Il palcoscenico è tutto suo: Claudio Ranieri è l'attore principale di questo film fantastico, la Premier League 2015/2016. Fantastico non nel senso pieno di fantasia (e vedendo la classifica sembrerebbe proprio così, quasi surreale), ma nel senso di eccezionalmente vero. Ranieri e il suo Leicester con 35 punti sono primi in classifica, hanno appena battuto i campioni in carica del Chelsea 2-1 e stanno volando sulle ali dell'entusiamo. Uno spettacolo calcistico. I riflettori puntano su Claudio Ranieri, che ha messo a tacere chi lo aveva prematuramente condannato ad un altro fallimento; e che ora suona, davanti ad un pubblico incredulo, il suo assolo. Senza fare troppo rumore, con eleganza.
"Il nostro obiettivo rimane raggiungere 40 punti, che ritengo sufficienti per salvarsi. Poi vedremo dove potremo arrivare" ha confessato Ranieri dopo la vittoria contro il Chelsea: il tecnico romano vuole restare coi piedi per terra. Il Leicester silenziosamente si sta facendo sempre più avanti, ogni giornata ci si aspetta il crollo, ma puntualmente questa squadra regala una sorpresa. Sarà riduttivo, a metà dicembre, chiamare il Leicester una sorpresa? Chissà. Sta di fatto che le Foxes (le Volpi) stazionano al vertice, o quasi, dalle prime giornate, e non sembrano avere intenzione di fermarsi. Ranieri, ne avevamo già discusso qui sul piano tattico, ha costruito una squadra equilibrata, semplice ed efficente al massimo. Che non lo si può negare, si affida in attacco alle giocate di Vardy e Mahrez. Ma se Vardy è stato premiato giocatore del mese, il miglior allenatore è stato Ranieri. Perchè se non fosse stato appreso quello che l'attaccante delle Foxes e i suoi compagni stanno facendo, allora potremmo anche abolire il ruolo dell'allenatore dal gioco del calcio. E' da citare in merito un tweet, uno dei tanti cinguettati sul momento Leicester: "Ranieri e il Leicester sono la cultura italiana della tattica applicata allo spettacolo inglese". Niente di più vero.
Ranieri, come fosse un circolo, sta guidando una piccola (sulla carta) dopo aver esordito a Cagliari, dopo aver scoperto Zola a Napoli, e dopo aver allenato squadre come Juve, Inter, Roma, Chelsea e Valencia. Tinkerman, come lo avevano soprannominato a Londra, si sta riscoprendo grande tra le piccole; in quella che forse è per lui la confort zone. Sta esaltando due giocatori, Vardy e Mahrez, pagati appena 2 milioni di euro dalla società. Che ora, col mercato di oggi, ne valgono almeno 25 a testa. Ranieri si è messo l'abito da mago, si sta inventando una favola. I tifosi sognano, lui forse intimamente lo sta facendo, ma resta sempre equilibrato nei suoi atteggiamenti. Ha creato un'atmosfera in cui sembra tutto possibile, dove non ci sono pressioni ambientali, e dove qualsiasi cosa avverrà in futuro sarà vista come un successo. Perchè un successo, in fondo, lo è già.
Un po' tutti tifiamo Leicester, per un calcio che credevano non esistesse più, ma che invece può regalare ancora queste fantastiche sorprese. Ranieri, col sorriso di una volpe (guarda foto sopra), si sta facendo grande tra i leoni.