Grande partita del Leicester che al King Power Stadium soffre ma resiste e schianta il Liverpool grazie ad una doppietta di Jamie Vardy,  autore di una vera perla per rompere la parità. Foxes sempre più primi, mentre rimangono sempre discontinui i Reds. Andiamo ad analizzare il match.

Torna subito in campo la Premier League: turno infrasettimanale per la ventiquattresima giornata, la quinta di ritorno. Serata molto umida, al solito, in quel di Leicester: la capolista ospita al King Power Stadium il Liverpool di Jurgen Klopp, fresco della rocambolesca vittoria per 4-5 contro il Norwich e dei due pareggi di coppa (1-1 contro lo Stoke in Capitol One, 0-0 davanti al West Ham in F.A. Cup). Claudio Ranieri e i suoi hanno invece battuto lo Stoke (3-0) proprio dopo essere stati eliminati dalla F.A. Cup per merito del Tottenham (0-2 al replay).

Per i Foxes c'è in campo la formazione titolare a tutti gli effetti: Kasper Schmeichel tra i pali, Huth e Morgan sono i due colossi in difesa; Simpson a destra, Fuchs a sinistra. La mediana è di quantità e corsa: Drinkwater e N'Golo Kanté agiscono tra Albrighton e Riyiad Mahrez. Jamie Vardy e Shinji Okazaki chiudono l'italianissimo 4-4-2. 4-3-3 scelto invece da Jurgen Klopp, con Sakho che torna al centro della difesa accanto a Lovren, Clyne sulla fascia destra ed Alberto Moreno su quella opposta. Lucas Leiva è il perno del centrocampo, capitan Henderson ed Emre Can le due mezzali; davanti riconfermato Firmino come punta, Milner e Lallana macinano campo a supporto del brasiliano. Solo panchina per Ibe e Benteke, ancora assente per infortunio Coutinho.

Al fischio di Andre Marriner ha inizio la sfida: Leicester in divisa blu, rossa invece per i Reds di Liverpool. Primo lampo dopo pochi minuti: il cagnaccio Drinkwater recupera palla su Can; imbucata per Vardy che largo a sinistra mette dentro per Okazaki. Sakho battuto, a salvare il colpo di testa del giapponese è un miracolo di Mignolet, che alza sopra la traversa. Successivamente è Mahrez ad impegnare un paio di volte il portiere ospite con conclusioni da fuori. La prima parte di partita rimane comunque molto piacevole, con le squadre che si affrontano a viso aperto e senza timori di sorta. Il Liverpool manovra e spesso trova buoni spunti, ma il Leicester dà la netta impressione di poter essere micidiale in ripartenza con i suoi velocisti.

Ma la sfida Mahrez-Mignolet si rinnova poco dopo la mezz'ora: contrasto su Vardy, la palla arriva al fantasista di Ranieri che non ci pensa due volte e lascia partire il mancino a giro dai 25 metri. Ancora miracoloso il belga che ci arriva con la mano di richiamo. L'occasione per rispondere capita sul sinistro di Moreno, liberato in area dal cambio di gioco di Lallana: nonostante la posizione defilata, lo spagnolo poteva decisamente fare di meglio; palla in curva. Senza ulteriori brividi termina un primo tempo non ricchissimo di occasioni ma ad alto tasso di agonismo e intensità.

Intervallo leggermente abbondante e si torna in campo con gli stessi ventidue del primo tempo. Solo tre minuti e una buona manovra del Liverpool porta al tiro Emre Can: destro secco da posizione ravvicinata che però si spegne sul fondo. Stesso esito per Okazaki che ci prova a giro dal limite poco dopo. In generale ad inizio ripresa sembrano gli ospiti la squadra più convinta; leggerlmente appannato il Leicester. Arrivano al tiro anche Leiva e Firmino, ma le conclusioni sono da dimenticare. Ma proprio nel momento di maggiore sofferenza, arriva la perla del salvatore della patria. Lancio lungo di Mahrez sulla destra per il solito Jamie Vardy che si inventa un gol fantascientifico: clamoroso pallonetto al volo dopo un rimbalzo del pallone a quasi trenta metri dalla linea di porta, con Mignolet pizzicato proprio nell'angolo che aveva lasciato libero. Il destro si insacca sotto la traversa e il King Power Stadium esplode: è 1-0 Leicester. 

Klopp reagisce muovendo la scacchiera: Christian Benteke rileva Jordan Henderson e si passa al 4-2-3-1. Al settantesimo succede di tutto: il Leicester si trasforma nel Barcellona di Guardiola ed infila sei passaggi di prima consecutivi, nello stretto, al limite dell'area; Okazaki viene buttato giù in area ma Marriner lascia correre (palese il fallo da rigore di Sakho e Moreno); Drinkwater da posizione ravvicinata colpisce Mignolet. Questo è solo l'acconto per il raddoppio. Altro lancio lunghissimo, Vardy disturba Sakho che si addormenta, la palla finisce ad Okazaki che calcia verso la porta: il tiro deviato diventa buono per Vardy che rapacissimo batte il portiere infilandola sotto l'incrocio opposto. Diciottesimo gol stagionale e doppietta personale per il bomber della classe operaia. 2-0 per il Leicester che gioca letteralmente sull'onda dell'entusiasmo.

Nei minuti successivi gli uomini di Ranieri si chiudono a protezione del risultato e i Reds fanno fatica a scardinare il castello Foxes: encomiabile Kantè, praticamente ovunque in entrambe le metà campo. Nei successivi venti minuti Schmeichel non deve fronteggiare nessun pericolo. Marriner assegna tre minuti di recupero e la contesa termina sotto gli scroscianti applausi del King Power Stadium.

E' tutto vero, il Leicester batte anche il Liverpool e continua i sogni di titolo. Per renderci conto di quanto impronosticabile fosse questo risultato ad inizio stagione, il più magnanimo dei bookmakers britannici quotava la vittoria del titolo da parte delle Foxes 500:1. E la favola sembra destinata non finire.