L'Arsenal se la cava, a Stoke-on-Trent, al triplice fischio, è zero a zero. Trasferta da bollino rosso, un punto che consente ai gunners di salire al comando, un punto che conferma la bontà dell'operato dello Stoke.
Non c'è Ozil bloccato questa mattina da un infortunio al piede, Wenger dispone quindi un 4-3-3 con il tridente Campbell-Giroud-Walcott davanti. Hughes invece schiera Joselu come perno offensivo, a supporto Walters (titolare al posto dell'indisponibile Shaqiri), Bojan ed Arnautovic.
Primo tempo di grande intensità ma poche occasioni vere da entrambe le parti, l'Arsenal è attento in difesa e chiude sempre i varchi, lo Stoke prova a sfruttare l'estro dei suoi migliori giocatori ma senza successo. Tanti fischi da parte del pubblico di casa verso Aaron Ramsey, reo di non aver accettato le scuse di Ryan Shawcross, autore dell'infortunio che gli costò la frattura di tibia e perone proprio qui nel 2010.
Al 19', dopo una bella combinazione Arnautovic-Walters, Afellay lascia partire un sinistro dal limite dell'area che sfiora di pochissimo la porta difesa da Cech.
Al 21' parata superlativa di Butland (autore di 10 parate decisive nella gara d'andata, record in questa stagione): Campbell offre una gran palla a Giroud che lascia partire un sinistro a giro, ma Butland, uscendo coraggiosamente e rapidamente fuori dall'area piccola col braccio disteso, riesce a deviare la sfera lontano.
Il giovane portiere inglese ancora una volta conferma la sua strepitosa forma in questa stagione, dimostrando di essere il migliore guardiano del campionato (chissà cosa ne pensa il ct della nazionale Roy Hogdson in ottica Europei..)
Al 29' l'estremo difensore è ancora una volta chiamato in causa, quando deve mandare alto sopra la traversa un tiro a giro insidioso di Oxlade-Chamberlain da fuori area.
I padroni di casa tengono palla ma non riescono a costruire nitide occasioni, si chiude quindi la prima frazione di gioco sullo zero a zero.
Nella ripresa ancora Butland sugli scudi: minuto 46, sugli sviluppi di un calcio d'angolo, Giroud stacca forte di testa sopra a Shawcross, mandando la sfera nell'angolino basso, ma il portiere inglese con la mano sinistra in tuffo evita il gol degli ospiti.
La gara da li a poco diventa più aperta e le due squadre si scoprono di più. Al 56' doppia parata di Cech: prima su Joselu, dopo una situazione di contropiede dei Potters, poi sulla ribattuta di Bojan. Un doppio intervento da vero numero uno del portiere ceco. Al 64' Hughes decide di togliere un giocatore di grande creatività come Bojan per una punta veloce e di fisico come Diouf.
La partita ormai è apertissima e alla portata di entrambe le squadre, lo Stoke crea qualcosina in più, ma i ragazzi di Arsenè Wenger dimostrano di essere lucidi e concentrati. Prestazione sontuosa della coppia di terzini Bellerin-Monreal, in particolare del primo, presenza costante in fase di spinta e ottimo a lasciare sul posto gli avversari con le sue micidiali accelerazioni. Un duo spagnolo, a detta di molti, la miglior coppia di terzini del campionato.
Lo Stoke abbassa il proprio baricentro lasciando più spazio per i Gunners che, con il neoentrato Iwobi, provano ad impensierire la retroguardia di casa. Il pubblico intanto continua a rumoreggiare e a fischiare Ramsey.
I Potters effettuano un doppio cambio nella ripresa: fuori Arnautovic e Afellay, dentro Charlie Adam e Marco van Ginkel. Hughes sembra accontentarsi dunque del pareggio. Nel finale, stancnhezza da parte di entrambe le rose. La gara termina dunque sul punteggio di zero a zero.
Un pareggio giusto per quanto visto: i Gunners ritornano in vetta alla Premier League a pari merito col Leicester (44 punti), ma con una miglior differenza reti, e con un punto di vantaggio sul City. Lo Stoke resta settimo, tre punti dietro al West Ham.
Cech e Butland sono i principali "colpevoli" di questo risultato. 70 minuti eccelsi dello Stoke, Arsenal privo del genio di Ozil e delle sfuriate di Sanchez: entrambi dovrebbero esserci per la super sfida di domenica col Chelsea. Gara corretta questa (zero ammoniti ed espulsi) e piacevole da vedere, finale in calo.