Si alza il sipario sulla Finale di Europa League allo stadio Narodowy di Varsavia ed anche se meno blasonata di quella che tra dieci giorni si giocherà a Berlino, all'Olympiastadion, tra Barcellona e Juventus, la gara di questa sera ha la sua importanza per le squadre che scenderanno in campo, che potrebbero fare un passo importantissimo in avanti nella storia dei rispettivi club.

Il Dnipro è al primo ballo davanti ad una coppa Europea, e la possibilità di portare il trofeo a casa, nonostante le difficoltà ambientali, la guerra e quanto passato in questa stagione sarebbe un motivo di immenso onore oltre che soddisfazione per i giocatore e per Myron Markevich, allenatore ucraino che ha plasmato la squadra a sua immagine e somiglianza: rognosa, aggressiva, mai doma, che incarna lo spirito di una nazione ferita nell'animo e nell'orgoglio dal conflitto con la Russia.

Dall'altra la squadra di Emery ha la possibilità di scrivere una pagina di storia non indifferente. Oltre a bissare il successo dello scorso anno allo Juventus Stadium contro il Benfica, la squadra andalusa ha la possibilità di mettere in bacheca la quarta coppa in un decennio: storia, appunto. Emery parte favorito, senza diritto di alcuna replica. Per blasone, per uomini, per collettivo, il Siviglia è superiore al Dnipro, così come lo era il Napoli, ma proprio per questo gli spagnoli dovranno fare molta attenzione e scendere in campo con la voglia di imprimere fin dai primi secondi il proprio ritmo alla gara, senza stare a guardare cosa faranno gli ucraini.

OBIETTIVO CHAMPIONS

Motivo in più, come sottolineato da Emery in conferenza stampa, sarà la possibilità di guadagnarsi l'accesso alla fase a gironi della Champions League tramite la conquista della coppa. Mentre il Dnipro, dal suo canto, è quasi sicuro di parteciparvi attraverso la classifica del campionato ucraino, il Siviglia ha chiuso quinto dietro al Valencia nel suo campionato ed è costretto a vincere se il prossimo anno vuole portare al Sanchez Pizjuan le note della Champions. Qualificazione che porterebbe a 5 le compagini iberiche nella massima competizione continentale per club, sottraendone una a quelle in Europa League, che ne diventerebbero soltanto due.

LE ULTIME DAI CAMPI

DNIPRO - Qualche problema di formazione Markevych: mancheranno Zozuyla ed il centrocampista Kravchenko, oltre ai dubbi che aleggiano attorno alla presenza di Shakhov. Il tecnico schiererà la squadra con il solito 4-2-3-1: la linea difensiva, fatta di muscoli e tanta organizzazione, vedrà i soliti Fedetskiy, Douglas, Cheberyachko e Léo Matos davanti all'estremo difensore Boyko, protagonista assoluto contro il Napoli. In mediana ci sarà Kankava, assieme a Fedorchuk, con Rotan spostato leggermente in avanti. In avanti, dietro all'unica punta (ballottaggio Kalinic - Seleznov), ci saranno la stella Konoplyanka e uno tra Luchkevich e Bruno Gama.

SIVIGLIA - Emery non potrà contare sulle prestazioni di Beto, eroe nella finale di un anno fa, acciaccato per un problema alla spalla: nessun problema, perché al suo posto ci sarà l'affidabilissimo Sergio Rico, il quale ha ben figurato nelle occasioni in cui è stato chiamato in causa anche contro la Fiorentina in semifinale. Emery sceglie la difesa di Firenze: Coke a destra, Tremoulinas a sinistra, Carrico e Kolodziejczak al centro, con Krychowiak e Mbia in mediana a fare da scudo davanti al reparto arretrato e fare da collante con l'attacco. Il terminale offensivo sarà Bacca, pericolo numero uno assoluto, che sarà supportato da Banega, Vitolo e Vidal, pronti a rendersi pericolosi alle spalle del colombiano, autore di 26 gol in stagione di cui 5 in Europa League.

PROBABILI FORMAZIONI

Dnipro (4-2-3-1): Boyko; Matos, Cheberyachko, Douglas, Fedetskiy; Fedorchuk, Kankava; Konoplyanka, Rotan, Bruno Gama; Seleznov. Allenatore: Markevych.

Siviglia (4-2-3-1): Sergio Rico; Coke, Kolodziejczak, Carriço, Tremoulinas; Krychowiak, Mbia; Vidal, Banega, Vitolo; Bacca. Allenatore: Emery.

LE PAROLE DEGLI ALLENATORI

Myron Markevych

Unai Emery