Prima dell'allenamento allo Stadium Narodowy di Varsavia, Unai Emery, accostato al Milan in queste ultime settimane, ha analizzato così la sfida di domani: “Vedo i ragazzi felici ma consapevoli delle loro responsabilità, e ciò mi rende sereno per domani sera. Tutti sono carichi e vogliono fare qualcosa. Ed è arrivato il momento giusto per farlo. Abbiamo già fatto tantíssimo questa stagione, però vogliamo finirla alla grande. Ciò non deve significare più pressione, ma deve solo responsabilizzare la squadra. Questa squadra è cresciuta tantíssimo. Domani giocheremo la finale, però abbiamo giocato già andata e ritorno contro avversari che potrebbero perfettamente essere in questa finale. Quelle per me sono state delle finali, e quindi domani ci toccherà giocarne un’altra. Saranno 90 minuti, intensi, che giocheremo al massimo delle nostre possibilità. Dobbiamo sfruttare di questo momento, giocare e cercare di vincere.”
Sui suoi avversari, gli ucraini del Dnipro, Emery si dimostra consapevole delle difficoltà che aspettano il suo Siviglia: “È una squadra molto competitiva. E da quello che ho visto finora, sarà una gara durìssima. Hanno giocato alla pari contro lo Shakhtar, che ha giocato la Champions, abbiamo visto l’eliminatoria contro il Napoli anche, e quindi se sono qua è perchè meritano di esserci. Entrambi vogliamo questo trofeo, che abbiano cercato col massimo rispetto e esigenza. Anche se non ha un grande nome in Europa, questo Dnipro gioca molto bene. È una squadra molto ben organizzata, con una capacità di solidarietà difensiva molto forte. Lavorano bene dietro e davanti hanno una grande capacità di fare pressione alta. Fisicamente stanno molto bene, dobbiamo stare attenti ai dettagli, dobbiamo giocare nel massimo livello. Sarà una sfida durìssima. Sono loro la rivelazione di questa competizione.”
L’esterno José Reyes e il capitano Fernando Navarro hanno accompagnato il loro allenatore alla conferenza stampa. Reyes : “Siamo tutti concentrati in questo momento. Tutti vogliamo giocare, però al di là di chi giocherà, l’importante è riuscere a vincere. Sarà qualcosa di storico per tutti, per il Siviglia sarebbe la 4ª Europa League, e vogliamo regalare questa soddisfazione ai nostri tifosi.” Sul Dnipro, pure lui si è dimostrato prudente: “Li abbiamo studiati fino in fondo, e di solito dopo questo lavoro di studio, riusciamo ad addattarci e a giocare meglio. Sul mio futuro? Con la mano nel cuore, posso dire che il mio obiettivo è quello di rimanere qui. Sono molto felice, anche se non si sa mai cosa può succedere nel calcio. Il rinnovo in questo momento è il meno importante. Sono concentrato solo nella partita di domani.”
Stessa linea seguita dal veterano difensore Fernando Navarro. Carico e fiducioso, il capitano della squadra spagnola, praticamente ha fatto sue le parole del suo tecnico: “Sarebbe un’emozione unica per qualunque dei miei compagni, vincere questo trofeo. Essendo capitano, toccherebbe a me alzare la coppa, però manca ancora tanto, e non sarà mica facile. Il Dnipro non sarà una squadra molto conosciuta, però noi sappiamo bene il loro valore. Per noi sarà un’opportunità unica poter festeggiare la conquista di un trofeo come questo, e tra l’altro, poter partecipare direttamente alla fase a gironi della Champions League. È una doppia motivazione, perchè se potremmo fare felici tutti i tifosi presenti qua, vincendo il trofeo, potremmo anche fare felici quelli che sono a Siviglia, perchè giocheremo anche la Champions League”. Nel Siviglia, Krychowiak torna a casa, e anche il capitano ha comentato lo stato attuale del suo compagno: “Per lui è un sogno giocare una finale europea nel suo paese. Lui è stato importantíssimo per la squadra quest’anno, ha energia da vendere, e una grande resistenza física. Speriamo che possa tutto finire bene, e che anche lui possa sfruttare della partita e anche della vittoria". Sul Dnipro, continua così il capitano degli spagnoli: “È da quando abbiamo saputo che sarebbero loro i nostri avversari, che guardiamo le loro partite. Sono una grande squadra e hanno 3 o 4 valori individuali che possono fare la differenza. Rotan, Seleznyov e Konoplyanka più di tutti. Li conosciamo e sappiamo come giocano e come ci possono fare male. Hanno esperienza e quindi dobbiamo rispettarli. Noi dobbiamo dare il 100% e giocare sempre con umiltà. Solo così possiamo vincere.”