La stagione inglese si apre con una parziale sorpresa: il primo successo di Wenger contro Mourinho, la caduta dei blu di Londra, l'affermazione degli eterni secondi. L'Arsenal riscrive la storia, mentre qualche campanello d'allarme risuona a Stamford Bridge, ma perché hanno vinto i Gunners?

1) Diego Costa è essenziale per i Blues. Il titolo ottenuto dal Chelsea la scorsa stagione si è costruito anche grazie ai 20 gol del suo attaccante, uomo perfetto per il 4-2-3-1 di Mou, perchè adatto col fisico a far salire la squadra ma anche rapido nell'aggredire lo spazio. Inutile discuterci troppo, il Chelsea senza Diego Costa perde tanto, lo si è visto anche la passata stagione quando lo spagnolo è venuto a mancare. Remy, nella giornata di ieri, non ha fatto il lavoro che Mou chiede al suo perno d'attacco. Poca presenza tra i due difensori centrali, poca profondità, è stato chiuso dalla morsa di Mertesacker e Koscielny. Quando è riuscito ad essere pericoloso, lo ha fatto facendo un movimento da esterno più che da attaccante, tagliando lo spazio verso l'esterno (nell'occasione di Ramires di testa è lui a crearsi lo spazio, servito da Willian). Questo e poche altre azioni inconcludenti rendono un primo tempo del francese buio su tutti i punti di vista. Infatti Mou non aspetta più di tanto e lo cambia al secondo tempo facendo entrare Falcao. Radamel non dimostra però di essere in condizione: lento, poco reattivo, per nulla efficace. Lui è il vice naturale di Costa. Sarà anche lui essenziale.

2) Super Chamberlain: e quando tornano Sanchez, Willhere e Welbeck? Il talento inglese classe 1993 è stato il migliore in campo del 14esimo Community Shield vinto dai Gunners. Tanta corsa e tanta qualità a servizio di Wenger, l'inglese in più di un'occasione ha messo in difficoltà Azpilicueta. Proprio da queste parti Wenger ha vinto la partita, il terzino di blues non si limitava a coprire ma spingeva spesso sull'acceleratore, Chamberlain aveva così tempo e spazio per puntare i difensori e creare superiorità numerica. Al 70', dopo il giallo dello spagnolo, Mou ha cambiato il suo terzino facendo entrare il più difensivo Kurt Zouma. Scelta che alla luce dei fatti sarebbe stata la migliore sin da inizio partita. Un Chamberlain così sarà difficile da tenere in panchina, ma contro il Chelsea mancava gente come Alexis Sanchez (vacanza prolungata dopo la Coppa America), Wilshere (infortunio) e Welbeck (infortunio). A Wenger l'arduo compito della scelta. Il livello dei giocatori è molto alto, la loro gestione sarà fondamentale per il resto della stagione. Wenger, è l'anno buono?

3) Walcott prima punta più che un esperimento. Wenger e Mourinho si sono sfidati a colpi di tattica oltre che di microfono. Questa volta la prima sfida è stata vinta da Wenger, dopo 13 occasioni mancate. Nel match di Wembley il francese ha dimostrato che la sua squadra è più adatta al palleggio e si può costruire anche senza una vera e propria punta. Se Diego Costa è essenziale per il tipo di gioco di Mourinho, il bomber d'area non necessariamente deve fare la causa dei Gunners. Infatti Walcott prima punta potrà essere riproposto visti i discreti risultati ottenuti. È un altro tipo di gioco, più di manovra, di tocco, di possesso, ma comunque importante. Un'alternativa in più ad un Wenger che parte col piede giusto anche quest'anno, ma che deve dimostrare ancora molto.

4) Inizia la sua nuova avventura nel migliore dei modi: Cech si gira! Il portiere ceco ha esordito in gara ufficiale con l'Arsenal proprio contro il proprio passato che tante gioie (15 trofei) gli ha regalato per undici lunghi anni. Dal 2008, ultimo anno da titolare di Lehmann, l'Arsenal non aveva un portiere del livello di Cech. Il nuovo numero 33 dei Gunners ha subito trasmesso leadership, tranquillità e sicurezza al reparto arretrato. Nella finale si è meritato in pagella un 7 pieno. Bella la parata sulla punizione di Oscar, preciso due volte in uscita alta. Per il resto ci hanno pensato i suoi compagni che, con Cech alle spalle, vivono sogni più tranquilli. Terry ha dichiararo che con Cech l'Arsenal avrà 12 punti in più rispetto alla scorsa stagione: un acquisto che farà la differenza.