Nico Kovac osserva i suoi in piedi, braccia conserte, 90 minuti di assoluta tranquillità, una sgambata in vista della sfida di Spalato - senza pubblico per decisione della Uefa - contro l'Italia. La Croazia, già al comando del raggruppamento, punta a distanziare definitivamente l'undici di Conte, ora in ritardo di due lunghezze.
Nella partita con Gibilterra, Kovac non può disporre di diversi titolari, si affida così alle seconde linee, sondando la forma di alcuni papabili per la gara in programma venerdì. Le maggiori risposte giungono da Mateo Kovacic. Schierato sulla trequarti, il gioiello dell'Inter si mostra ispirato e, al 15', si iscrive al tabellino della partita, con un perfetto inserimento centrale, chiuso da un'acrobazia col tacco che scavalca Perez.
In campo, anche l'altro nerazzurro, Brozovic, così come Mandzukic, a segno dagli 11 metri. Le altre reti dell'incontro portano la firma di Sharbini, 1-0 al 7', e Kramaric, 4-0 al 34'. Per il confronto con gli azzurri, Kovac attende il rientro di Rakitic, protagonista nella finale Champions di Berlino e studia la sostituzione dell'infortunato Modric. Il modulo è il 4-2-3-1, con il centrocampista del Barcellona sulla linea mediana e Kovacic pronto alla maglia da titolare sull'amata trequarti. Esterni d'attacco Olic e Perisic, il primo ieri assente, il secondo in campo nella ripresa.
Nella scorpacciata con Gibilterra, spazio anche ad altri "italiani". In difesa, Vrsaljko, a centrocampo, Badelj. Per entrambi viva la speranza di strappare minuti contro l'undici di Conte.