Giornata di vigilia per l'Italia di Antonio Conte, che domani a Bologna affronterà, nella seconda amichevole prevista in questa sosta, la Romania di Vlad Chiriches, tra gli altri. Il commissario tecnico della Nazionale ha parlato, in conferenza stampa dei temi della gara di domani, oltre a tornare sulla sconfitta rimediata a Bruxelles contro il Belgio di venerdì sera. 

"A Bruxelles abbiamo pagato a caro prezzo delle disattenzioni, ma la strada è quella giusta sotto ogni punto di vista. Domani vogliamo fare una bella partita e a dare continuità a quanto fatto vedere il Belgio. Io spero che la gara di domani sia un'evoluzione di quello che è accaduto in Belgio, dove abbiamo pagato due errori e abbiamo perso per episodi favorevoli a loro e sfavorevoli a noi. Potevamo vincere, abbiamo perso. Io in Belgio ho visto la giusta Nazionale, e questa è la strada da percorrere".

Inevitabile, tornando a venerdì sera, non parlare di quanto accaduto nella vicina Parigi. 

"Abbiamo vissuto queste ore tutti quanti con grande sgomento, siamo rimasti allibiti per quello che è successo. Sono fatti di terrorismo che comunque fanno riflettere, che possono ingenerare della paura, ma sono convinto che bisogna combattere contro questi atti inspiegabili, andando avanti senza farsi intimidire da niente e da nessuno, altrimenti la daremmo vinta al male. E questo non deve accadere".

Conte non nasconde la paura per quanto accaduto e per quanto potrebbe accadere, ma sottolinea l'aspetto motivazionale legato alla reazione a quanto successo. 

"La soglia di attenzione dovrà essere molto alta. È inutile nasconderlo, se vogliono colpire sono pericolosi. E il tempo non deve far dimenticare che la soglia deve rimanere alta. Bisogna lottare e prevenire con tutte le forze, il tempo non deve far allentare e dimenticare le tensioni. La paura è naturale: ma sono convinto che bisogna combattere contro questi atti inspiegabili. Andremo avanti senza farci intimidire da niente e da nessuno, altrimenti la daremmo vinta al male".

Riguardo la Romania e sulla formazione che domani scenderà in campo al Dall'Ara, Conte chiosa così: "Tutta la Romania è un'ottima squadra, nei gironi non ha mai perso subendo soltanto due goal. Sarà un test importante, ma noi siamo alla ricerca proprio di questo. Stiamo percorrendo una strada per cercare di esaltare le caratteristiche dei giocatori e giocare un calcio propositivo. Credo sia la strada migliore per ottenere risultati e dare emozioni a chi ci guarda. Se durante la gara riusciamo a dare varie interpretazioni di sistema ben venga. Ho a disposizione calciatori che hanno grande apertura mentale e tattica".

Tornando alla Nazionale, l'ex allenatore della Juventus parla così del suo futuro, partendo però dall'analisi di quanto fatto fin qui nel percorso da c.t. alla guida dell'Italia.  

"Per quel che riguarda il mio futuro l'ho già detto. Penso di essermi calato molto bene nella parte di c.t., una scelta che rifarei, sotto tutti i punti di vista. E sono molto contento del lavoro che faccio. Non me l'aspettavo di poter fare questo lavoro in così poco tempo con questi ragazzi. E la cosa mi gratifica".

Tuttavia, per quanto riguarda l'addio oppure il rinnovo, la scelta è rinviata al post Europeo, quando Conte siederà al tavolo con la Federazione tracciando un bilancio del suo mandato. 

"Ci sarà tempo per parlare del futuro con la Federazione. Tanto dipenderà dal risultato, da come le cose andranno. Ho bene in mente quel che è successo un anno e mezzo fa: Prandelli firma il contratto e poi deve dare le dimissioni perché il Mondiale non va bene. Siamo figli del risultato, il lavoro paga, il risultato decide".