F.A. Cup, replay del terzo turno. Al King Power Stadium di Leicester va in scena Leicester-Tottenham, per determinare chi passerà il turno, dopo il 2-2 della prima sfida: a spuntarla a sorpresa sono gli ospiti, che riescono a vendicare anche la sconfitta il campionato con uno 0-2 che vale il quinto turno.

Mauricio Pochettino cambia 4/11 rispetto alla formazione dell’andata: c’è il portiere di coppa Michel Vorm. Davanti a lui Dier, che all’andata giocò in mediana, scala al centro della difesa assieme all’austriaco Kevin Wimmer. A destra Walker, a sinistra Davies. Centrocampo in cui Carroll agisce insieme a Bentaleb. Erik Lamela, Chadli ed Eriksen completano la trequarti nel 4-2-3-1 degli Spurs, dietro all’ex-Leverkusen Heung-Min Son, unica punta.

Claudio Ranieri invece opta per un cambio di modulo: da 4-5-1 è 4-3-3 con Vardy e Mahrez ancora a riposo: confermati Gray e Dyer a supporto dell’argentino Leonardo Ulloa. In mediana si rivede Gokhan Inler tra King e Drinkwater, mentre davanti al solito Schmeichel sono Chilwell, Benalouane, Wasilewski e Simpson a formare la linea difensiva.

Agli ordini dell’arbitro Anthony Taylor inizia la contesa: la prima fase è molto di studio, con il Tottenham che costruisce ed il Leicester che copre bene gli spazi provando a ripartire. Sostanzialmente mai impegnati i due portieri per la prima mezz’ora, con la partita che alterna momenti di pura intensità a centrocampo a tentativi dalla distanza raramente pericolosi. Il break  che rompe l’equilibrio arriva da Heung-Min Son: verticalizzazione centrale di Carroll, il coreano controlla puntando Chilwell che gli lascia decisamente troppo spazio. In men che non si dica Son infatti entra in area, si sposta la palla sul destro e lascia partire un siluro che si infila sotto la traversa di Schmeichel senza dargli nemmeno il tempo di intervenire. Palla in rete e vantaggio ospite. I Foxes provano a reagire subito, ma se si esclude una punizione da posizione invitante calciata centrale da Inler, Vorm non corre pericoli fino all’intervallo. Per il resto, si arriva al duplice fischio seguendo lo stesso copione: poche occasioni, molto fisico.

Si ritorna in campo dopo il canonico the caldo e subito Ranieri prova a scuotere i suoi: dentro Okazaki per Drinkwater e cambio di disposizione, passando ad un 4-2-3-1 a chiara trazione offensiva. La sostituzione sembra dare gli effetti sperati. Poco prima del decimo della ripresa è Demarai Grey a far sussultare i suoi tifosi: il giovanissimo esterno inglese fa secco Simpson rientrando sul destro e prova a pizzicare il secondo palo col tiro a giro. Bravissimo Vorm ad arrivarci in estensione bloccando la sfera. Per il successivo quarto d’ora il Leicester spinge con grande volontà, trovando spesso il fondo sia con i terzini che con le ali. Molto efficace la catena mancina Chillwell-Grey. Tuttavia, Vorm riesce sempre ad intervenire senza particolari patemi.

Allo scoccare dell’ora di gioco muove le pedine anche Mauricio Pochettino. Dopo aver sciupato due contropiedi per il raddoppio, lascia il campo Erik Lamela mentre al suo posto entra il bomber Harry Kane, che subito si fa sentire proprio su una ripartenza: suggerimento di Son e destro potente da posizione defilata che scalda le mani a Schmeichel. Dall’altra parte il Leicester continua a crescere ma paga due passaggi decisivi sbagliati da Dyer che fallisce nell’imbucare prima per  Okazaki e poi per Ulloa in contropiede. Tuttavia, proprio nel momento di massimo sforzo, ecco la tegola che smorza l’entusiasmo dei padroni di casa: meravigliosa azione in rapidità che parte da una rimessa laterale e passa dai piedi di Davies e Kane fino ad arrivare a Son proprio nella lunetta dell’area di rigore. Bravissimo il coreano che con un filtrante fulmina Benalouane e Wasilewski aprendo lo spazio al mancino di Nacer Chadli, che a sua volta è rapidissimo a battere Schmeichel in uscita facendo impazzire lo spicchio di tifosi ospiti.

I Foxes si scoprono cercando di riaprirla ed è Kane a provare a punirli: contropiede guidato per trenta metri sulla sinistra e mancino rasoterra incrociato su cui allunga la manona Schmeichel. La mossa di Ranieri a questo punto è piuttosto ovvia: uno spento Dyer lascia campo a Jamie Vardy, accolto da una standing ovation del King Power Stadium. Ottantaquattresimo minuto e di nuovo la rapidità di Grey mette in difficoltà la retroguardia degli Spurs: scatto sulla sinistra, taglio centrale e destro potente che si spegne poco sopra la traversa. Due minuti dopo si apre centralmente un invitante varco per Vardy, ben arginato da Dier. Ma è al novantesimo che gli sforzi del Leicester vanno più vicini all’obiettivo: gioco di gambe di Chillwell e cross morbido che trova il neo-entrato Albrighton sul secondo palo. Conclusione ravvicinata di destro e grande riflesso di Vorm che chiude sul suo palo negando la gioia del gol della bandiera agli avversari.  A tempo scaduto c’è tempo ancora per un tentativo di testa di Ulloa, chiuso in corner dal solito Vorm.

Questa l’ultima emozione della partita, che termina col bellissimo abbraccio tra i due alleatori, con i cori dei rumorossissimi tifosi ospiti e con i rispettosi applausi dei tifosi del Leicester, che riconoscono il massimo impegno ai loro beniamini. Prossimo turno tutt’altro che insidioso per i londinesi: ad aspettarli c’è infatti il Colchester United per i sedicesimi di finale. Appuntamento all’anno prossimo invece per la truppa di Claudio Ranieri.