"L'obiettivo era la salvezza, bisogna mantenere la calma". Non sta più nella pelle, e come biasimarlo, Claudio Ranieri dopo l'ennesimo successo in trasferta in casa del Crystal Palace. Dopo la sconfitta rimediata all'Emirates, all'ultimo secondo, che avrebbe potuto tagliare le gambe alle Foxes, il riscatto. L'orgoglio, la voglia, oltre qualsiasi ostacolo: quattro vittorie in cinque gare, due consecutive (entrambe per 1-0) in trasferta. Prima il Watford, ieri il Crystal Palace. Oramai non si tratta più di un sogno, ma di solida realtà che viaggia verso quella che sembra, al netto di un braccino che potrebbe essere quasi fisiologico in queste restanti sette gare, la naturale conclusione di una cavalcata stratosferica.

Ranieri sogna ad occhi aperti, Leicester pure. Mahrez contribuisce con il secondo gol di fila in trasferta ad alimentare un sogno che prende sempre più forma. Negli occhi di giocatori, addetti ai lavori, e tifosi, l'upset forse più clamoroso ed inatteso degli ultimi anni: sette giornate al termine della Premier League, con un vantaggio cospicuo, che potrebbe diventare ancor più imponente qualora quest'oggi il Tottenham di Pochettino dovesse subire il contraccolpo del distacco e dell'eliminazione dall'Europa League. Insomma, ci siamo.

Mahrez-Vardy, Vardy-Mahrez: cambiando l'ordine degli addendi il risultato non cambia. Ma non solo. Il Leicester vince e convince, sfruttando anche una buona dose di fortuna che consente a Ranieri di scamparla nel recupero quando le avanzate dei padroni di casa sembravano farsi sempre più insistenti e pericolose. Vittoria doveva essere, vittoria è stata: questo conta più di ogni altra cosa.

"Stiamo combattendo per un qualcosa che nessuno poteva nemmeno immaginare. Otto punti di vantaggio a sette gare dal termine suonano bene, noi però dobbiamo mantenere la calma perchè in Premier non si sa mai cosa può accadere. Dobbiamo continuare a spingere così perchè intanto la qualificazione Champions si sta avvicinando. Le prossime due gare diranno di più".

Inevitabile, adesso, svestirsi dei panni della Cenerentola per indossare quelli decisamente più adatti alla situazione, di chi è consapevole della strada che ha fatto e soprattutto di quella che c'è ancora da fare. Sette passi lunghissimi, sicuramente diifficili da affrontare, ma non impossibili sulla carta: si parte con Southampton, in casa, per poi andare in casa del Sunderland. Due gare interne, contro West Ham e Swansea, oramai salvo, prima di chiudere contro United, ad Old Trafford, Everton in casa e Chelsea a Stamford Bridge.