Doveva essere il Boxing Day del cambio al vertice, e poteva esserlo, ma non lo è stato. Doveva essere il Boxing Day che avrebbe sancito l'esonero di van Gaal, e probabilmente lo è stato. Doveva e poteva essere tante altre cose, questo Boxing Day di Premier League, e possiamo dire che, qualunque cosa sia stato, è stato senza dubbio divertente. Ma cosa ci lascia? Tanto, molto, anche se domani può già esser tutto nuovamente ribaltato. Perchè in Inghilterra si gioca di nuovo.

Poteva esserci il cambio al vertice, dicevamo. Il Leicester City nel pomeriggio aveva perso sul campo del Liverpool, complice la giornata storta di Mahrez e lo stato fisico non perfetto di Vardy. Quando i due trascinatori non girano, difficilmente la squadra di Ranieri riesce a incidere sulle partite, e il Liverpool ne ha approfittato, pressando e difendendosi con ordine, trovando il gol vincente con Benteke. L'Arsenal aveva l'acquolina in bocca, pregustava già il primo posto, ma si è dimenticato di scendere in campo. La vittoria del Southampton è la conseguenza di un approccio sbagliato, troppo poco deciso, e l'assenza di Cazorla e Sanchez, coloro che abitualmente si prendono le responsabilità, hanno portato alla débacle, un 4-0 che rappresenta comunque un semplice incidente di percorso e non cambia affatto le carte in tavola: l'Arsenal resta una favorita.

Si riporta sotto il Manchester City, e onestamente sulla vittoria casalinga col Sunderland, derelitto, c'è poco da dire. 4-1 meritato, giusto e ineccepibile. Non poteva finir diversamente, vista la differenza tecnica, così come il 3-0 del Tottenham sul Norwich, gare che non hanno bisogno di commenti perchè la differenza tecnica notevole parla da sola. Le due squadre si riavvicinano alla vetta sfruttando il turno favorevole.

Resta invece indietro il Manchester United, su cui ci sono invece tantissime cose da dire. Innanzitutto ieri al Britannia Stadium è avvenuta l'apoteosi degli errori di van Gaal, che lascia Rooney in panchina, scelta che non paga, preferendo un Fellaini anonimo. Depay, un suo acquisto, non incide, ancora una volta, mostrando le esagerate aspettative su di lui. Ottimo giocatore, talento pazzesco, ma pochissimi riescono a incidere da subito in Premier. La squadra non lo segue più, Mata è un altro fantasma, solo Blind prova a lottare per il suo allenatore. Ad approfittarne è un grandissimo Stoke City, che con les revenants in avanti sta conducendo un campionato di tutto rispetto e punta a un piazzamento in Europa.

Non riescono ad avanzare due squadre insidiose quali Crystal Palace e West Ham, bloccate sul pareggio in trasferta dall'ottimo Bournemouth e dall'Aston Villa, sicuramente inferiori ma con un buon carattere. Le Cherries hanno poco talento ma compensano con il cuore, i Villans di talento invece ne hanno, ma mancano unità e soprattutto motivazione. Difficile pensare si salvino ora. Discorso diverso per un Newcastle che non è aiutato nemmeno dalla fortuna, e per un Everton audace che la fortuna se la sta portando dalla sua, tant'è che sta andando verso l'Europa a braccetto coi concittadini in rosso. Per quanto riguarda i Magpies, con un innesto in mezzo al campo e uno in difesa è facile pronosticare una salvezza tranquilla, nonostante l'attuale situazione. Swansea e WBA dovranno lottare aspramente, anche se gli ospiti hanno l'arma Pulis.

Chiudiamo con la partita forse più divertente della giornata, sicuramente quella che ha regalato più spunti in positivo. Chelsea - Watford è terminata 2-2. Partiamo dalle considerazioni sui Blues, alla prima stagionale sotto la guida di Guus Hiddink. Si è visto comunque il solito Chelsea, quello che quando riesce ad accelerare mette paura ed è pericolosissimo, ma si deve sempre affidare alle idee di Willian per creare occasioni da gol. L'aver ritrovato Diego Costa è comunque un ottimo segnale, mentre la difesa ancora è latitante. Ne ha approfittato ancora Ighalo, rete numero 13 in stagione, anche se sta quasi passando inosservato di fronte alla favola Leicester. Il Watford si conferma una delle sorprese, una squadra con un equilibrio tra velocità, forza e tecnica quasi perfetto, merito sopratutto di Quique Sanchez Flores. Si può sognare ancora. E domani arriva il Tottenham...