Importante successo in chiave playoff per il West Ham, uscito vincente dalle mure amiche del Boleyn Ground ed ora ad un solo punto dal quinto posto. Gli Hammers, infatti, si impongono per 2-0 sul fanalino di coda Aston Villa grazie alle reti di Antonio e Kouyate. Buio pesto, invece, per gli ospiti, sempre più ultimi e fermi a 19 punti in classifica.

Padroni di casa che scendono in campo adottando un offensivo 4-3-3 e con Valencia a guidare l'attacco. Stessa disposizione tattica, poi, per i Lions, che invece affidano ad Ayew le chiavi del loro pacchetto offensivo. Partita subito equilibrata, con le due formazioni che preferiscono studiarsi prima di offendere. Il match cambia però al 18', quando è proprio Ayew a beccarsi il rosso a seguito di una gomitata rifilata a Reid. Ingenuità dunque del giocatore ghanese, che lascia i suoi in dieci costringendoli ad una gara di rimessa e più complicata di quanto fosse già. A causa del gap, si chiudono ancora di più i Lions, autori di una partita difensivamente assennata ed abili a tappare, seppur con fatica, la sempre più crescente pressione avversaria. Al 26' primo tiro in porta per il West Ham, con Kouyate che calcia però debolmente. L'ultima parte di prima frazione vede gli Hammers sempre avanti, con gli ospiti che non riescono ad impostare alcuna azione offensiva. Al 32' si affaccia nei pressi dell'area controllata da Bunn Enner Valencia, che non riesce a concludere ottimamente in rete. Sei minuti dopo ci prova invece Tomkins, autore di un superbo primo tempo sulla fascia destra, con il suo tiro che finisce però a lato. La conclusione del terzino di casa è l'ultima azione di un primo tempo a senso unico. 

Il secondo tempo inizia praticamente sulla falsa riga del primo, con l'Aston Villa costretto a difendersi dagli attacchi sempre più temibili dei padroni di casa. Al 51' bellissima conclusione di Noble, Bunn però è attento. La pressione dgli Hammers risulta però, a lungo andare, decisiva: finalmente infatti, dopo tanto attaccare, il West Ham riesce a passare in vantaggio al 57' grazie ad un bel diagonale di Antonio su assist del sempreverde Noble. La marcatura vincente anima i padroni di casa, abili a sbilanciarsi in avanti senza lasciare però spazio per le ripartenze avversarie e dimostrando così una grande maturità tattica. Gli Hammers, infatti, cercano in tutti i modi di addromentare una gara che, però, non ha mai visto l'Aston Villa pericoloso. Al minuto sessantatre ancora pericolosi gli uomini di Bilic da calcio d'angolo, con l'ottimo Tomkins poco fortunato nel colpo di testa. Al 77', invece, ci prova senza successo Nolan, imbeccatto ottimamente dal temibile Valencia. L'attaccante ecuadoriano, infatti, risulta essere una vera e propria spina nel fianco per la difesa avversaria e all'85', infatti, mette lo zampino sul secondo gol, fornendo un assist al bacio per Kouyate. La conclusione vincente della mezzala di casa è l'ultima azione di una gara avvincente ma monotona, come un'esibizione magistralmente eseguita da un solo strumento.

Un West Ham tonico e cinico ha la meglio sun un Asto Villa tutt'altro che pericoloso. Gli uomini di Garde, infatti, non entrano praticamente mai in partita, non risultando in alcun modo pericolosi e subendo, per tutti i novanta minuti, il gioco avversario. Aggravare una già disperata situazione con un rosso, poi, non è di certo la cosa migliore da fare. Solo applausi, invece, per gli Hammers, bella rivelazione di questa Premier nonché collettivo armonico dotato di numerosi singoli di spessore. Migliore in campo per il West Ham, Valencia. Per l'Aston Villa in evidenza Bunn.