Clamorosa partita dei Reds all'Etihad: Klopp punta tutto sulle ripartenze veloci; la difesa del City si apre come burro con un coltello caldo ed il gioco è fatto: 3-0 dopo appena mezz'ora. Il resto è accademia di Coutinho e compagni, interrotta dall'acuto inutile di Aguero. Il sigillo di Skrtel fa 4-1. Manifesta superiorità degli uomini del Merseyside. Andiamo a rivivere il match.
Si scende in campo per la tredicesima volta in Premier League questa stagione, e all'Etihad Stadium di Manchester va in scena City-Liverpool.
Pellegrini e i suoi in campo in questo pomeriggio autunnale alla ricerca dell'allungo in vetta alla classifica, per ora condivisa a quota ventisei punti con l'Arsenal. Subito dietro, il sorprendente Leicester (-1) e i cugini dello United (-2) aspettano solo uno scivolone dei Citizens o dei Gunners per provare il sorpasso. Ultima giornata negativa per il City: solo 0-0 nel testacoda con l'Aston Villa.
Liverpool che invece sembra non aver ancora assorbito la transizione da Brendan Rodgers a Jurgen Klopp: il tedesco, arrivato in pompa magna il 9 ottobre dopo aver messo la firma su un altisonante contratto da sette milioni all'anno per tre anni, non sembra aver trovato ancora la quadratura del cerchio. Cinque punti nelle quattro partite di Premier con il condottiero di Stoccarda in panchina, ultima delle quali la sconfitta interna (1-2) contro il Crystal Palace prima della sosta. I Reds sono decimi, a nove lunghezze dalla vetta.
Padroni di casa che arrivano alla sfida di questo pomeriggio riuscendo finalmente a sfoltire l'infermeria: tornano due mostri sacri come Sergio Aguero e David Silva. Spazio solo in panchina per lo spagnolo, titolare invece il Kun, con De Bruyne, Sterling e Jesus Navas a supporto. Fernando fa coppia con Touré riportato finalmente in mediana, Sagna, Otamendi, Mangala (out Kompany) e Kolarov incaricati di proteggere Joe Hart.
Modulo speculare per Jurgen Klopp, che sceglie la sicurezza Mignolet tra i pali. L'inforunato Sakho si aggiunge a Flanagan, Gomez, Henderson e Ings, quindi sarà Lovren ad affiancare Skrtel nella linea a 4. Clyne e Moreno prendono posto sulle fasce, Lucas Leiva ed Emre Can formano il filtro; Lallana, Coutinho e Milner sulla trequarti dietro al terminale offensivo Roberto Firmino. Solo panchina per Benteke.
Manchester City (4-2-3-1): Hart; Sagna, Otamendi, Mangala, Kolarov; Fernando, Touré; Sterling, De Bruyne, Navas; Aguero. All. Pellegrini
Liverpool (4-2-3-1): Mignolet; Clyne, Lovren, Skrtel, Moreno; Leiva, Can; Lallana, Coutinho, Milner; Firmino. All. Klopp
Agli ordini della terna capitanata da Jonathan Moss ha inizio lo scontro. Manchester City in azzurro, Liverpool col classico rosso. Reds corsari da subito: dopo appena otto minuti Coutinho scippa Sagna sulla sinistra ed imbecca Firmino che arriva sul fondo in area. La palla in mezzo è colpita inevitabilmente da Mangala che batte Hart sul primo palo. Da quel momento Liverpool in totale controllo, con Firmino e Coutinho che portano letteralmente a spasso la difesa di casa. Citizens incapaci di reagire.
Alla metà del primo tempo arriva il raddoppio: altra azione in velocità guidata da Firmino che spacca in due la difesa sulla trequarti e imbecca Coutinho dalla destra. L'ex Inter allarga il piattone e infila Hart tra le gambe: è 2-0. Il City si fa vedere in avanti per cercare di accorciare ma non ci sono mai veri pericoli per Mignolet: continuano invece i ribaltamenti, veloci e micidiali, dei Reds. Ed alla mezz'ora è proprio un contropiede a blindare la partita. Firmino rapidissimo spezza l'azione sulla fascia destra e serve Coutinho sulla trequarti: conclusione a giro respinta da Hart sulla sinistra, dove Lallana tiene viva l'azione riciclando di nuovo per Coutinho. Palla per Emre Can, tacco geniale che trova il brasiliano oltre la difesa. La palla in mezzo per Firmino è un cioccolatino che l'ex-Hoffeneim deve solo scartare e depositare in rete. 3-0, dominio totale Liverpool ed Etihad Stadium incredulo, ammutolito.
I due brasiliani di Klopp sono letteralmente indemoniati e continuano a spingere sfiorando anche il quarto gol: palla morbida di Coutinho, sinistro schiacciato di Firmino che sfiora il palo. Reds padroni totali della prima frazione grazie ad una solida difesa ed a ripartenze letteralmente perfette. Il Manchester sembra spacciato, Pellegrini letteralmente disperato. Ma i Citizens possono contare su molti fenomeni, uno su tutti, forse il più decisivo dell'intero campionato: Sergio Aguero. Servito sulla sinistra a due minuti dal quarantacinquesimo, il Kun rientra facendo secco Leiva e in un lampo infila il destro a giro alle spalle di Mignolet. Il primo tempo si chiude così dopo i due minuti di recupero, con l'accenno di reazione dei padroni di casa.
Inizio della seconda frazione e rivoluzione City, con due cambi per Pellegrini: fuori l'evanescente Touré e lo svogliato Navas, dentro Fernandinho e Delph. All'ora esatta di gioco altro contropiede fulminante del Liverpool sulla sinistra: Emre Can la tocca dentro, splendido velo di Lallana e grandissima uscita di Hart che chiude lo specchio a Firmino.
Passano solo due minuti e la solita coppia di brasiliani sfrutta le praterie della squadra di Pellegrini: Coutinho segna ma è pizzicato in fuorigioco. Nei due minuti successivi si sveglia il City: prima Sterling serve Aguero dopo un folle retropassaggio di Milner; l'argentino non riesce a trovare il tempo su Mignolet fuori posizione, ed il portiere belga ci arriva in tuffo. Subito dopo una punizione dalla trequarti imbecca Fernandinho, che in area completamente solo mette alto sopra la traversa. A dieci dal termine il sigillo sulla partita a nome Martin Skrtel: angolo dalla destra, rimpallo tra lo slovacco e Benteke e destro improvviso che si insacca sotto la traversa: trionfo Liverpool.
Partita totalmente dominata dal Liverpool che annienta a domicilio la capolista, sfruttando gli enormi spazi creati dalla difesa di Pellegrini, in particolare grazie ad un Roberto Firmino e ad un Philippe Coutinho in incredibile stato di grazia. City inesistente nel primo tempo, appena visibile nel secondo: profondo nero per gli uomini di Pellegrini. Unica nota positiva il solito incontenibile Aguero, ma è troppo poco. La testa della classifica ora è del sempre più sorprendente Leicester, vittorioso nel pomeriggio a Newcastle. Liverpool che ritrova la vittoria convincendo, a tratti dominando, e sale al nono posto a venti punti, gli stessi del Southampton e dei cugini dell'Everton.