Pioli, dopo il ko di domenica contro il Sassuolo, può tornare a sorridere. La sua Lazio ha conquistato una fondamentale vittoria in chiave qualificazione ai sedicesimi di questa Europa League 2015/2016, 3-1 contro il Rosenborg. Che per l'ex tecnico del Bologna si tratti di un match fondamentale lo si vede dalla formazione iniziale, nella quale non rinuncia agi assi Candreva e Felipe Anderson, esterni d'attacco del 4-2-3-1 e a sostegno dell'unica punta Matri, quest'ultimo schierato dal 1' per far rifiatare Klose.
La gara è incandescente sin dai primi minuti. Già al 4' i padroni di casa colpiscono un doppio legno: da un corner, prima Hoedt centra il palo di testa, e subito dopo Mauri, sulla ribattuta, colpisce la traversa. E due minuti dopo arriva uno degli episodi chiave del match. Mauricio atterra Skjelvik, lanciato verso la porta, commettendo fallo da ultimo uomo: biancocelesti in dieci e terza espulsione stagionale per il difensore brasiliano.
Pioli toglie così Onazi e inserisce Gentiletti. Ma al 28' la Lazio passa: assist di Candreva e Matri non sbaglia la conclusione, 1-0. Per l'ex Juve si tratta del terzo gol stagionale dopo la doppietta rifilata all'Udinese alla terza di campionato. Tuttvaia, 120 secondi dopo il Rosenborg va vicinissimo al pari con Skjelvik, il cui tiro viene deviato da Berisha sul palo. E poco dopo i norvegesi colpiscono un altro legno con Soderlund. E' di fatto l'ultima azione saliente del primo tempo.
Nella ripresa bastano 9 minuti alla Lazio per portarsi sul 2-0. Da un'azione innescata da Mauri, Matri serve alla perfezione Felipe Anderson che firma così il raddoppio con un tiro che finsce all'angolino. I padroni di casa tornano a respirare. Ma al 69' il Rosemborg accorcia le distanze con Soderlund, che insacca di testa. Sei minuti dopo Pioli manda in campo Milinkovic-Savic al posto di Mauri. E poco dopo arriva l'episodio che chiude il match: Radu subisce un fallo in area e Gil concede un rigore ai biancocelesti. Dal dischetto si presenta lo specialista Candreva, il quale prima si fa iponotizzare da Hansen, ma poi sena su ribattuta: 3-1. E al 94' c'è gloria anche per il portiere Berisha, abile a respingere un penaty di Soderlund.