4-2 dei portoghesi, il portiere sarà Ederson, con la linea a quattro composta da André Almeida, Lindelöf, Jardel e l'ex Lazio Eliseu. A centrocampo, gli esterni saranno Gaitan e Pizzi, con Fejsa e Renato Sanches, stellina classe 97', a far legna nel mezzo. Il duo d'attacco dovrebbe essere composto da Mitroglu e Jonas, fermo a quota 30 reti in stagione.
Benfica: (4-4-2): Ederson; André Almeida, Lindelöf, Jardel, Eliseu; Fejsa, Renato Sanches, Gaitán, Pizzi; Jonas, Mitroglou.
La sfida che andrà in scena ad Allianz Arena, mette il Bayern Monaco di fronte ad una squadra portoghese, proprio come accaduto nei quarti dello scorso anno. Allora fu il Porto, oggi è il Benfica a sfidare il Bayern per cercare di negare ai bavaresi la quinta semifinale consecutiva.
I precedenti, compreso quello indiretto dello scorso anno, vedono il Bayern ampiamente favorito: la squadra tedesca infatti, nei 3 precedenti con il Benfica ha sempre vinto, approdando come minimo in finale. Il primo confronto diretto infatti, risale al 1976; dopo lo 0-0 di Lisbona, il Bayern di Gerd Muller e Rummenigge si impose 5-1, andando poi a vincere la sua terza Coppa Campioni consecutiva a Glasgow.
Stessa storia nel 1982 con il Bayern che si impose in casa dopo il pareggio senza reti dell'andata. Anche in quel caso i bavaresi arrivarono in finale, ma persero con l'Aston Villa in quel di Rotterdam.
L'ultimo precedente risale alla stagione 1995/96, ma è legato alla Coppa Uefa. In quell'edizione un super Klinsmann guidò il Bayern al successo finale, con 15 gol all'attivo. 6 di queste servirono per demolire il Benfica, 4-1 in casa e 3-1 in Portogallo.