Il 3-1 con cui il Barcellona ha sconfitto l'Arsenal nella gara di ritorno degli ottavi di finale di Champions League non ha fatto altro che rafforzare la posizione dei blaugrana come favoriti per la conquista della Coppa dalle grandi orecchie (un eventuale trionfo a Milano sarebbe un bis mai avvenuto negli ultimi ventisei anni, da quando è cambiato il formato della vecchia Coppa Campioni). Al Camp Nou l'Arsenal di Wenger ha provato a spaventare i catalani con un atteggiamento offensivo volto a recuperare lo 0-2 dell'andata, ma si è dovuto arrendere ancora una volta alle magie di Neymar, Messi e Suarez.
Proprio El Pistolero ha messo a segno il gol più bello della serata, un tiro al volo di destro che si è infilato all'incrocio dei pali della porta dei Gunners, la rete che ha messo in ghiaccio la qualificazione per gli uomini di Luis Enrique. Il tecnico dei catalani è tra i grandi protagonisti di questo fulmineo avvio di 2016, in cui il suo Barcellona ha conquistato di forza la vetta della classifica in Liga (+ 8 sull'Atletico e + 12 sul Real), ha raggiunto la finale di Copa del Rey (che si disputerà a maggio contro il Siviglia) e ora è nei quarti della massima edizione continentale. Tutto perfettamente in linea con gli obiettivi stagionali (e con una Supercoppa europea e un Mondiale per Club in più già in bacheca), per provare a centrare un altro storico triplete. Eppure la strada verso San Siro è ancora lunga, con il sorteggio di domani a Nyon (ore 12) a costituire una tappa importante verso la corsa alla Champions. Wolfsburg e Benfica sarebbero avversari graditissimi nella Ciudad Condal, dove invece sperano di evitare il redivivo Bayern Monaco di Pep Guardiola, desideroso di rivincita dopo la sfida dello scorso anno. Da non sottovalutare nemmeno l'ipotesi di un derby tutto spagnolo con una tra Real e Atletico. Gli incroci europei con i merengues non si verificano dai tempi di Josè Mourinho, vere e proprie battaglie sempre risolte da Leo Messi, mentre è forse l'Atletico lo spauracchio più grande tra gli avversari in patria. Gli uomini di Simeone, che pure hanno perso Diego Godìn per quasi un mese, hanno già eliminato i blaugrana nei quarti del 2014 (stagione con El Tata Martino in panchina) e risultano al momento più ostici e quadrati di un Real ancora in confusione.
Ci sarebbero poi le sfide con Manchester City e Paris Saint-Germain, due formazioni dal grande talento già bastonate più volte in questi anni, ma dalle parti del Camp Nou il sorteggio di Nyon viene atteso con la giusta preoccupazione, nella consapevolezza che saranno le altre sette qualificate a scongiurare un rendez-vous con il Barcellona. Intanto, prima della sosta pasquale per le amichevoli delle nazionali, i blaugrana dovranno volare al Madrigàl per sfidare il Villarreal in campionato, in una delle ultime gare chiave per aggiudicarsi la Liga. Il Submarino Amarillo sarà a sua volta reduce da un impegno europeo, la trasferta di stasera a Leverkusen, e lo stesso Luis Enrique potrebbe proseguire nel suo turnover semi-scientifico che sta portando grandi dividendi nella gestione di tutte le competizioni. Il tecnico asturiano è stato abile nel coinvolgere praticamente tutta la rosa a sua disposizione, dai nuovi acquisti Arda Turan e Aleix Vidal, passando per Mathieu e Vermaelen in difesa, fino ad arrivare a Sergi Roberto e Munir negli altri reparti. Solo il trio delle meraviglie è stato a lungo esentato dalle rotazioni, sia per la sua incredibile efficacia offensiva, sia per la voglia matta dei suoi componenti di segnare a ogni gara e di battere record su record. Mentre Simeone continua a far sua la filosofia del partido a partido, schierano quasi sempre gli stessi undici, Luis Enrique sembra guardare già a fine maggio, quando proverà ad alzare altri tre trofei nel giro di poche settimane. Dopo la pausa ci sarà poi il Clasico di ritorno al Camp Nou contro il Real Madrid, l'ultimo della stagione, a meno che l'urna di Nyon non decida di proporne altri due in Champions, che renderebbero ancora più affascinante la rivalità tra blaugrana e merengues.