Il Leicester non si ferma più e, dopo aver bloccato pressoché tutte le grandi, supera con forza anche il Chelsea di Josè Mourinho: l'ormai ex-rivelazione del campionato, Jamie Vardy, e il suo compare Mahrez mandano il Chelsea all'inferno, ad un solo punto dalla zona retrocessione. Mourinho accusa il colpo, subisce l'onta della sconfitta contro lo storico "nemico" dai tempi di Inter e Roma e attacca i suoi giocatori, rei di non dare il massimo.
Continua nella sua marcia solitaria anche l'Arsenal di Arsène Wenger, secondo in solitaria a 33 punti: nonostante l'Aston Villa attuale sia poca roba, i Gunners sembrano sempre più solidi e concreti.
Una solidità ritrovata anche dal Manchester City, che all'Etihad Stadium si sbarazza dello Swansea e si conferma al terzo posto a meno tre dalla capolista, mentre il Manchester United conferma il momento di smarrimento andando a perdere in casa di un Bournemouth bravo ad approfittare delle difficoltà dei red devils.
Non solo lo United però: anche il Tottenham si fa mettere sotto dal redivivo Newcastle e perde l'occasione di agganciare il treno Champions, mentre i magpies si tirano finalmente fuori dalle sabbie mobili della zona retrocessione e superano anche il Chelsea.
Si affaccia alle zone nobili il Crystal Palace, che supera 1-0 il Southampton e aggancia il quinto posto, seguito a ruota dal corsaro Watford che stende in trasferta il Sunderland.
Solo tre pareggi, infine nei restanti tre match: il Liverpool aggancia un punto insperato in casa contro un ottimo West Bromwich Albion (2-2 al 93°), 0-0 tra West Ham e Stoke, mentre l'Everton rallenta ancora e impatta 1-1 in casa del Norwich.
Articolo di Renato Boschetti