Paese in crisi, che però non sembra di farsi sentire quando si tratta della sfera calcistica. Da anni una sorta di porta d'ingresso soprattutto per i giocatori sudamericani, il campionato portoghese ogni anno è uno dei più "visitati" dalle big europee, che, conoscendo le difficoltà economiche, ma sapendo anche che ogni anno soprattutto nelle 3 big, ci sono sempre talenti pronti ad effettuare il grande salto, lo fanno diventare uno dei campionati più interessanti da seguire. Questa la nostra analisi di calciomercato di Benfica, Porto e Sporting, le più attive sul tavolo delle trattative, con le spese e gli acquisti dei club, non dimenticando anche le due squadre più "piccole" che giocheranno in Europa League.

Cominciamo dal bicampione Benfica: alcune partenze pesanti per i campioni portoghesi, soprattutto quella in panchina: dopo 6 anni i tifosi del club hanno visto il loro allenatore, Jorge Jesus, effettuare uno dei più grandi tradimenti della storia del calcio portoghese, scegliendo di andare ad allenare soltanto 3 km più indietro, dove si situa il José de Alvalade, stadio di proprietà dei rivali dello Sporting Clube de Portugal. A prendere il suo posto è arrivato Rui Vitória, allenatore che ha portato la giovanìssima squadra del Vitória de Guimarães alla vittoria nella Coppa del Portogallo 2 anni fa, proprio contro il Benfica, oltre a portare il club in Europa League. Ecco chi è partito: Artur Moraes (Osmanlispor), Maxi Pereira (FC Porto), César (Flamengo), Derley (Kayserispor), Jonathan Rodríguez (Deportivo La Coruña), Lima (Al-Ahli Dubai), Mukhtar (RB Salisburgo), Rúben Amorim (Al-Wakra), Sulejmani (Young Boys) e Benito (Young Boys). Fra vendite e prestiti, le 'águias' hanno incassato solo 13 milioni, ma sono riusciti a trattenere ancora una volta la stella più grande, Nico Gaitán. Sono invece arrivati: Mehdi Carcela (ex-Standard Liége), Kostas Mitroglou (ex-Fulham), Raúl Jiménez (ex-Atlético de Madrid), Bilal Ould-Chikh (ex-Twente) e Adel Taarabt (ex-QPR), mentre dai giovanilli sono stati promossi Nélson Semedo (subito titolare in difesa), Nuno Santos, Lindelof, João Teixeira e Victor Andrade. Nel complesso, il club ha speso 15,3 milioni, e a fine stagione dovrà pagare ancora 5 milioni al Fulham per il cartellino di Mitroglou.

Secondo in classifica l'anno scorso e senza titoli da 2 anni consecutivi, il Porto non è rimasto fermo e ha fatto il più grande investimento sul mercato della storia del club. Ai 'Dragões' sono arrivati lo storico portiere ex-Real Madrid, Iker Casillas, seguito da Giannelli Imbula (ex-Marsiglia), Jesús Corona (ex-Twente), Miguel Layún (ex-Watford), Pablo Osvaldo (ex-Boca Juniors), Maxi Pereira (ex-Benfica), Raul Gudiño (ex-Chivas), Danilo Pereira (ex-Marítimo), Alberto Bueno (ex-Rayo Vallecano), André André (ex-Vitória Guimarães) e Ali Cissokho (ex-Aston Villa), mentre sono rientrati dai prestiti, Varela (ex-Parma) e Sérgio Oliveira (ex-Paços de Ferreira). 32 milioni di euro è la cifra che i 'portistas' hanno speso sul mercato. Ma se l'investimento è stato cospicuo, ancora una volta il Porto di Jorge Nuno Pinto da Costa si laurea come il vero Re delle vendite. Dal club sono partiti Jackson Martínez (Atlético de Madrid), Danilo (Real Madrid), Alex Sandro (Juventus), Campaña (Alcorcón), Andrés Fernández (Granada), Adrián López (Villarreal), Fabiano (Fenerbahçe), Abdoulaye Ba (Fenerbahçe), Gonçalo Paciência (Académica Coimbra), Hernâni (Olympiakos), Quintero (Rennes), Óliver Torres (Atlético de Madrid), Casemiro (Real Madrid), Ricardo Pereira (Nizza), Ricardo (Vitória Setúbal), Ricardo Quaresma (Besiktas), permettendo al club di incassare 101,2 milioni di euro (!).

