Gianluigi Buffon si ferma, Conte osserva pensieroso. L'incubo azzurro prosegue, il bollettino di "guerra" si aggiorna con frequenza preoccupante. Fioccano gli infortuni e la sorte si diverte a colpire uomini difficilmente sostituibili in una gara delicata come quella in programma a Spalato. 

Senza Barzagli e Chiellini, con Pirlo prosciugato dalla finale di Champions e Marchisio recuperato solo oggi, dopo l'affaticamento dei giorni scorsi, il blocco Juventus, faro dell'Italia contiana, subisce un altro duro colpo, perché nell'allenamento odierno è Gigi Buffon ad alzare bandiera bianca. 

Il capitano cede al riacutizzarsi del problema al gomito emerso nella notte di Berlino. Il recupero resta possibile, ma la situazione è da monitorare con attenzione nelle prossime sedute. A Spalato, l'Italia non può prescindere dalla personalità di Buffon, numero uno nel senso più ampio del termine. La mano aperta a respingere Dani Alves e Suarez, l'urlo a scuotere i compagni, un leader, aldilà della maglia. 

Contro la Croazia, pronta per l'appuntamento clou del girone, serve un'Italia di carattere, con Buffon.

A chiudere, la situazione Verratti. Il polpaccio dolorante limita il talento del Psg, la sensazione è che si decida a un passo dalla partita, data l'importanza del "personaggio" in questione, ormai un crack a livello europeo.