Liverpool, che brivido! Ad Anfield i Reds riescono a qualificarsi per gli ottavi di finale dopo un match a dir poco complicato, grazie a un rigore di Milner realizzato in apertura di match. Grandi meriti a un Augsburg che se l'è giocata assolutamente alla pari ed è andato più volte vicino allo scherzetto, dovendo però arrendersi. La prima esperienza europea della squadra di Weinzierl può comunque esser ritenuta soddisfacente, mente per il Liverpool la corsa non si ferma. Dopo lo 0-0 dell'andata, arriva l'1-0 casalingo. Ma qualcosa da aggiustare c'è ancora.

Schieramento parzialmente d'emergenza quello dei Reds, un 4-2-3-1 con Leiva che gioca da centrale, lasciando spazio a Can ed Henderson in mediana. Davanti c'è Sturridge, preferito a Benteke e a Origi, con Firmino alle sue spalle. Gli ospiti si schierano con il 4-1-4-1 senza il proprio faro Bobadilla, al suo posto avanza Caiuby da punta centrale. Trova spazio Janker al centro della difesa.

Ci mette solo cinque minuti il Liverpool a portarsi avanti, dopo aver corso un leggero brivido su una conclusione di Caiuby: Kohr con un fallo di mano in piena area regala un calcio di rigore che Milner realizza chirurgicamente, piazzando la palla col piattone alla sinistra di Hitz, che si allunga ma non può arrivare visto l'ottimo angolo trovato dall'inglese. I tedeschi reagiscono positivamente, senza arretrare il proprio baricentro, ma al 22' devono rigraziare il loro portiere per una parata di puro riflesso sulla botta ravvicinata di Coutinho arrivata dopo un grande uno-due con Sturrige. Poco dopo anche Clyne arriva alla conclusione in area, ma incrocia troppo e, complice una leggera deviazione di Klavan, non inquadra la porta.

Dall'altra parte è un altro terzino a trovarsi in buona posizione per battere a rete, ovvero Stafylidis: la palla sfila tra una selva di gambe e trova le mani di Mignolet. Portiere chiama, portiere risponde: Hitz è prontissimo sulla conclusione in piena area di Moreno a mettere in corner, così come poco dopo ad andare in presa sul destro (basso e centrale) di Coutinho. Ad alimentare le offensive tedesche, portare sempre con personalità e coraggio, ci pensa Leiva con un retropassaggio ingenuo che permette a Caiuby di correre, ma in posizione defilata: trovare la porta è quasi impossibile e il suo sinistro dopo aver saltato Mignolet termina sul fondo, con Sakho comunque pronto a chiudere. La partita si mantiene bellissima, al 40' ancora Liverpool: Sturridge in piena area colpisce di prima, Hitz è ancora efficace, anche con l'aiuto del palo, deviando in corner e mantenendo il minimo svantaggio per i suoi fino all'intervallo.

In apertura di ripresa la solfa non cambia: ritmi forsennati e Liverpool subito pericoloso con una brutta palla persa da Janker che permette a Sturridge di trovarsi solo in area. La punta inglese dopo un finta cerca il destro ma clamorosamente non inquadra la porta. L'Augsburg trova comunque ottima verve e non si fa abbattere, resta ordinato e mantiene il baricentro sufficientemente alto, tant'è che Mignolet è decisivo in uscita su Werner intorno al 70': il portiere belga indovina il tempo e di fatto contrasta l'avversario al limite dell'area, impedendogli la conclusione. I Reds reagiscono alzando nuovamente l'intensità offensiva ma trovando continue difficoltà in fase realizzativa: al 77' un altro miracolo di Hitz, che respinge il pessimo rasoterra di Firmino da tre metri.

Non decidendosi a risolverla, l'Augsburg prova ad approfittarne e a un minuto dal 90' Stafylidis sfiora il gol della storia: il suo mancino su punizione sfiora solamente l'incrocio dei pali, causando un brivido a tutto Anfield, che dopo cinque minuti riesce a tirare un enorme sospiro di sollievo. Gli Scousers volano agli ottavi, l'Augsburg esce a testa altissima.