Frutto di una crisi che però il club è riuscito a mantenere sotto controllo dopo 2 stagioni di mercato "low-cost", lo Sporting di Jorge Jesus quest'anno è il candidato numero uno al titolo nonostante abbia speso ma anche incassato di meno sul mercato. Sono partiti Nani (Fenerbahçe), Cédric Soares (Southampton), Sarr (Charlton), Diego Capel (Genoa), André Geraldes (Belenenses), Miguel Lopes (Granada), Rami Rabia (Al-Ahly Cairo), Diego Rubio (Real Valladolid), Wilson Eduardo (SC Braga), incassando 10 milioni di euro. Invece in entrata, i nuovi arrivati sono Azbe Jug (ex-Bordeaux), Bryan Ruiz (ex-Fulham), João Pereira (ex-Hannover 96), Naldo (ex-Getafe), Téo Gutiérrez (ex-River Plate), Alberto Aquilani (ex-Fiorentina), Bruno Paulista (ex-Bahia) mentre dai giovanilli è arrivato Gelson Martins, esterno d'attacco fantasista, già nel mirino di tanti big europee. Il club ha speso meno di quanto incassato: soli 9,9 milioni. Alla fine però, i grandi "rinforzi" sono state le conferme di Islam Slimani e del peruviano André Carrillo, fortemente voluti da grandi club d'Inghilterra. L'esterno internazionale per il Peru non ha ancora accettato il rinnovo, e a gennaio potrà lasciare il club a parametro zero.

Passiamo ora ai casi particolari di SC Braga e del Belenenses.

Dopo il grande traguardo ottenuto nel 2010/2011, arrivando addirittura in finale di Europa League (persa poi contro il Porto), il club "arsenalista" ha effettuato una mini-rivoluzione, prendendo soprattutto oltre l'allenatore ex-Paços de Ferreira e Porto, Paulo Fonseca, giovani di valore, e incassando una cifra record dalle cessioni. Dal club sono usciti Éder (Swansea), Zé Luís (Spartak Mosca), Rúben Micael (Shijiazhuang), Felipe Pardo (Olympiakos), Danilo (Valencia), Santos (Valencia) e Sasso (Sheffield Wednesday), con la società che è riuscita ad incassare 20 milioni di euro. Sono arrivati Alef (ex-Ponte Preta), Joan Román (ex-Barcellona B), Aarón Ñiguéz (ex-Elche), Filipe Augusto (ex-Rio Ave), Arghus Bordignon (ex-Maribor), Ricardo Ferreira (ex-Paços de Ferreira), Hassan (ex-Rio Ave), Nikola Stojiljkovic (ex-Cukaricki), Rodrigo Pinho (ex-Madureira), Crislan (ex-Penapolense), Rui Fonte (ex-Benfica B), spendendo soli 3,8 milioni di euro. Un altro grande trionfo del mercato, è stata la permanenza dell'esterno d'attacco Rafa, anche lui nel mirino di qualche squadre inglese, anche se è stato molto vicino al Porto.

E ora passiamo al "Os" Belenenses: terza squadra della capitale. Il club di una delle zone più nobili della città portoghese ha una rosa che è riuscita ad ottenere la qualificazione in Europa League con un organico 100% portoghese, che ha meritato anche l'attenzione dei media internazionali come il quotidiano sportivo spangolo AS. L'allenatore è l'ex-attaccante della nazionale portoghese, Sporting e Real Sociedad, Ricardo Sá Pinto, tornato in patria dopo esperienze in Serbia (Stella Rossa) e in Grecia (Atromitos e OFI). Il club è riuscito ad ottenere il passaggio per la fase a gironi di Europa League, dopo aver eliminato l'IFK Gothenburg e gli austraci dell'Altach. Nell'ultimo giorno di calciomercato, la squadra si è assicurata i prestiti di Luís Leal (ex-APOEL Cipro) e Kuca (ex-Karabukspor), che hanno fatto anche loro un ritorno nel Portogallo, e quest'ultimo che è così  diventato l'unico straniero della rosa degli "Azuis do Restelo".

Facendo un piccolo riassunto, le 18 squadre del campionato hanno preso in media 12 giocatori per rinforzare i rispettivi organici. Naturalmente il gap è sempre più grande tra il gruppo ristretto di Benfica, Porto e Sporting, e tutte le altre squadre. Saranno proprio queste tre a lottare per il titolo, soprattutto dopo il cambio in panchina del Benfica, che ha iniziato male la stagione, perdendo la Supercoppa per i rivali dello Sporting, che con Jorge Jesus in panchina si sono dichiarati come candidati al trono. Il Braga è la squadra più preparata, non solo a livello di organico ma anche finanziario, per poter provare ad inserirsi nella lotta per la Champions League. Nella lotta per l'Europa League invece, dovranno esserci Belenenses, Marítimo, Nacional e Rio Ave. Come outsiders, non sono da escludere Estoril e Arouca. Nella lotta per la permanenza il gruppo dovrà essere composto dalle solite: Setúbal, Moreirense, Boavista, Académica Coimbra, e le neo-promosse Tondela e União da Madeira.