Dopo 30 anni, il Benfica torna a laurearsi bi-campione portoghese, un traguardo conquistato per l’ultima volta nel 1984, quando al comando delle “Águias” c’era lo svedese Sven-Goran Eriksson. Dopo gennaio, essendo stato eliminato dalle competizioni europee, il Benfica, complice una rosa abbastanza larga, ha potuto concentrarsi sulle competizioni interne, campionato in primis. Anche con gli infortuni di Fejsa, Salvio e Gaitán, gli uomini di Jorge Jesus non hanno mai perso il passo e allo Estádio da Luz hanno concesso soltanto due pareggi contro Porto e Sporting, vincendo ben 14 partite, e facendo 44 gol, con solo 4 subiti. Dominio assoluto sia in casa che fuori, in un anno dove il Benfica ha dovuto sostituire Enzo Pérez a gennaio, oltre al fatto di non poter contare su Fejsa, che praticamente è stato fermo tutta la stagione. In questo pomeriggio di domenica, ai capitolini basta un pareggio senza gol in casa del Vitória de Guimarães per conquistare il titolo, dopo che il Porto si è fatto pareggiare proprio allo scadere contro il Belenenses (cortesia di Tiago Caeiro, che fa il gol dell'1-1). Campionato in mano, i pupilli di Jorge Jesus hanno ancora una finale da giocare, quella della Coppa della Liga, contro il Marítimo, nel 29 Maggio.
“Zero tituli”, espressione ben conosciuta nel mondo del calcio, detta da uno ex, e uno molto speciale: José Mourinho. Ed è così riassunta la stagione del Porto. Abituato a vincere, il Porto ha fatto grandi investimenti sul mercato estivo questa stagione, ma alla fine solo i soldi entrati nelle casse dei “Dragões” ha affievolito un pò la crisi del club. Dopo essere arrivati ai quarti di finali di Champions, il Porto ha perso praticamente tutto in una settimana. Perde per 6-1 a Monaco di Baviera, e poi 4 giorni dopo va a giocare proprio a Lisbona, per affrontare il Benfica, e non riesce a fare meglio di uno 0-0, che praticamente ha chiuso i conti del campionato, visto che il Benfica aveva il vantaggio nel confronto diretto, dopo aver vinto nel girone d’andata a Porto, per 2-0. Eliminati della Coppa del Portogallo subito alla prima ancora una volta in casa, contro un altro rivale - questa volta lo Sporting - e anche di quella della Liga, al Porto non resta altro da fare che iniziare a preparare la prossima stagione.
Il caso dello Sporting è diverso: i “Leões” vivono un periodo molto particolare nella loro storia, con tanti problemi a livello finanziario, e la settimana scorsa è arrivata proprio la sanzione dalla Uefa, riguardo il Fair-Play Finanziario, simile a quelle di Roma e Inter. 3º posto garantito, i capitolini devono giocare i play-off di Champions League, traguardo sempre importante per le casse del club, che molto probabilmente sarà costretto a vendere qualcuno dei suoi gioielli, e perderà anche Nani, che attualmente è in prestito del Manchester United. William Carvalho, Rui Patrício, Cédric Soares, e André Carrillo sono il pole per lasciare il club. Allo Sporting, resta però un importante trofeo da disputare: la Coppa del Portogallo, contro il Braga, con la finale che verrà giocata nel 31 Maggio.
Braga e Guimarães, rivali da una vita, hanno raggiunto l’Europa League da qualche settimane. Nel caso del Braga, il presidente António Salvador ha fatto il più grande investimento nella squadra da quando è diventato presidente, ma non è riuscito a raggiungere la Champions League, e solo un’eventuale vittoria in Coppa potrà far diventare questa una stagione meno deludente. Nel caso del Vitória de Guimarães, raggiungere l’Europa League è stato un traguardo prestigioso. Vivendo anche una situazione molto complicata a livello finanziario, il progetto del Vitória da 2 anni si è basato nei giovani. Con la creazione delle squadre B (che giocano nella Serie B del calcio nazionale), il Vitória ha potuto aproffitare nel miglior dei modi i frutti della sua formazione: André André, Bernard (seguito dal Manchester United), Tomané, Josué, Hernâni (già venduto a gennaio al Porto dopo solo 6 mesi nella squadra principale), e tanti altri, hanno aiutato questo Guimarães ad essere la squadra rivelazione di questo campionato.
In corsa per 6º posto, che dà ancora accesso all’Europa League, ci sono ancora Paços de Ferreira, Belenenses e anche il Marítimo. 47 punti per i primi, 45 per i secondi e 44 per i terzi, che però hanno il vantaggio nel confronto diretto, ma anche lo “svantaggio” di andare a giocare l’ultima di campionato al terreno del Benfica. Soprendenti anche i disimpegni di Belenenses e Paços, squadre con tantìssimi giovani e che lo scorso anno hanno dovuto lottare quasi fino all’ultima giornata per la permanenza. A livello finanziario, una partecipazione in questa competizione europea potrebbe essere molto interessante per qualunque delle due squadre, ma con rose corte, ciò potrà fare male a livello interno, dove già ci sono 3 competizioni da giocare.
Definite anche le retrocessioni, ed è senza sorpresa che Penafiel e Gil Vicente tornano in 2ª Liga. Il Penafiel, dopo una stagione dove ha fatto il possibile con i pochi argomenti a disposizione, torna in 2º Liga soltanto un anno dopo la salita nella categoria massima del calcio portoghese. Il Gil Vicente invece, praticamente con la stessa squadra dello scorso anno, non è mai riuscito a trovare il passo giusto, ed è stata una delle grande delusioni di questo campionato, e torna così in 2ª Liga dopo 4 stagioni. Obiettivi minimi raggiunti per Boavista (neopromosso), Arouca (il Chievo portoghese, per il tipo di calcio giocato), Vitória de Setúbal e Académica, con questi ultimi che dopo la scossa dell’entrata di José Viterbo, sono riusciti a dare di più e la permanenza è un premio che lascia tutti soddisfatti. Rio Ave e Nacional, hanno fatto delle champagne al di sotto delle loro possibilità, visto che avevano come obiettivo raggiungere l’Europa League. Il Moreirense, attualmente a quota 40 e tranquilamente al 11º posto, dopo un bel campionato e tante belle prestazioni, raggiunse da tempo la permanenza. L’Estoril, dopo un anno di tanti cambi, tra allenatore e tantìssimi giocatori, riesce a rimanere nella Primeira Liga, obiettivo mínimo stabilito dopo il cambio di allenatore già in questo 2015.
Con soltanto una giornata da giocarsi, poco può cambiare nella classifica, e solo il 6º posto è ancora in discussione.
La classifica marcatori invece, rimane ancora aperta. Jackson Martínez, che dovrà salutare definitivamente il Porto, attualmente a quota 20 farà l’ultima partita davanti al suo pubblico, e vorrà laurearsi capocannoniere del campionato per la terza volta. Il suo rivale Jonas, nella sua prima stagione nel campionato portoghese, ci proverà a fare il sorpasso, così come Lima, visto che anche loro giocheranno l’ultima in casa.