Chi meglio di lui per provare a raccontare il miracolo sportivo che il Leicester sta portando avanti in Premier League? Claudio Ranieri prova a raccontare quello che sta facendo con il suo Leicester che a prescindere da come andrà a finire resterà comunque nei libri di storia.
Al Corriere dello Sport Ranieri racconta il progetto che il club sta portando avanti: "Quello del presidente. Quando ho firmato, il nostro programma era chiaro: c’era da costruire questa squadra portandola gradualmente ai primi posti. Sappiamo di vivere un anno particolare, stiamo andando bene perché le grandi non stanno tenendo il ritmo, ma il nostro piano non cambierà il prossimo anno, al di là di quanto accadrà alla fine di questa stagione. Dovremo continuare a costruire per puntare, nel giro di 3-4 anni, ai primi posti della Premier e lottare per l’Europa. Se per un anno abbiamo anticipato tutto questo non dobbiamo esaltarci, il prossimo anno ripartiamo da zero. Io vorrei stare qui a lungo, mi trovo bene al Leicester, le cose funzionano bene, tutti stanno dentro ai propri confini e per raggiungere certi obiettivi è la strada giusta." Umiltà e semplicità, ma anche un gruppo di giocatori speciali.
Ranieri parla di diversi di loro in maniera specifica: "Schmeichel ha una grossa personalità è un portiere molto regolare, molto agile, dà sicurezza alla squadra. Ha dei piedi incredibili, mette la palla a 50 metri con i giri contati, come fosse un trequartista, per questo i difensori giocano anche con lui, sanno di potergli affidare il pallone come fosse un giocatore normale. E’ un portiere moderno. Huth lo feci esordire nel Chelsea quando era un ragazzino del settore giovanile dei Blues. E’ un tipico calciatore inglese, forte fisicamente, ha un buon colpo di testa e se ne sono accorti proprio a Manchester. E’ uno molto solido. Mahrez sapeva che l’aspettavano sulla sinistra, perché quello è il suo piede preferito, e invece l’ha saltato sulla destra. Quest’anno ci ha regalato magie incredibili. Come tecnica non so a chi può somigliare, ha una qualità immensa, è il nostro punto di riferimento: quando dobbiamo inventare, diamo la palla a lui. Vardy ha una caratteristica particolarissima, una corsa a mille all’ora che si mantiene sempre sulla stessa velocità. Parte a mille e arriva a mille. Trova subito la velocità di punta e non la perde più." Ranieri più i suoi ragazzi, tutti insieme alla caccia di un qualcosa che sarebbe unico e speciale.