Reti immacolate nel match di Kiev, con il Chelsea di Mourinho costretto al pareggio dai legni (due) e dal grande Shovkovskiy. Tuttavia anche la Dynamo ha avuto le sue occasioni per fare il colpaccio, ma al novantesimo i punti sono stati uno a testa, che significano secondo posto (5 punti) per gli ucraini, terzo (4) per i londinesi. Ripercorriamo le emozioni della gara.

Si gioca allo Stadio Olimpyskiy di Kiev per la terza giornata della fase a gironi di Champions League il match tra Dynamo e Chelsea.
Padroni di casa che arrivano da 38 risultati utili consecutivi in campionato, interrotti solo dal pesante 0-3 casalingo subito dallo Shakhtar nell'ultima giornata. Nel fortino dell'Olimpico, però, nelle ultime dieci sfide europee è arrivata una sola sconfitta per gli uomini di Rebrov.
Chelsea che invece è reduce da uno dei peggiori inizi di stagione della storia recente, sicuramente il peggiore nella carriera di Jose Mourinho. Risultati che latitano ad arrivare e come se non bastasse insistenti voci di uno spogliatoio spezzato. Impantanati al dodicesimo posto in Premier League, i Blues hanno però trovato un buon moto d'orgoglio strappando un 2-0 all'Aston Villa nonostante la prestazione opaca. In europa, invece, lo Special One e i suoi sono reduci dalla goleada casalinga contro il Maccabi Tel Aviv (4-0) alla prima giornata, a cui però ha fatto seguito il crollo esterno (2-1) contro il Porto.
Classifica che prima del calcio d'inizio vede quindi Dynamo Kiev e Porto prime a 4 punti, seguite dal Chelsea a 3 e dal Maccabi ancora a secco di punti e gol.

Serhij Rebrov propone una Dynamo abbottonata ma non troppo, con un 4-2-3-1 che lascia il solitario Kravetz (che vince il ballottaggio con Moraes) davanti a provare a trasformare le ripartenze sfruttando le disattenzioni della retroguardia ospite. Dietro all'urcaino, Gonzales, Sydorchuk e Yarmolenko (panchina per Veloso) sono incaricati di abbassarsi in fase difensiva e far ripartire la squadra per i contropiedi. La diga davanti alla difesa è formata da Rybalka (preferito a Garmash) e Buyalskyy. Shovkovskiy tra i pali, davanti a lui Vida e non Antunes per avere più copertura. Assieme al croato Dragovic, Khacheridi e Danilo Silva.

Scelte importanti anche per Jose Mourinho, che deve fare i conti con le assenze di Courtois, Ivanovic, Pedro e Remy. Tra i pali quindi spazio ancora a Begovic. Davanti a lui solito 4-2-3-1. Retroguardia composta da Terry e Cahill. Zouma a destra, Azpilicueta a sinistra. Nel mezzo scendono in campo Nemanja Matic e Ramires. Davanti spazio alla qualità con Fabregas trequartista a fare da spalla a Diego Costa, ma soprattutto Eden Hazard e Willian sugli esterni.

Dynamo Kiev (4-2-3-1): Shovkovskiy; Danilo, Dragovic, Khacheridi, Vida; Buyalskiy, Rybalka; Yarmolenko, Sydorchuk, Derlis Gonzales; Kravets.​

Chelsea (4-2-3-1): Begović; Zouma, Cahill, Terry, Azpilicueta; Matić, Ramires; Willian, Fàbregas, Hazard; Costa.

Alle 20.45 arriva il fischio dello sloveno Damir Skomina e la contesa ha inizio.
La prima fase è subito frizzante, con Hazard che si fa vivo dalle parti di Shovkovskiy al nono minuto: il belga si gira rapidamente al limite e lascia partire il destro a giro fermato solo dal palo. In realtà la traiettoria è deviata da un miracolo del portiere di casa, che ci mette la punta delle dita.
La partita continua a tenerersi viva, ma è di nuovo il Chelsea che, passata una decina di minuti, va vicino al vantaggio. Slalom gigante di Matic che imbambola due avversari ma solo davanti al portiere mette fuori il piattone. Dopo quattro minuti arriva la reazione di Buyalskiy: imbeccato da Vida lascia partire un bel destro dal limite, alto sopra la traversa.
Per il resto della prima frazione il Chelsea mette pressione alla Dynamo (molto confusionaria) senza però rivelarsi mai davvero pericolosa. Così, al 45' è zero a zero.

Come il primo, anche il secondo tempo concentra il meglio nella sua parte iniziale.
Passa solo un minuto dal calcio d'inizio ed ecco arrivare il secondo legno per gli ospiti: Willian dai venti metri su punizione fulmina Shovkovskiy ma trova l'opposizione della trasversale. Da quel momento però gli uomini di Mourinho perdono verve e lasciano spazio alla Dynamo, la cui pressione culmina nella doppia occasione ravvicinata (poco dopo l'ora di gioco) di Derlis Gonzales, due volte stoppato da un meraviglioso riflesso di Begovic.
Da quel momento, nonostante i cambi (Darmash e Moraes per il Kiev, Oscar per il Chelsea) la partita cala di ritmo e il risultato naturale è lo 0-0 finale.

Un pareggio che permette ad entrambe le squadre di continuare la corsa alla qualificazione e al primo posto, rappresentato dal Porto che sale a 7 con la vittoria casalinga (2-0) sul Tel Aviv. Tra 14 giorni la rivincita a Stamford Bridge peserà molto sulle ambizioni di entrambe le compagini, con il Chelsea costretto a vincere per poter superare gli ucraini (che sono a +1 grazie ai loro 5 punti) e restare alle calcagna del Porto, che verosimilmente trionferà anche in Israele. Comunque, i conti nel girone G sono tutt'altro che chiusi e dopo il giro di boa si prospetta un rush finale a tre decisamente entusiasmante.