L'impresa dello Stoke City riesce solo a metà: partita vinta, finale non raggiunta. Ad Anfield i Potters battono il Liverpool per 1-0 dopo i 120 minuti di regolamentari e supplementari, ma in virtù della vittoria, con lo stesso risultato, dei Reds al Britannia, si va dal dischetto per decidere la vincitrice, e ad averla vinta è la banda di Klopp, che ora sogna la conquista del primo trofeo alla guida dei rossi del Merseyside. Per lo Stoke l'effimera soddisfazione di aver espugnato Anfield dopo 56 anni di digiuno.

Il primo tempo (e in generale la partita) non è così memorabile, nonostante le due squadre schierino di fatto le formazioni migliori possibili: tende a mancare anche la solita intensità del calcio inglese in una partita che conduce per la maggiore lo Stoke, non creando enormi occasioni nei primi 20 minuti, prima di arrivare a una conclusione di Walters in diagonale che mette i brividi a Mignolet. L'irlandese, lanciato dalle retrovie, in area prova il sinistro a incrociare, ma disturbato dal recupero di Sakho chiude troppo la conclusione e non trova lo specchio. La reazione del Liverpool, o meglio, la produzione offensiva del Liverpool si esaurisce in un bel destro da fuori di Emre Can che sibila a lato del palo.

La squadra di Hughes, che come detto è più propositiva anche per necessità, dovendo ribaltare lo 0-1 dell'andata, riesce a trovare il vantaggio nel recupero: Bojan si apre sulla destra e con un bel cross basso trova l'inserimento centrale di Arnautovic, che in posizione di offside (di poco) insacca in scioltezza il vantaggio dei Potters.

Reds approcciano però molto bene la ripresa e vanno vicini al gol dopo soli 3 minuti: Firmino a botta sicura su un'azione derivante da corner trova il piede di Butland che sul primo palo gli nega il pari. L'atteggiamento viene negativamente compensato dalla mancanza di qualità, la quale permette allo Stoke di provarci con un paio di battute da fuori (alte) e altre situazioni pericolose. Klopp prova a inserire un riferimento come Benteke, ma deve affidarsi ancora a un paio di respinte decisive di Sakho su Walters per non andare sotto di due reti. Il difensore francese al giro di boa della ripresa ha anche sulla testa la palla dell'1-1 ma colpisce malissimo.

A un quarto d'ora dal termine altra palla-gol invitantissima per Flanagan, al rientro da titolare dopo oltre 620 giorni: Moreno vola in fascia, sul suo cross nessuno in mezzo devia, la palla finisce dunque sui piedi del giovane terzino inglese che perde l'attimo per la conclusione e si vede chiuso, ma l'occasione conferma il buon momento Reds, alimentato anche da delle buone giocate di Benteke. Anche Firmino prova a seguire il suo compagno di reparto con un destro da fuori, ma non inquadra la porta. Spazio anche per qualche recriminazione nel finale per la squadra di Klopp: Pieters in area respinge un cross col braccio largo, Moss lascia correre ma qualche dubbio resta. Nei quattro di recupero la tendenza si inverte ed è lo Stoke ad attaccare costanemente, senza però pervenire al raddoppio.

Partita non bellissima, supplementare ancora meno, almeno per la maggior parte del tempo: Firmino apre calciando verso la porta di Butland ma trovando la buona risposta del portiere inglese. Dopo 12 minuti di nulla totale è van Ginkel a trovarsi sul destro la palla dello 0-2: l'olandese, subentrato ad Adam (infortunato), pesca il varco giusto in area e ci si infila, ma da pochi passi la sua botta trova solo il palo.

Nonostante l'occasione per lo Stoke, Klopp non ha paura e dopo il cambio di campo inserisce un'ala (Ibe, match-winner dell'andata) per un terzino (Flanagan), facendo scalare Milner. Da quella fascia, la destra dei Reds, arriva il primo grande pericolo, portato però dallo Stoke: sgroppata di Pieters e cross per Crouch, che disturbato non riesce a concludere. Sempre il terzino olandese trova la punta ex di giornata, stavolta con una palla alta che Crouch prolunga trovando van Ginkel in area, la cui girata è preda di Mignolet. Dall'altra parte Ibe si mette in proprio, come sempre: rientra sul suo mancino in area ma sparacchia in curva, ultima occasione della gara.

Le squadre finiscono i 30 di supplementari esauste e col risultato invariato, che vuol dire calci di rigore. Aprono Walters e Lallana, perfetti, poi Mignolet indovina la traiettoria di Crouch, ma Can manda tutto in fumo calciando a incrociare e colpendo il palo. Whelan è preciso, Benteke è freddo, Afellay segna col brivido e Firmino spiazza Butland. Shaqiri realizza l'ultimo col piatto preciso, ma Milner pareggia ancora mandando la palla all'angolino basso. Si va a oltranza: van Ginkel è perfetto, Leiva mantiene la calma e spiazza il portiere. Mignolet è però bravissimo a parare il successivo su Muniesa, che calcia angolato ma troppo leggero. La palla della vittoria è di Joe Allen: col suo destro manda la palla all'incrocio e contemporaneamente porta il Liverpool a Wembley, in finale di Capital One Cup.