Quindicesima giornata di Premier League: si scende in campo con molti match alle 16.00, dopo il tonfo esterno del Manchester City a Stoke-on-Trent nel lunchtime match. All'Emirates Stadium di Londra i padroni di casa dell'Arsenal ospitano Sam Allardyce ed il suo Sunderland. Arbitro della contesa Robert Madley. Gunners reduci da un pessimo periodo: solo una vittoria nelle ultime 5 (quella in Champions contro la Dinamo Zagabria), e solo due punti nelle ultime tre di Premier (1-1 con il Tottenham, 2-1 sul campo del West Brom ed 1-1 contro il Norwich), in un periodo costellato di infortuni eccellenti in ogni reparto. Wenger e i suoi hanno anche perso la testa della classifica per il sorpasso di City, United e Leicester. Inoltre, l'attenzione è concentrata sulla difficilissima trasferta di martedì al Pireo, dove contro l'Olimpiakos si deciderà il futuro europeo dei londinesi. Sunderland che invece si presenta in ripresa dopo il quasi catastrofico inizio di stagione: tre vittorie nelle ultime cinque, due in striscia aperta prima della trasferta di questo pomeriggio (1-0 a Londra contro il Crystal Palace, 2-0 allo Stoke tra le mura amiche). 12 punti in classifica per i Black Cats, che occupano l'ultimo posto utile per la salvezza, a +2 sul Bournemouth.
Situazione sportivamente drammatica per Arsène Wenger: l'infermeria dei Gunners continua a riempirsi periodicamente, ed in questa stagione il tecnico alsaziano non ha mai potuto contare su tutti i suoi effettivi. Il centrocampo titolare -Coquelin e Cazorla- è out, con i due fermi rispettivamente per due e tre mesi a causa di problemi al ginocchio. Fuori anche Arteta e Wilshere, sono Aaron Ramsey e Mathieu Flamini a guidare la mediana. Trequarti affidata al solito Özil, con Gibbs confermato sulla sinistra e Alex Oxlade-Chamberlain che vince il ballottaggio con Campbell sulla destra. Con Alexis Sanchez k.o., Wenger non rischia il rientrante Walcott dal primo minuto. Giroud solito ariete offensivo. Retroguardia che ritrova Koscielny, anche lui rientrato dall'infortunio ma ritenuto pronto per il primo minuto: ci sono Bellerìn, Per Mertesacker, e Nacho Monreal con lui davanti a Petr Cech.
Arsenal (4-2-3-1): Cech; Bellerìn, Gabriel, Mertesacker, Monreal; Flamini, Ramsey; Oxlade-Chamberlain, Özil, Gibbs; Giroud. All. Wenger
Allardyce invece ritrova il centrale Billy Jones dopo la squalifica (comunque solo panchina per lui), ma deve rinunciare a Jermaine Defoe, che non riesce nel recupero in extremis. Fuori dai giochi Sebastian Larsson, anche lui sulla via del rientro dopo il problema al ginocchio. Così, nel 3-4-3 dei Black Cats saranno Watford e Steven Fletcher, assieme all'italiano Fabio Borini, le armi offensive. Yedlin e Patrick Van Aanholt prendono posto sulle fasce, con Ola Toivonen e Yann M'Vila in mediana. Kaboul, l'esperto O'Shea e Coates proteggono Costel Pantilimon. In panchina anche il secondo portiere, l'italiano (ed ex Arsenal) Vito Mannone.
Sunderland (3-4-3): Pantilimon; Coates, O'Shea, Kaboul; Yedlin, M'Vila, Toivonen, Val Aanholt; Waltmore, Fletcher, Borini. All. Allardyce
Emirates come sempre gremito ma ordinato quando Madley fischia l'inizio. Arsenal in classica divisa bianco-rossa, Sunderland con una particolare divisa totalmente verde. Dopo soli tre minuti è subito Borini, imbeccato sulla sinistra da Van Aanholt, a ritrovarsi uno contro uno con Cech: l'ex-Roma non è lucido e non riesce ad angolare il suo tiro. Primo quarto d'ora con i padroni di casa a detenere il possesso (70%) ma il Sunderland a rendersi pericoloso sempre in contropiede. Partita abbastanza bloccata e non divertente, fino al trentatreesimo: ottima verticalizzazione centrale di Ramsey, Giroud spalle alla porta fa sponda per Özil che di prima infila un sinistro filtrante velenosissimo: alle spalle di Yadlin spunta Joel Campbell che non se lo fa dire due volte e batte Pantilimon. 1-0 Arsenal e dodicesimo assist stagionale del tedesco: una vera specialità. Passano dodici minuti e si giunge allo scadere del primo tempo: Koscielny stende Fletcher sulla sinistra e si prende il giallo. Sul punto di battuta va Yann M'Vila, che mette in mezzo un pallone forte e teso. Liscio di Watmore, liscio di Toivonen ma a metterla dentro è Olivier Giroud, che non ritrova la coordinazione e sciaguratamente col sinistro beffa Cech da pochi metri: è 1-1 all'intervallo.
Nella seconda frazione il primo brivido arriva alle porte dell'ora di gioco: angolo di M'Vila, Toivonen spizza sul primo palo ed il pallone diventa utile per Fletcher. Bravissimo Cech a neutralizzare praticamente sulla linea. Migliore in campo dei primi due terzi di match il portierone ceco. “Gol mangiato, gol subito” recita un vecchio detto del calcio da strada: e tant'è, dopo solo quattro minuti arriva il vantaggio Gunner. Giroud si fa perdonare l'autogoal: percussione di Özil, palla per Ramsey che sciabola verso il centro, dove il francese è abilissimo ad anticipare tutti in tuffo ed a segnare di testa. Comincia la girandola dei cambi ma il Sunderland non trova la convinzione giusta per pareggiare: unica occasione degna di nota un'imbucata di Van Aanholt a due minuti dal termine, col suo sinistro che però termina alto sopra la traversa. A tempo scaduto arriva il sigillo dei padroni di casa: parapiglia in area degli ospiti, con i neoentrati Walcott e Chambers dialogano in area, l'inglese calcia ma la conclusione è sporcata. Il più furbo ad arrivarci è Ramsey, che batte Pantilimon in allungo.
Arsenal che finalmente torna alla vittoria e resta in coda al Leicester (vittorioso 3-0 a Swansea), superando il City ed aspettando il risultato dello United di domani. Sunderland sempre più impigliato nella lotta per non retrocedere.