Ascoltare il passato, affrontarlo, a testa alta. Paulo Sousa accoglie al Franchi il Basilea in una serata che oltrepassa il campo e si colora di ulteriori motivazioni. Un addio rumoroso, un saluto poco gradito, l'approdo in Italia, alla Fiorentina, con buona pace del club svizzero. Scintille che riaffiorano dopo un sorteggio beffardo, con Fischer che guida ora l'undici elvetico e Heusler che sogna lo sgambetto all'ex protetto.

P.Sousa non cade nella ragnatela della stampa, sceglie il basso profilo e concentra l'attenzione sui 90 minuti che attendono i suoi. Incrocio delicato, perché frappone le due squadre di maggior prestigio del Girone I, completato da Lech e Belenenses.

L'avvio in A stimola entusiasmo e prospettive, la Fiorentina gioca un calcio gradevole e pare acquisire, con il passare dei minuti, consapevolezza e compattezza. Resta il gusto della giocata caro a Montella, ma a questo si affianca una ritrovata stabilità, specie nel comparto arretrato. La cornice europea chiama il gruppo a un ulteriore salto di qualità, è la prova del nove per il nuovo corso benedetto da Della Valle.

Il tecnico si affida al consolidato 3-4-2-1, con G.Rodriguez a dirigere il reparto di difesa, completato da Astori e Roncaglia. Il tessuto di mezzo è composto da Suarez e Borja Valero. Geometrie e interdizione, un connubio di spessore. Pasqual e Gilberto sulle corsie esterne, con Ilicic e Mati Fernandez a ispirare Kalinic. Modulo malleabile, con l'ex Palermo e Mati pronti a scalare a centrocampo in fase di non possesso.

Tante le soluzioni in panchina, con Rossi, Babacar e Bernardeschi, senza dimenticare Kuba. L'esterno, ex Dortmund, rappresenta il colpo di fine mercato ed è in evidente crescita.

4-2-3-1 per Fischer. L'elemento di spicco è Xhaka. Il n.34 si posiziona davanti alla difesa, al fianco di Elmeny, ed è la mente del Basilea. Embolo, Zuffi e Bjarnason alle spalle di Janko. Davanti a Vclik, difesa a quattro, con Lng, Suchy, Hoegh e Safari. A disposizione, giocatori d'esperienza, come Kuzmanovic e Samuel, protagonisti per diverse stagioni nel campionato italiano.

I precedenti

• Le due squadre si affrontano per la prima volta in una competizione UEFA per club.

• Questo il bilancio della Fiorentina nelle otto partite contro squadre svizzere: V5 P1 S2 (di cui V2 P0 S2 in casa – V3 P1 S0 in Svizzera). Le due sconfitte riportano alle ultime due partite in casa – anche se la prima è una sconfitta a tavolino per 3-0 col Grasshopper-Club nel 1998, dopo l'interruzione dell'incontro sul 2-1 per i viola, in seguito al ferimento del quarto uomo, causato da una bomba carta tirata dagli spalti.

• Questo il bilancio del Basilea nelle nove partite contro squadre italiane: V3 P1 S5 (di cui V2 P1 S1 in casa – V1 P0 S4 in trasferta). L'unica vittoria maturata in Italia risale all'ultima trasferta – 3-1 sull'AS Roma nella fase a gironi di UEFA Champions League 2010/11.

Le parole della vigilia

P.Sousa "Ho passato una stagione straordinariamente positiva in Svizzera. Conosco bene i miei ex giocatori e loro sanno cosa penso e come lavoro. Insieme lo scorso anno abbiamo vinto molto e questo rimarrà sempre ben impresso nella mia mente”.

Esperienza europea, quella che divide Fiorentina e Basilea "Un loro punto di forza; sanno che quest'anno potrebbero giocare la finale in casa e il club punta molto ad arrivare a questa finale. Ddobbiamo partire da questo: se loro vogliono arrivare in finale, noi dobbiamo essere superiori alla loro voglia".

Borja Valero ricorda il finale della scorsa stagione "C'è tanta rabbia perché volevamo raggiungere la finale, però siamo pronti per questa nuova sfida. Abbiamo tanta voglia di andare avanti in questa competizione".