Non è certamente il big match che tutti aspettano trepidanti, come poteva essere quello di ieri sera tra Man City e Leicester, eppure la sfida tra Sunderland e Liverpool, gara che chiude ufficialmente il girone d'andata e il 2015 della Premier League, ha un fascino particolare. Due squadre che non attraversano affatto un buon momento, ma che si ritrovano obbligate a vincere per non perdere i rispettivi treni, quello dei Black Cats con destinazione salvezza, quello dei Reds che porta all'Europa.
Il Sunderland respira aria di bassa, bassissima classifica, visto che occupa la penultima posizione a quota 12 punti, può vantare la peggior difesa della Premier con 37 gol subiti e vede il quart'ultimo posto distare 7 punti. In poche parole, vede vicinissima la Championship, se non dovesse arrivare una svegliata, che potrebbe chissà, proprio essere nella partita di stasera.
I Reds sono invece a metà, a 12 punti di distanza da una vetta che, in caso di vittoria, non sarebbe neanche poi così lontana. Pesano soprattutto gli ultimi passi falsi: un solo punto ottenuto contro Newcastle, West Brom e Watford. Se stasera dovessero arrivare i tre punti, il Liverpool aggancerebbe lo United.
A livello storico, i Reds partono avvantaggiati. Sono 159 i precedenti in tutte le competizioni tra queste due squadre, il Liverpool ne ha vinti ben 73, pareggiando 35 volte e perdone 51. Quando la gara si è però disputata nel Tyne&Wear, in vantaggio ci passa il Sunderland: 33 successi contro 32, con 14 pareggi.
Per mantenere il trend positivo storico in casa (anche se in stagione arriva da quattro sconfitte), Allardyce si affida al suo classico 4-3-3. Tra i pali ancora ballottaggio tra Mannone e Pantilimon, mentre davanti a lui sicuro del posto Coates, mentre O'Shea è in dubbio e potrebbe esser rimpiazzato da Wes Brown, visto che anche Kaboul è fuori, così come Matthews: a destra agirà infatti Jones, con van Aanholt a sinistra. In mezzo spazio per Cattermole, affiancato da Rodwell e M'Vila. Davanti tutto aperto, quasi un triplo ballottaggio: Johnson o Watmore? Defoe o Fletcher? Toivonen o Borini? Dal Boxing Day Allardyce ne è uscito solo con altri dubbi.
Sembra avere le idee un po' più chiare Klopp, orientato a schierare i suoi con un 4-2-3-1, ma con tante assenze. Tra i pali c'è ancora Mignolet, rientrato a pieno regime dopo aver saltato il Watford. Difesa confermata con Lovren e Sakho in mezzo con Clyne e Moreno sulle fasce. Sempre out Skrtel e Gomez, vicino al rientro dopo un anno e mezzo Flanagan. In mediana, vista l'assenza di Milner, spazio a Henderson e Can con Lucas e Allen pronti a subentrare, mentre sulla trequarti, dietro a Benteke, l'armeria pesante: Coutinho, Firmino e Lallana. Out anche Ings (lungodegente, come Gomez) e Rossiter, mentre Ibe, Origi e Sturridge potrebbero non essere della partita per leggeri acciacchi vari.