Philippe Couthino, in arte lo scardinatore. Un grimaldello preziosissimo nel mazzo di Brendan Rodgers, che quando ormai si stava arrendendo all'idea di tornare a casa da Stoke On Trent con un solo punto, esulta grazie alla magia del brasiliano ex Inter, che sigla la vittoria come nel suo stile. Percussione da centrocampo e bomba da lontano, che si insacca laddove Butler non può nulla se non raccogliere la palla dal fondo della rete.

Una vittoria che, oltre a fara cominciare nel migliore dei modi l'avventura nella nuova Premier per i Reds, cancella anche il pesante 6-1 subito al Britannia Stadium nell'ultima partita della passata stagione, che "omaggiò" - se così si può dire - Steven Gerrard della più brutta uscita di scena possibile dopo anni di onorato servizio in maglia rossa.

Ottantasei minuti di nulla, poi un fulmine a ciel sereno. Un arcobaleno ormai marchio di fabbrica di Philippe Coutinho, che quando riesce ad esprimere al massimo il suo potenziale, diventa un fattore decisivo. Sopratutto quando c'è da scardinare difese molto chiuse e ostinate, giocando in ambiente "ostile" come quello del rumorosissimo Britanna Stadium di Stoke On Trent. Un gol tanto bello quanto preziosissimo per il Liverpool, che sblocca una partita molto tattica, con poche occasioni da rete dall'una e dall'altra parte: una sola per i Potters padroni di casa, capitata a Glen Johnson che però non mette a referto il più classico dei gol degli ex, mentre sono 3 i tiri in porta dei Reds. In attesa di vedere in azione il vero Benteke, punta principale della formazione di Rodgers dopo la partenza in direzione Manchester City di Raheem Sterling, il tecnico gallese si coccola il mago brasiliano.

Ma soprattutto, si gode tre importantissimi punti: «Ottima performance dopo il lungo pre-campionato» ha poi commentato a fine partita lo stesso Rodgers «ma soprattutto era importante vincere qui dopo quanto accaduto lo scorso anno. Alla fine è venuta fuori la forza del nostro gruppo».