La sconfitta dell'Emirates da riscattare, l'ombra di Pep Guardiola che si staglia sempre più minacciosa all'orizzonte. Una vigilia di Boxing Day tutt'altro che rilassante per Pellegrini e per il Manchester City, chiamati a soddisfare il palato dei tifosi che hanno affollato l'Etihad in ogni ordine di posto per questo Santo Stefano di football. Missione compiuta, tre punti messi in cascina e spettacolo in campo, complice anche il Sunderland di Big Sam Allardice comodo cuscinetto su cui sfogare la propria voglia di rivincita.
Di fatto la partita dura 20 minuti. Il tempo necessario perchè Sterling, Tourè e Bony affondino la banda bianco-rossa, grazie anche a un super Kevin De Bruyne, autore di due assist e del successivo gol del 4-1. Sulla prima marcatura è bravissimo a scodellare in area il cross decisivo dopo aver inseguto e ripulito una pallaccia messa in mezzo dalla parte opposta da un compagno. Un cioccolatino morbidissimo per l'ex Liverpool che insacca di testa. Passano tre minuti e Tourè piazza la seconda bordata, nel modo a lui più congeniale. Palla recuperata a ridosso dell'area avversaria, un paio di finte per mandare al bar i difensori biancorossi e sinistro laserguidato per mettere la palla in buca d'angolo alla destra di Mannone.
Il Sunderland continua a latitare, il City a premere: la terza marcatura è inevitabile e arriva al minuto 21. Ancora un'invenzione del solito, meraviglioso, De Bruyne e testa di Bony a chiudere definitivamente la contesa. Col destino segnato, i bancorossi di Allardice si affidano al solo Borini, che dapprima mette fuori dopo un bel tuffo di testa, quindi chiama Hart a giustificare la sua presenza, con un bel tiro che l'estremo difensore dei Citizens neutralizza.
Tranquilli del risultato, gli uomini di Pellegrini giocano per il palato del pubblico e continuano a viaggiare con l'acceleratore schiacciato, creando altre occasioni a preludio inevitabile del quarto sigillo. A tu per tu con Mannone, De Bruyne non sbaglia e mette la ciliegina sulla torta di una partita da 8 in pagella. Se qualcuno aveva dubbi sulla spesa fatta dagli sceicchi per portarlo alla corte dell'Etihad, la prestazione di oggi li spazza via tutti. Il resto è accademia, Fabio Borini - il migliore per dispersione nel Sunderland - firma la rete dell'orgoglio, Bony cicca clamorosamente l'occasione di arrotondare il punteggio tirando come peggio non poteva un rigore concesso dall'arbitro per fallo sullo scatenato David Silva.
Il triplice fischio di Taylor sancisce la fine delle ostilità. Pellegrini tira un sospiro di sollievo e arriva lanciato alla sfida di fuoco fra tre giorno contro il Leicester, anche se l'infortunio di Vincent Kompany - subentrato e poi uscito dopo solo nove minuti di gioco - addensa qualche nube sulla squadra degli sceicchi. Notte fonda invece per Allardice e per il Sunderland, che non si schioda dalla penultima posizione e sprofonda sempre più nelle sabbie mobili della zona retrocessione.