In attesa della chiusura degli ottavi di Europa League, la delusione per l'eliminazione di Napoli e Fiorentina è ancora tanta, soprattutto per quella dei partenopei. In Spagna invece se la ridono di gusto, loro che ormai si sono affezionati a questo torneo, delle 16 squadre rimaste ben 4 militano nella Liga spagnola: Atlethic Bilbao, Villarreal, Valencia e Siviglia, affascinanti squadre medio borghesi del calcio iberico. Le prime due hanno disputato fin qui tutte le fasi del torneo, ad essi si aggiunge il Siviglia, retrocesso dalla Champions League assieme al Valencia, intenzionato più che mai a piazzare uno storico tris consecutivo di sucessi dopo le affermazioni del 2014 e 2015. Una competizione fonte di orgoglio per gli iberici che la considerano un trampolino di lancio per palcoscenici importanti, nonchè fonte di un buon incasso economico che stimola ed abitua giocatori ed allenatori a gare ostiche e decisive ed alle fatiche di un palcoscenico europeo, seppur in declino come appeal, ancora di discreto pregio e, cosa non meno importante, scorciatoia per la coppa dalle grandi orecchie, grazie alla qualificazione diretta del vincitore in Champions League.
Ecco spiegato il perchè questa competizione per loro rappresenta un obiettivo non da poco, mentre le italiane snobbano talvolta questa manifestazione a suon di turnover esagerati, la si vive come un peso e si cerca piuttosto di concentrarsi sul terzo posto in campionato che dà accesso ai preliminari di Champions, e spesso la qualificazione non è così scontata anzi, negli ultimi 5 anni solo il Milan è riuscito a passare il turno (nel 2013-14 ai danni del PSV), per il resto tante le delusioni con i flop di Udinese (2011-12 e 2012-13 contro rispettivamente Arsenal e Braga), Napoli (2014-15 - Bilbao) e Lazio (vs Bayer Leverkusen). E dire che in passato era l'Italia a fare la voce grossa: tra il 1989 e 1999 nell'allora Coppa Uefa le squadre di Serie A hanno fatto ben 10 finali vincendone 8 (grazie ai successi di Juve, Parma, Inter e Napoli) e perdendone 2 (una col Toro di Emiliano Mondonico capace di battere il Real Madrid salvo inchinarsi al cospetto dell'Ajax di van Gaal, e l'altra con l'Inter di Hogdson sconfitta al Meazza ai rigori dallo Schalke di Lehmann e Wilmots nel 1997). Le finali tutte italiane poi erano scontate all'epoca: Juve-Fiorentina nel '90, Inter-Roma nel '91, Parma-Juve nel '95 (atto finale che chiuse un periodo assai postivo per il calcio italiano con 6 vittorie e 7 finali su 7 nel torneo) ed infine Inter-Lazio nel '98. L'ultima affermazione come tutti sappiamo risale al 1999 col Parma di Malesani e campioni del calibro di Buffon, Cannavaro, Thuram, Crespo e Veron contro il Marsiglia di Blanc e Pires. Da quel momento il buio pesto. Poi qualche annata all'insegna dell'equilibrio ed infine l'egemonia spagnola: 7 trionfi nelle ultime 12 edizioni con Valencia, Atletico Madrid (2) e il poker del Siviglia che, come i rivali catalani del Barca in Champions, è riuscito a vincere 4 volte lo stesso torneo continentale per club negli ultimi 10 anni.
A ciò va aggiunto il fatto che le spagnole hanno vinto 3 edizioni negli ultimi 4 anni con 2 finali tutte loro nelle ultime 12 edizioni, perse dall'Espanyol e dal Bilbao rispettivamente contro Siviglia (2007) e Atletico (2012). Egemonia che va avanti anche quest'anno con 4 spagnole ancora in corsa, seguite dalle tre della Premier League (Tottenham, Manchester United e Liverpool) e dalle due della Bundesliga (Dortmund e Leverkusen). A rappresentare la Serie A rimane solo la Lazio, la squadra di Pioli (ancora imbattuta fin qui) ormai si aggrappa a questa manifestazione dato il flop evidente in campionato e avendo deluso le attese di quest'estate. E pensare che fino al 2004 con la vittoria del Valencia le uniche vittorie spagnole in Coppa Uefa risalivano agli anni 80 col Real Madrid (2)...
DOTTOR JEKYLL E MR. HYDE - In campionato Atlethic, Villarreal, Valencia e Siviglia sono rispettivamente sesti, quarti, undicesimi e quinti, vittime indifese del "massacro" Barca con i catalani che hanno la Liga in tasca all'85% (+8 e +12 sulle due madrilene) e possono contare su quello che è attualmente il reparto offensivo più forte al mondo, la mitica triade MSN: Messi, Suarez, Neymar che ogni tanto cede contro queste squadre (vedasi la Supercoppa spagnola e ad inizio campionato con i K.O. - Siviglia e Bilbao).
In Europa invece la metamorfosi: il Bilbao ha chiuso il girone L al primo posto con 13 punti eliminando poi i francesi del Marsiglia ai sedicesimi di finale (0-1 al Velodrome e 1-1 al San Mames), il Villarreal ha chiuso il girone E invece al secondo posto con 13 punti eliminando poi il Napoli di Sarri e Higuain (una delle favoritissime per la vittoria finale) grazie alla vittoria interna per 1-0 ed al prezioso 1-1 del San Paolo.
Tutto facile invece per Siviglia e Valencia che avevano archiviato la pratica già all'andata rispettivamente contro il Molde e il Rapid Vienna. Una trasformazione significativa dato che qui possono far bene e vincere in assenza del Barca essendo la Liga ormai lotta a due nell'ultimo dcennio (se si esclude la piccola intrusione dei colochoneros di Simeone due stagioni fa).
I NUMERI- Le statistiche fin qui premiano la Liga: il capocannoniere della commpetizione è il 35enne bomber basco Aritz Aduriz a quota 7 reti, i vice-assistman della competizione sono i giovani Santi Mina del Valencia e Denis Suarez del Villarreal con 3 passaggi vincenti a testa, il Bilbao è la seconda squadra più prolifica fin qui con 18 reti alle spalle del Napoli con 23 reti e davanti alla Lazio con 17, il Siviglia è la terza squadra col possesso palla più elevato (60%) alle spalle del Dortmund e dello United. Numeri significativi frutto di un calcio mirato all'estetica, giocando a viso aperto ed in modo spregiudicato, prevalentemente optano per un 4-2-3-1 (modulo tipicamente europeo derivante dal 4-3-3 olandese e perfezionato in Spagna ma di voga anche in Inghilterra) ma non disdegnano il 4-4-2 catenaccio+ripartenza. Un tipo di calcio e atteggiamento che ha dato i suoi frutti, proprio su questo modo di giocare Simeone ha gettato le basi per gli ottimi risultati in Europa e in patria negli ultimi anni acquisendo sicurezza nei propri mezzi. Care italiane dunque siete avvisate: la Spagna con l'Europa League non ci scherza affatto.