La Premier League ha visto una sessione di mercato invernale ricca di spunti, di iniziative, principalmente delle piccole; sì, un paradosso, a occhio. Ma ragionandoci le squadre grandi in estate hanno investito parecchio e hanno preferito contenersi a Gennaio. Invece le piccole per essere sicure della salvezza hanno puntato in grandi investimenti: la squadra peggiore che si salverà (quindi quella che arriverà 17esima) in Premier prenderà 100 milioni di euro, una cifra non male, visto il nuovo accordo per i diritti televisivi. E allora si sono date ai colpi le squadre "minori".

Il primo botto ce lo ha regalato in tempo di capodanno il Bournemouth, che ha comprato l'esubero giallorosso Juan Manuel Iturbe in prestito oneroso da un milione con obbligo di riscatto fissato a 19 milioni a due condizioni (che il giocatore faccia un minimo di 10 apparizioni e che le Cherries si salvino). Alla coorte di Eddie Howe sono però arrivati anche Afobe e Grabban per rinforzare il reparto offensivo. Hanno risposto alla grande le rivali, prima il Newcastle con la tripletta Saivet-Townsend-Shelvey (senza dimenticare Doumbia, arrivato ieri), con quest'ultimo che è stato strappato allo Swansea che ha cambiato allenatore e ha preso Guidolin, che si è garantito dalla sua le prestazioni di un attaccante come Paloschi e un centrocampista di altissimo livello come Leroy Fer.

Laggiù in classifica la grande protagonista è stata il Norwich che ha acquistato ben 8 giocatori: da Jarvis (riscattato) veterano della Premier fino all'inaspettato Timm Klose dal Wolfsburg, passanto da Ivo Pinto, insieme a un Naismith che ha già fatto il suo primo gol con la nuova maglia. Anche il Sunderland si è reso grande protagonista, spendendo circa 25 milioni di euro per gli acquisti di Kirchhoff, N'Doye, Lamine Kone e Khazri che andranno a rafforzare tutti i reparti; lo stesso Sunderland ha venduto Pantilimon alla squadra dei Pozzo, il Watford, che oltre al portiere ha acquistato Amrabat dal Malaga, Doucoure dal Rennes e Mario Suarez dalla Fiorentina, spendendo circa 15 milioni di euro.

Il WBA ha acquistato Sandro dal QPR; il Crystal Palace ha preso Adebayor; il West Ham si è assicurato Emenike e Byram per una cifra di poco inferiore ai 13 milioni; il colpo a basso prezzo l'ha fatto il Southampton prendendo Charlie Austin per soli 4 milioni di sterline, una cifra irrisoria per il grande prospetto che ha già siglato anche lui un gol pesante, al Manchester United. I Devils non hanno entusiasmato sul campo e nemmeno sul mercato hanno fatto colpi: solo il ritorno dal prestito di Januzaj dal Dortmund.

Parlando di big, l'Arsenal ha comprato Elneny come prospetto per la mediana; il Liverpool ha preso Ilori e Stewart richiamandoli dal prestito, e poi si è garantito le prestazioni di Grujic (da giugno) e di Caulker (quest'ultimo solo in prestito). Dall'altra parte della città l'Everton ha acquistato Fouldes, Tarashaj e ha soprattutto messo a segno per l'attacco il colpo Niasse. Il Leicester in vetta si è preso Amartey dal Copenaghen e Gray dal Birmingham per una cifra attorno ai 12 milioni di euro. Attenzione alle spese folli anche dello Stoke: oltre 20 milioni per Gianelli Imbula, il mediano roccioso che mancava a Hughes. L'ultimo colpo da segnalare come giocatori è il ritorno di Pato in Europa, ai campioni d'Inghilterra del Chelsea, che hanno anche venduto Ramires in Cina per 25 milioni. In Blues anche il giovane difensore Niazga.

Le squadre non citate? Non hanno fatto acquisti. Anzi no, la chiusura se la prende tutta il City, che a livello di giocatori non ha preso nessuno: il colpo Guardiola come allenatore è adesso ufficiale per Giugno e probabilmente è il colpo migliore di tutta la sessione.