Torna al successo il Chelsea di Mourinho; lo fa senza mostrare un gioco convincente, senza l'estro dei suoi campioni, ma con autorità, passeggiando sui resti di un Aston Villa mai realmente pericoloso dalle parti dell'inoperoso Asmir Begovic. Il mattatore della giornata però è Diego Costa, si il vecchio Costa, quello sgraziato, quello dai gol sporchi, facili, fortunosi, ma quasi sempre pesanti. Due gol oggi, uno gentilmente offerto da Super Willian, l'altro confezionato con l'aiuto di Hutton la cui deviazione ha messo totalmente fuori causa Guzan. Una vittoria importante, fondamentale per la banda di Mourinho che si toglie dai bassi fondi della classifica abbandonando la 15^ casella del tabellone. Dall'altra parte invece, si fa sempre più nera la posizione di Sherwood e dell'Aston Villa fermo a 4 punti dopo nove giornate. Urge un rimedio, una magia, qualche gol sporco...something like Costa.
LE FORMAZIONI - Mourinho oggetto di mille critiche e discussioni in questi ultimi due mesi e mezzo, sorprende ancora, lanciando dal primo minuto i giovanissimi Baba e Loftus-Cheek al posto di due veterani del calibro di Ivanovic e Matic; anche Hazard si accomoda in panchina al pari di altri senior come Cahill, Oscar e Falcao. Fabregas, fresco di festeggiamenti per le 100 presenze con la Roja viene spostato nel ruolo di trequartista a tutto campo, con Pedro che agirà esterno a sinistra e l’ormai intoccabile Willian a destra. L’unico riferimento offensivo è Diego Costa, alla ricerca di gol che in questa annata arrivano con il contagocce.
Se Mou e il Chelsea sono in difficoltà, stesso discorso vale anche per l’Aston Villa di Tim Sherwood piantato al 18^ posto in classifica con soli 4 punti in otto giornate di campionato. La panchina dei Villans traballa e Sherwood sa che quella di oggi potrebbe essere una delle ultime chance concessegli dalla società. L’ex manager degli Spurs ripropone il 4-3-3 e si affida alla grande esperienza di uomini come Guzan, Lescott e Hutton per compattare la retroguardia; a centrocampo ci sono Westwood e Gil, una delle poche note positive della stagione, con Grealish, Gestede e Jordan Ayew a formare il tridente offensivo, pronto per mettere paura Begovic e soci.
IL MATCH - In avvio di match i blues provano a mettere sotto pressione i Villans cercando l’aggressione dei portatori avversari; la sfida però si fa subito maschia e combattuta, soprattutto nel quadrato centrale del campo dove la fisicità di Loftus-Cheek e il dinamismo di Ramires sembrano mettere in apprensione Grealish e Ayew, spesso bassi sulla trequarti alla ricerca di palloni da giocare. Il primo quarto d’ora passa via senza troppe preoccupazioni ne per Begovic, ne per Guzan mai impegnati seriamente dagli attacchi in campo. Il primo tiro in porta è di Grealish che in azione di ripartenza prova il destro ad effetto senza dare troppa potenza alla sfera. Il Chelsea dal canto suo prova delle sortite offensive affidandosi al solitario Costa, spesso lasciato correre a vuoto, solo nella metà campo avversaria, e a qualche accelerazione personale, che a turno Ramires e Willian mettono in piedi.
La prima azione degna di nota arriva abbondantemente dopo la mezz’ora, con la bella giocata di Ayew per Gestede che in torsione, cercando l’anticipo su Terry non trova la porta. I Villans giocano meglio, sono più ordinati in campo e più pericolosi quando attaccano, eppure a passare in vantaggio, al minuto 34’ è il Chelsea. Tutto nasce da un retropassaggio verso Guzan che rilancia verso lo sciagurato Lescott che difetta nell’aggancio, lasciando campo libero al duo Willian - Diego Costa bravo nel mette a referto il più facile dei gol dopo l’assist sulla linea di porta del compagno con il 22. E’ il gol che rianima la panchina di Mourinho comunque impassibile al momento del gol di Costa, appena il secondo in questa stagione di Premier League.
In avvio di ripresa i blues cercano il colpo che metterebbe in ghiaccio il match inserendo i centimetri e i muscoli di Matic, che rimpiazza il comunque positivo Loftus-Cheek, protagonista di alcune tra le migliori giocate del primo tempo. Al contrario della prima frazione di gioco però, è l’Aston Villa ed essere molto meno fresco e dinamico; i ragazzi di Sherwood non si fanno mai trovare liberi in avanti nonostante il grande movimento del generoso Gestede che si sbatte tra due colossi come Terry e Zouma. I Villans abbassano troppo il baricentro è il Chelsea ha gioco facile soprattutto a centrocampo dove Matic è sin da subito presente. Il gol del ko è nell'aria e non tarda ad arrivare quando su suggerimento delizioso di Fabregas, il solito Diego Costa controlla di petto, manda al bar un avversario, poi prende la mira e calcia, trovando la decisiva deviazione di un avversario che mette totalmente fuori causa l'incolpevole Guzan, spettatore del raddoppio dell'Hispanico, proprio come lo era stato in occasione del gol dell'uno a zero.
Il raddoppio di Diego Costa al terzo gol in campionato, spiana definitivamente la gara del Chelsea che dal minuto 60' in poi inserisce il pilota automatico, condedendosi anche qualche sbandata difensiva che i Villans non colgono al volo. Diego, mattatore della giornata, potrebbe arrototndare il suo bottino e portarsi il pallone in casa, ma stavolta l'assist di Willian è lungo quel tanto che basta per essere anticipato dalle manone di Guzan.
Nel finale, Sherwood prova il tutto per tutto inserendo Amavi e Traore, ma a sfiorare il gol è ancora il Chelsea con la bellissima combinazione tra Willian e Fabregas che non trova il palo lontano per questione di centimetri. Entra anche Hazard che in coppia con l'indomabile Diego Costa prova a far ammattire per un'ultima volta la difesa di Sherwood che però si salva grazie a Guzan, bravo nel finale a limitare il passivo. Finisce 2-0; il Chelsea resta lontano, lontanissimo dalla vetta, ma almeno per questo pomeriggio può tornare a sorridere: Diego Costa è tornato, e con lui i 3 punti.