Ad Upton Park il Leicester porta a casa la seconda vittoria consecutiva, battendo 1-2 i padroni di casa del West Ham United, che non si conferma dopo la vittoria contro l'Arsenal.

Slaven Bilic conferma il 4-3-1-2 che ha fruttato tre punti all'Emirates Stadium, con l'uomo chiave Payet alle spalle di Sakho e Zarate. Davanti alla difesa ancora il classe '98 Oxford, promosso dopo un esordio sorprendente. Rientra anche Jenkinson nel ruolo di terzino destro. Claudio Ranier risponde con un 4-4-2 compatto, con i grintosi Okazaki e Vardy in attacco e la fantasia dell'algerino Mahrez sul fronte di destra. 

La gara vede partire forte il West Ham, che incalza i Foxies e si rende pericoloso sugli sviluppi di due punizioni di Payet: la prima, al 2' minuto, con Sakho che prova a segnare di testa da pochi passi e la seconda al 16' con Zarate, che riceve palla fuori area, si crea lo spazio per il tiro che viene sporcato e corretto dal solito Sakho: sforbiciata del numero 15 e palla che sorvola di poco la traversa. Nonostante l'atteggiamento propositivo degli Hammers, il Leicester non si lascia calpestare e sulle ripartenze si rende pericoloso. Al 26' il giapponese Shinji Okazaki, sempre al posto giusto, riceve e un pallone teso, tira di prima, si vede respingere la conclusione da Adrian e si guadagna il gol in tap-in con un colpo di testa: a sorpresa, Leicester in vantaggio.

Gli Irons provano a riequilibrare la situazione, ma pochi minuti più tardi, al 33', il talentuoso esterno Mahrez trova il raddoppio su assist di Albrighton, un mancino potente e preciso che si insacca all'incrocio e fa sprofondare i padroni di casa, dopo una performance difensiva immobile. Sul finire del primo tempo, nel recupero, il West Ham avrebbe l'occasione di riaprire il match a causa di un'uscita fallosa di Kasper Schmeichel, che blocca un avversario in area di rigore: l'arbitro non fischia, e termina la prima frazione. Bilic prova a dare una svolta ai suoi inserendo Pedro Obiang al posto di Oxford, su toni molto differenti rispetto alla gara con l'Arsenal. Il classe '98 ha tutte le attenuanti del caso dovute all'età, ma il tecnico dei claret and blue vuole dare nuove verve al centrocampo.

La mossa di Bilic funziona e al 54' Dimitri Payet, l'uomo in più di questa squadra, fulmina Schmeichel con un destro potente e preciso, su assist di un intensissimo Cheikou Kouyatè. 1-2, con ancora tutto il tempo per rimontare. Il West Ham si riversa maggiormente in avanti, sfruttando la capacità di allargare il fronte offensivo di Zarate e Sakho, ma l'impeto degli Hammers è discontinuo e spesso dietro rimangono dei buchi, come al 74', quando Drinkwater si inserisce sul contropiede e calcia alto il pallone che avrebbe potuto chiudere il match. Gli ultimi dieci minuti sono un assolo degli Irons, che si stabiliscono nella metà campo del Leicester: all'80' arriva in area un pallone spiovente, che Sakho gioca di sponda per il neo-entrato Manuel Lanzini. L'ex trequartista del River appoggia nuovamente a all'attaaccante che da un paio di metri colpisce con grande potenza, ma trova Schmeichel a chiudergli la porta.

Tutto il West Ham davanti, con Kouyatè stabilmente in area per far sponde e smorzare i pallone di Payet, vero e proprio regista offensivo della squadra. Nel finale c'è tempo anche per l'espulsione di un portiere: Adrian, salito in occasione di un pallone inattivo, ha commesso fallo da dietro su un avversario nell'intento di tornare a difendere la propria porta. Con questa beffa per gli Hammers si conclude la gara, 1-2 per il Leicester, che con un gioco semplice e ordinato dà continuità alla vittoria dell'esordio, mentre il West Ham perde davanti ai propri tifosi una partita giocata con l'atteggiamento sbagliato e con diverse falle difensive.