Manchester United - Chelsea è oramai uno dei “classici moderni”, concedendomi un ossimoro, della Premier League. In genere un classico di alta classifica, peccato che quest’anno le stagioni di entrambe non siano propriamente straordinarie. Un ambiente, quello di Old Trafford, che prosegue la vendita di sciarpe che invocano l’arrivo di Mourinho sulla panchina Red, forse nel classico spirito dell’humor inglese. Però la sfida è sempre entusiasmante, e anzi, la situazione di classifica costringe fin da subito le due squadre a giocare con intensità, e allora pronti-via traversa di Mata e fenomenale parata di De Gea su Terry subito dopo. 

Insomma a guardare i primi 5 minuti ci si aspetta una partita piena di gol e spettacolo. Ecco, togliete un attimo quel “piena" e poi "gol e” e la previsione è perfetta. “Clean sheets” tra Chelsea e Manchester United.

LA PARTITA - La partita è esuberante, frizzante per 90 minuti, a dispetto del risultato finale. Con due portieri normali sarebbe finita 2-2: a condurre il tutto sono i Red Devils, che sono tutt’altra squadra rispetto a quella non creativa della partita con lo Stoke. Il Chelsea crea essenzialmente tre occasioni nell’arco dei 90 minuti, quella sopracitata di Terry, una grandiosa doppia parata di De Gea su Pedro e Azpilicueta e Matic che da solo davanti al portiere Red spara in curva: troppo poco per il team di Hiddink. Risposte positive per lo United? Ni, perché Van Gaal era stato chiaro prima della partita: bisognava agguantare i 3 punti. Niente da fare, ma a guardare il bicchiere mezzo pieno il Manchester ha fatto una buona (gran?) prestazione, non le ha prese (cosa non banale), ha messo il 100% e si è fermato solo su due legni, colpiti da Mata in avvio e da Martial più avanti nella gara.



MANCHESTER – Le prime mezze risposte per lo United? Eccole: Il potenziale c’è, ma lo sapevamo già. La difesa sta quantomeno migliorando. La mediana funziona, c’è collaborazione in fase difensiva e una buona circolazione di palla. Il resto, però, segno negativo: in verità il dominio viene mantenuto bene, ma con poche, pochissime accelerazioni e alla fine il solito difetto, ovvero troppo possesso palla sterile, tramutatosi poi in lunghe fasi di passaggi orizzontali. Il 2 Gennaio i Red Devils se la vedranno con lo Swansea, squadra sempre indigesta per il team di Van Gaal, ma sicuramente con qualche certezza in più a livello di gioco. L'incognita é rappresentata da Anthony Martial ormai: se Depay é in crisi, lui si adatta a giocare esterno. E' il suo vero ruolo? Non insufficiente la prova del francese, ma la necessità di giocare più vicino alla porta si sente, e anche tanto.




CHELSEA – Il messaggio di Hiddink è chiaro: “Teniamoci il punto” che effettivamente a Old Trafford non sarebbe male. Ma il vero passo indietro il Chelsea lo ha fatto a livello di gioco, rispetto alla squadra rivedibile ma non pessima vista col Watford: Willian, Hazard, Oscar complice anche un filo di stanchezza non illuminano. Difesa costante ma con cali improvvisi, Courtois però (decisamente uomo partita assieme a De Gea) risolve tutto in maniera eccezionale anche con un pizzico di fortuna sui due legni. Riuscirà Hiddink a risolvere i problemi prima del match del 3 Gennaio in casa del Crystal Palace? Chissà, siamo sicuri solo che noi ve lo racconteremo.