Lo scenografo dell'Europa League, ovvero il caso, ha giocato un brutto scherzo a due delle migliori compagini del lotto, regalando però a tutti gli appassionati una partita di altissimo livello. Stasera si scende in campo per la gara d'andata dei sedicesimi di finale, e tra le partite in programma spicca ovviamente quella tra Borussia Dortmund e Porto, che rischiano di dare vita a una sfida ricca di gol, spettacolo e colpi, vista la qualità degli interpreti e la voglia di arrivare fino in fondo che contagia entrambe le compagini.
Il Borussia di Tuchel, dopo aver praticamente ipotecato il secondo posto in Bundesliga, punta ovviamente alla vittoria in una competizione che aiuterebbe il gruppo a ritrovare l'abitudine vincente anche a livello europeo, dopo aver chiuso la scorsa annata solo con la Supercoppa di Germania in bacheca e dopo aver raccolto diverse delusioni. Non è andata meglio al Porto, che non alza una coppa dal 2013 ma che ha vinto in Europa proprio l'Europa League edizione 2011.
I lusitani non se la passano però nel migliore dei modi, visto che la classifica del campionato li vede terzi, a -6 dallo Sporting capolista e -3 dal Benfica primo inseguitore e battuto venerdì scorso nell'anticipo per 2-1 al Da Luz. Soddisfazione effimera, anche se i tre punti tengono in vita la squadra di Peseiro, subentrato a Lopetegui a gennaio.
Stasera il tecnico non potrà disporre di due elementi importanti come Maxi Pereira e Danilo, entrambi squalificati. Si va verso la conferma del 4-3-3 con l'inserimento di Jose Angel a sinistra e lo spostamento di Layun sull'out di destra difensivo, con Casillas tra i pali e la coppia Maicon - Martins Indi davanti a lui. Ruben Neves agirà da regista basso, con Herrera e André André ai suoi lati, mentre Corona e Brahimi spalleggiano l'unica punta Aboubakar.
Va meglio al Borussia Dortmund, che nell'anno solare 2016 non ha ancora subito sconfitte anche se non ha convinto del tutto. La squadra di Thomas Tuchel è ancora in fase di rodaggio e l'impressione è che, salvo ribaltoni di mercato, il vero Dortmund si potrà vedere nella prossima stagione, nonostante le ottime basi che si stanno gettando quest'anno. L'Europa League è però un obiettivo concreto e raggiungibile.
Il tecnico ex Mainz non se la passa in realtà benissimo, dato che vive un'emergenza a centrocampo, dove non ha più registi: out Bender, Sahin e Gundogan, oltre a Weidenfeller tra i pali. Ci sarà dunque ancora Burki in porta, con di fronte a lui la difesa titolare: Piszczek, Hummels, Papastathopoulos, Schmelzer. In mediana, assieme a Castro, ballottaggio tra Weigl e Ginter, mentre dietro la punta, il recuperato Aubameyang, agiranno Mkhitarian a destra, Kagawa al centro e Reus a sinistra.