Due volte Suarez per allontanare la paura e esorcizzare, almeno in parte, l'infortunio di Leo Messi. Il Barcellona batte il Las Palmas, ma perde, per otto settimane, la Pulce. Riparte questa sera, dal Camp Nou, la caccia al titolo, il secondo consecutivo in Europa. Al cospetto dell'undici catalano, il Bayer Leverkusen, reduce da un fiammante 3-0 in casa del Werder.

90 minuti per indirizzare le sorti del girone, specie in caso di risultato positivo per i tedeschi. Schmidt può contare sul successo d'esordio con il Bate, si presenta quindi in Spagna a punteggio pieno. Luis Enrique deve invece inseguire l'intera posta, dopo il pari a firma Florenzi dell'Olimpico.

Tiene banco, in casa Barcellona, la sostituzione del più forte giocatore del mondo. Due le possibilità per il tecnico: avanzare Iniesta, l'illusionista, o affidarsi al giovane Munir. Le ultime portano a propendere per la seconda ipotesi, con Iniesta confermato nel ruolo di mezzala nel classico centrocampo a tre. Busquets è l'uomo di equilibrio nel mezzo, Rakitic completa il reparto, portando alla causa tecnica e dinamismo.

La linea a quattro di difesa è di primissimo piano. Davanti a Ter Stegen, la collaudata coppia Piquè - Mascherano, Dani Alves a destra, Jordi Alba a sinistra (in alternativa Mathieu). Adriano ha qualche fastidio fisico, come confermato in conferenza da Luis Enrique.

Assente per infortunio Rafinha, ancor non utilizzabili Arda Turna e Aleix Vidal, non al meglio Vermaelen.

Schmidt non rinnega la sua idea di calcio e si affida a giocatori in grado di scardinare la retroguardia blaugrana. Kiessling è l'ariete centrale, alle sue spalle l'oro del Bayer. Chicharito ritrova il Barcellona dopo i duelli in maglia Real, Calhanoglu è il faro, Bellarabi la scheggia esterna.

A Bender e Kramer (o Kampl), invece, il compito di limitare gli artisti di Luis Enrique. In difesa, una vecchia conoscenza del calcio italiano, Donati. Il terzino, scuola Inter, si occupa della corsia di destra. Tah, con Papadopoulos, al centro, a sinistra Wendell, Leno in porta.

Out Jedvaj, Toprak e Aranguiz.

I precedenti sorridono al Barcellona. In otto confronti, cinque vittorie spagnole, un pari e due affermazioni tedesche. Il Bayer ricorda l'ultima scoppola, datata 2012. Negli ottavi della massima competizione europea, il Barcellona, dopo l'1-3 in Germania, con doppietta di Sanchez e gol di Messi, ne rifila sette all'undici teutonico al Camp Nou. La notte di Leo, cinque volte a segno, la notte da incubo di Bellarabi e compagni. 7-1 il finale.

Luis Enrique "Il Bayer Leverkusen difende abbastanza bene, ha giocatori molto forti fisicamente e ha disputato buone partite nella scorsa stagione. Il Bayer è un po' diverso dalle altre squadre della Bundesliga, per cui sarà una gara difficile. Leo Messi è insostituibile. Dovremo cercare di giocare nello stesso modo con interpreti differenti, ci affascina la sfida di essere competitivi senza il nostro miglior giocatore. Adriano non si è allenato oggi; Jordi Alba e Claudio Bravo saranno disponibili e vedremo se giocheranno".

Schmidt "Il Bayern ha alcune similitudini con il Barcellona, ma ci sono anche delle differenze, perciò non credo che aver affrontato il Bayern ci tornerà utile contro il Barcellona. Sarà la partita più difficile per noi, ma faremo del nostro meglio puntando sui nostri punti di forza, che sono la compattezza difensiva e la precisione in attacco. Cercheremo di fare gol. Se riusciremo a segnare, allora potremo ottenere un risultato positivo. Roberto Hilbert ha sostenuto dei buoni allenamenti individuali negli ultimi due giorni, probabilmente ci sarà".