Dopo quattro giorni da incubo, con l'eliminazione da FA Cup e Champions League per mano di Watford e Barcellona, l'Arsenal di Arsene Wenger torna al successo nella trentunesima giornata di Premier League sul campo dell'Everton. A Goodison Park finisce infatti per due reti a zero in favore dei Gunners, che vanno a segno nel primo tempo grazie a Danny Welbeck e ad Alex Iwobi per poi controllare con relativa tranquillità il forcing finale dei Toffies, molto deludenti nel lunch match in riva al Mersey. Con questa vittoria i londinesi salgono a 55 punti in classifica e consolidano il terzo posto, mentre gli uomini di Martinez rimangono fermi a quota 38.
Per la sfida del Goodison Park Wenger deve fare ancora i conti con l'emergenza infortuni. Senza Cech, Ramsey, Cazorla, Wilshere e Rosicky, il tecnico alsaziano propone il classico 4-2-3-1 con Ospina in porta, difesa a quattro formata da Bellerin, Gabriel, Koscielny e Monreal, Elneny e Coquelin a fare da diga in mediana e il trio Iwobi-Ozil-Sanchez alle spalle di Welbeck, preferito a Giroud. Martinez risponde con un schieramento speculare, lasciando ancora fuori Stones, con Jagielka e Funes Mori centrali, Coleman e Baynes esterni in difesa. A centrocampo agiscono McCarthy, Besic, Cleverley e Lennon, con Barkley a supportare Lukaku. In avvio è subito l'Arsenal a rendersi pericoloso con Welbeck: l'attaccante inglese sfonda sulla sinistra e, in un rimpallo con Coleman, va vicino al gol del vantaggio trovando il palo della porta difesa da Robles. E' il preludio alla rete dell'1-0, che arriva al 7' dopo una bella triangolazione al limite tra Ozil e Sanchez, con il cileno che serve Welbeck in area davanti a Robles. Il nazionale inglese dribba il portiere avversario e deposita in rete di destro. Lo svantaggio manda ancor più in confusione l'Everton, che sbaglia appoggi elementari con tutti i suoi centrocampisti, Besic e Cleverley in particolare, e soffre le giocate nello stretto dei quattro giocatori avanzati dei Gunners. L'unico tiro nella specchio della porta di Ospina è un destro da fuori dello stesso Besic, che non impensierisce più di tanto l'estremo difensore degli ospiti. Sono le fasce i punti di forza dei Gunners, con Bellerin che si sovrappone spesso a Sanchez sulla destra (il cileno reclama un rigore non concesso da Clattenburg intorno alla mezz'ora), mentre dall'altra parte Iwobi si scambia spesso di posizione con Welbeck, per evitare di dare punti di riferimento alla difesa dei Toffies, che si fa sorprendere al 42' da un rilancio di Bellerin, su cui proprio Iwobi trova Funes Mori fuori posizione e fredda Robles per il raddoppio che chiude virtualmente il primo tempo.
Al rientro dagli spogliatoi Martinez inserisce Stones per Besic, cambiando modulo e provando una difesa a tre che non modifica però il copione del match. Iwobi e Welbeck sprecano infatti in apertura due occasioni che avrebbero chiuso in anticipo la contesa, Coquelin ci prova da fuori ma trova solo la curva di Goodison Park. L'Everton non riesce a scuotersi, continuando a commettere errori banali in fase di disimpegno e possesso palla. Solo al 66' Coleman sfonda sulla destra e mette in mezzo un pallone basso su cui si avventa l'isolato Lukaku, che colpisce Ospina in uscita bassa. Il portiere dei Gunners rimane a terra sofferente, facendo temere per una sua sostituzione, ma prosegue nella sua gara e per poco non provoca il gol dei Toffies, con Jagielka che sfiora il palo su corner di Cleverley. E' il momento migliore per i padroni di casa, che provano a sfruttare l'out destro per mettere in difficoltà Monreal, con il catalano Deulofeu subentrato a un evanescente Barkley. Wenger è costretto a correre ai ripari, anche perchè Ozil si procura un infortunio al ginocchio e deve lasciar spazio a Gibbs, con Giroud che prende il posto di Welbeck. Il centravanti francese lotta immediatamente con i difensori dell'Everton, prima reclamando un rigore, poi calciando sull'esterno della rete in pieno recupero. Bellerin continua a fare solchi sulla fascia destra e a mettere in difficoltà Baynes, con il duo Gabriel-Koscielny perfetto nel controllare Lukaku. Nel finale Wenger inserisce Chambers per un ottimo Alex Iwobi, Clattenburg concede cinque minuti di recupero per gli infortuni di Ospina e Ozil, ma il risultato non cambia più, con l'Arsenal che ritorna finalmente al successo in campionato, nella speranza di qualche passo falso di Leicester e Tottenham.