"La prestazione c'è stata, siamo mancati negli ultimi 20 metri". Le parole del CT Luigi Di Biagio sono il perfetto riassunto della gara dell'Italia Under-21 al termine della sfida di Vojvodina contro i pari età della Serbia, valevole per il girone di qualificazione agli europei. Un 1-1 finale, tutto fruttato nella ripresa, da due compagni di squadra nella Lazio: alla rete di Milinkovic-Savic ha infatti risposto Cataldi.

Due gol quasi di fortuna in una partita che l'Italia non avrebbe comunque meritato di perdere per quanto mostrato. Di Biagio sceglie un 4-3-3 con il tridente Berardi-Cerri-Boateng, mentre in mediana gioca Mandragora e Conti agisce sulla fascia destra, con Barreca (tra i migliori in campo) sulla sinistra.

Tanta personalità mostrata dagli azzurrini nelle prime battute, avanzando senza paura nella metà campo avversaria. Il coraggio potrebbe ripagare immediatamente perchè Benassi ci prova di testa trovando pronto Radunovic, ma soprattutto è Berardi ad avere sul piede l'1-0 all'8', quando spreca un suggerimento proprio del mediano granata calciando fuori tutto solo davanti al portiere. I centrocampisti dell'Italia fanno da padroni, in particolare con un Mandragora sugli scudi che fa girare la squadra e ci prova anche.

La Serbia esce alla distanza, dopo una mezz'ora di dominio della squadra di Di Biagio, visibilmente soddisfatto, cominciando a farsi vedere dalle parti di Cragno con Ozegovic. Il portiere del Cagliari è chiamato un doppio grande intervento, prima su una botta di Cavric su cross dalla sinistra, poi in presa su un'incornata di Milinkovic-Savic. L'ultima parola però ce l'ha ancora l'Italia: un retropassaggio folle di Gajic manda ancora Berardi solo davanti al portiere, e ancora una volta l'attaccante del Sassuolo sciupa, colpendo male e mandando le squadre a riposo sullo 0-0.

L'inizio di ripresa è complicatissimo per gli azzurrini, perchè dopo 80 secondi Milinkovic-Savic prova un cross tesissimo che si dirige però all'incrocio sul primo palo, beffando Cragno che era posizionato aspettando il cross. Dopo un momento di sbandamento l'Italia si ritrova e al 55' ha sul piede il pallone del pareggio, ma Cerri a centro area non trova incredibilmente la porta dopo una grande azione. Non segnano gli attaccanti, allora ci pensa il centrocampo, con Cataldi che arriva su un pallone vagante al limite dell'area dopo un corner e col destro strozza la conclusione, ma trova comunque l'angolino basso.

La gara sembra accendersi, la Serbia all'ora di gioco sfiora di nuovo il vantaggio con Gajic (salva Romagnoli a Cragno battuto), ma il ritmo resta alto per poco, per un buon quarto d'ora infatti oltre alla classica girandola di sostituzioni succede poco. Di Biagio cambia volto per due terzi all'attacco (dentro Garritano e Piu), ma non ottiene i risultati sperati, visto che nessuno riesce a sbloccare e creare occasioni. Benassi prova una botta da fuori a 10 dal termine con pochi risultati, ed è di fatto l'ultima emozione (se si esclude qualche battibecco subito sedato) della gara. Un pareggio importante in chiave qualificazione, una prestazione da confermare con la Lituania. Ma questa Under-21 promette davvero bene.