Il Porto di Lopetegui "annusa" l'opportunità di allungo, ma sente, in egual modo, il peso di questa partita. Nonostante le assenze importanti, i 'Dragões' arrivano a questa sfida fisicamente in buona condizione. Nessun incontro nel week-end, accordo raggiunto con l'União da Madeira, match rinviato al prossimo 2 Dicembre, a causa delle condizioni climatiche che hanno messo a ferro e fuoco il Portogallo nel fine settimana recente. Per la squadra di casa, c'è ancora una volta l'opportunità di poter regalare una gioia al pubblico amico, come dichiarato da Jokanovic al termine dei 90 minuti d'andata : "Non vogliamo finire la fase a gironi senza almeno una vittoria". A questi livelli non esistono partite facili, ma i portoghesi chiaramente sono di un altro livello rispetto agli avversari di turno. Partita che, oltre all'ambiente per certo non facile per chi gioca in trasferta, deve regalare ritmi alti e emozioni sin dall'inizio, con un Maccabi che ha poco da perdere.

Le ultime dai campi:

FC Porto

Maicon, Brahimi e Dani Osvaldo sono fuori causa per infortunio, mentre Cissokho rimane fuori per scelta tecnica, poco convincente finora. Per il Porto, pochi cambi in formazione: Casillas in porta, con Maxi a destra e Layún a sinistra, Indi e Marcano centrali difensivi. A centrocampo, diversi ballottaggi. Probabile il ritorno di Herrera che merita un'altra chance, insieme a Imbula e André André, ma non sono da escludere le sorprese Danilo e Rúben Neves. In avanti, Tello a sinistra, Corona a destra e Aboubakar al centro.

Probabili Formazioni:

Maccabi Tel-Aviv (4-3-3): Rajkovic; Ben Harush, García, Ben-Haim, Tibi; Alberman, Peretz, Mitrovic; Micha, Zahavi, Ben Chaim

FC Porto (4-3-3): Casillas; Layún, Indi, Marcano, Maxi; Imbula (Danilo), Herrera, André André (Rúben Neves); Tello, Corona, Aboubakar

Precedenti:

Champions League 2015/2016: FC Porto 2-0 Maccabi Tel-Aviv

Le parole degli allenatori:

Slavisa Jokanovic

Per la squadra israeliana è l'ultima chance per accendere il sogno qualificazione. E quindi il serbo Jokanovic vuole vincere: "Vogliamo vincere la partita. Sarà l'ultima opportunità. Non abbiamo cominciato bene, ma credo che possiamo dimostrare altro in questa partita. Vogliamo segnare, ma anche vincere".

Nonostante il Porto sia una squadra a cui piace controllare la partita, il tecnico serbo garantisce sfida d'offesa: "Il Porto è una squadra che vuole e sa tenere il pallone. Non sarà diverso da quello con cui abbiamo giocato la prima volta. Cercheremo di essere organizzati e ripartire in velocità. Non ci difenderemo sempre. Sarà importante essere determinati quando teniamo la palla. Abbiamo seguito abbastanza il Porto e sappiamo quali sono le loro qualità. Per noi è anche una chance di crescere. Undici anni fa non abbiamo fatto un solo punto in Champions League, ma vogliamo farlo adesso, e contro il Porto. I tifosi sono sempre importantìssimi per noi e cercheremo di ripagare la loro fiducia".

Sull'inesperienza della rosa del Maccabi: "Per tanti giocatori è un'esperienza nuova. Hanno imparato a giocare contro grandi squadre, e sanno che al più piccolo errore si paga. Vogliamo migliorare e giocare bene. Dobbiamo essere sempre concentrati in campo".

Julen Lopetegui

Obbligato a vincere? No. Julen Lopetegui parla di rispetto verso il Maccabi, moderando così l'entusiasmo e la pressione sulla sua squadra. "È facile fare i conti. Il difficile è vincere ogni partita. Noi i conti non li vogliamo fare, ma solo di dare il 100% in campo per poter conquistare i 3 punti. Siamo concentrati sulla difficoltà che è giocare una gara di Champions. Loro giocano con poca o nessuna pressione e sono motivatìssimi per affrontarci. Rispettiamo il Maccabi e siamo pronti per domani".

Sugli infortuni: "La mia attenzione va solo a chi c'è qui con noi. Questi hanno la capacità di sacrificio per fare una buona partita". Orgoglioso del suo Porto in Europa? "Orgoglioso sul lavoro, speranza e voglia di ogni singolo calciatore. Ci sacrifichiamo ogni giorno, pensando nelle partita. Solo così possiamo raggiungere le finali".

Preoccupato per eventuali problemi di sicurezza che esistono in Israele? "Noi pensiamo solo su quello che possiamo controllare, che è il calcio. Abbiamo fiducia su chi deve controllare queste cose. Non ci sentiamo insicuri. Siamo arrivati ieri, e stiamo bene".

In conferenza stampa, Maxi Pereira al fianco del suo allenatore. L'anno scorso al Benfica, quest'anno al Porto, quali differenze? "Il passato è il passato. Non penso negli anni scorsi, perchè ora sono in un'altra squadra e voglio vincere qui. Voglio aiutare il Porto a arrivare il più lontano possibile in Champions. Penso solo nel presente".

Tanti giocatori nuovi, ma l'uruguaiano non è preoccupato: "Il Porto ha tanti giovani, con un bel futuro davanti. Alcuni giocano, altri no, ma il loro momento arriverà. Il Mister ha già dimostrato che l'età non è un problema. Non devono essere in fretta, perchè la loro opportunità può arrivare a qualsiasi momento".

Sul Maccabi: "Sono una squadra difficile da affrontare. Difensivamente hanno una buona squadra e in attacco ci sono provati con pericolo qualche volte. In casa avranno un altro tipo di gioco, possono provarci di più. Rispettiamo il Maccabbi e dobbiamo dare il massimo per conquistare i 3 punti".