Non ha alcuna intenzione di arrestare la sua corsa il Leicester di Claudio Ranieri. The Foxes stravincono lo scontro diretto contro il Manchester City di Manuel Pellegrini e staccano i rivali in classifica (53 punti contro 47). All'Etihad Stadium va in scena una prestazione di carattere e determinazione della capolista, che colpisce in avvio con Robert Huth, per poi resistere nel primo tempo agli assalti dei Citizens. La griffe sul match la mette però a inizio ripresa Mahrez, che illumina il pomeriggio grigio di Manchester (partita disputata a lungo sotto una pioggia battente) con un gol capolavoro, da vedere e rivedere per appprezzarne la fattura. Il gigantesco Huth cala il tris su calcio d'angolo e il gol di Aguero nel finale serve solo ad alimentare i rimpianti per il City, sconfitto in casa nella gara in cui serviva dare un segnale all'intera Premier League.

Per il primo match del venticinquesimo turno del campionato inglese, Manuel Pellegrini deve fare a meno di De Bruyne e Jesus Navas, oltre che di Bony e del lungodegente Kompany. L'ingegnere cileno schiera così un 4-3-2-1 ibrido, che prevede Hart in porta, difesa a quattro composta da Zabaleta, Otamendi, Demichelis e Kolarov, centrocampo camaleontico con Fernandinho, Tourè e Delph, mentre sono Sterling e David Silva a supportare l'unica punta Aguero. Ranieri risponde con l'undici titolare: davanti a Schmeichel ci sono Simpson, Morgan, Huth e Fuchs, in un 4-4-2 che prevede Mahrez e Albrighton esterni di centrocampo e Drinkwater e Kantè in mediana. Vardy è il vero punto di riferimento offensivo, con il giapponese Okazaki a ruotargli intorno. L'avvio è choc per i padroni di casa, che vedono Mahrez slalomeggiare sulla destra e costringere Kolarov a commettere fallo a un metro dalla linea di fondo. Sul calcio di punizione è Huth a sorprendere Demichelis nell'area piccola e a beffare Hart con un tocco che si insacca anche complice una deviazione dell'argentino. Al secondo minuto è quindi 1-0 per il Leicester che, galvanizzato dal vantaggio, si procura altre due occasioni per il raddoppio: al 7' Hart esce alla disperata su Vardy e Otamendi salva su Okazaki pronto a ribadire in rete. Poco più tardi il portiere inglese si ripete su Drinkwater, lanciato in velocità in un classico contropiede degli ospiti, velocissimi nel ribaltare il fronte e nell'approfittare della lentezza dei difensori avversari. La reazione del City è tutta in un paio di sgroppate di Zabaleta (che reclama un rigore per fallo subito al limite dell'area) e di Kolarov, ma i cross dei due esterni di Pellegrini non trovano mai uomini in area. Dopo venti minuti si sveglia Aguero, che prima impegna Schmeichel con un destro rasoterra, poi imbecca Tourè che manda alto di sinistro. Il forcing dei padroni di casa si fa più veemente nel finale della prima frazione, ma i vari Morgan, Simpson e Huth respingono ogni arrembaggio, garantendo al Leicester di tornare negli spogliatoi in vantaggio.

La partita cambia nuovamente nella ripresa, quando è Riyad Mahrez a segnare ancora in apertura. L'algerino riceve palla da Kantè, si fa beffe del contrasto di Zabaleta, accelera con un doppio passo ubriacante e lascia di sale Hart, freddato da un destro che finisce in rete per il delirio dei tifosi delle Foxes. Pellegrini prova a correre ai ripari inserendo Iheanacho e Fernando per Tourè e Delph, ma la mossa produce il solo effetto di costringere Schmeichel a una gran parata d'istinto su colpo di testa del subentrato brasiliano. Ogni accelerazione del Leicester è un pericolo per i Citizens, che sbandano vistosamente rischiando a più riprese che Vardy si infili tra i suoi due centrali. Al 60' lo stesso Vardy si muove perfettamente in area e cerca Okazaki in mezzo, Demichelis ci mette una pezza e devia in calcio d'angolo. Sul corner è ancora Huth a svettare di prepotenza e a trovare una parabola imparabile per Hart. E' il gol del 3-0 che butta definitivamente nello sconforto il City, apparso a lungo molle e spaesato, che corre altri pericoli con Vardy lanciato a rete (bravo Hart a uscire e ad evitare il poker). Un evanescente Silva lascia il posto al giovane Celina, ma i padroni di casa non producono nulla in attacco, con Sterling che va più a volte a sbattere contro il muro della difesa avversaria. Il Leicester prova a gestire pallone e partita, e ci riesce fino all'87', quando el Kun Aguero (in fuorigioco, in realtà) trova l'angolino alla destra di Schmeichel con un colpo di testa preciso su assist di Celina. Intanto Ranieri ha inserito Ulloa, Dyer e Gray per spezzare il ritmo ai rivali, che però hanno un'occasione unica per riaprire il discorso all'89', quando Simpson regala palla ad Aguero: l'argentino non riesce a superare Schmeichel e spreca mandando sul fondo. Gli ultimi assalti firmati Zabaleta e Demichelis rianimano il pubblico dell'Etihad, ma non servono a modificare un risultato che ha del clamoroso. Leicester ora sempre più primo in classifica a quota 53 punti e atteso nel prossimo week-end ad un'altra grande sfida sul campo dell'Arsenal.