Ancora una spagnola nel destino che separa il Bayern Monaco di Pep Guardiola e la finale di Champions League. Dove l'anno scorso furono Ancelotti ed il Real Madrid quest'anno c'ha pensato la ex squadra di Guardiola, il Barcellona, allenato dal suo allievo Luis Enrique ad eliminare i bavaresi.

Un Guardiola che però è orgoglioso della prova della sua squadra, della vittoria e della reazione allo svantaggio dopo il gol del 2-1 di Neymar. Non era facile affatto, ma i campioni teutonici hanno gettato il cuore oltre l'ostacolo nonostnate il divario nel punteggio e la montagna da scalare per arrivare alla Finale.

"La squadra ha dato tutto oggi ed è ovvio che siamo tristi. Volevamo andare a Berlino, ma dopo l'andata il finale era già scritto. Ho ringraziato i miei giocatori per come si sono comportati tutto l'anno. Abbiamo vinto la Bundesliga e quello che i critici pensano del mio lavoro non è importante. Io non sono qui per chi mi critica, io sono qui per il Bayern e per i suoi tifosi. Io sono orgoglioso della mia squadra e oggi erano giustamente orgogliosi anche i tifosi".

Accantonata la delusione dell'eliminazione l'allenatore si lascia andare ad una battuta emozionale, che lascia spazio ai sentimenti piuttosto che alla ragione, cosa che nel calcio difficilmente si vede dopo una sconfitta: "Adesso tiferò Barcellona in finale. Spero vincano il titolo".

A fine gara la delusione dei calciatori tedeschi si legge sul volto del capitano Philip Lahm, che aveva creduto alla rimonta nonostante la consapevolezza che il passivo dell'andata era quasi insormontabile: "Da giocatore si crede sempre nei miracoli. Ma non si poteva chiedere di più a questa squadra, non era facile. Abbiamo dato tutto quello che avevamo, abbiamo mostrato grande determinazione. Rispetto alla partita di andata abbiamo giocato sicuramente meglio. Abbiamo creato tante occasioni nel primo tempo. Ma la qualificazione non è andata perduta questa sera".



Lahm analizza, infine, la doppia sfida nell'arco dei 180 minuti, con il Barcellona superiore senza dubbio, anche se il tedesco ha un enorme rammarico per come si è conclusa l'andata: "Gli ultimi minuti a Barcellona ci sono costati la finale. Se si torna a casa con una sconfitta per 1-0 è più facile recuperare rispetto a quando si perde per 3-0. Abbiamo incontro il Barcellona nel suo momento migliore".

Infine arriva anche il commento dell'autore della prima rete bavarese, Mehdi Benatia: "Dispiace essere usciti dopo una grande prestazione. Oggi abbiamo fatto vedere che ci tenevamo. Sicuramente è stato decisivo il ko dell’andata, per questo siamo delusi. Chi tiferò domani? La Juventus, in Italia ho vissuto bene. Loro sono forti e possono farcela, perchè hanno una squadra solida e concreta".
Messi è stata l'autentica spina nel fianco del Bayern, e Benatia difende Boateng: "Ho avuto la fortuna di giocare con lui e posso dire che è uno dei migliori al mondo. Con Messi chiunque va in difficoltà. Come si ferma? E’ difficile, o gli spari oppure devi cercare di stargli più attaccato possibile". Non poteva mancare una domanda sul passato: "Le polemiche con la Roma sono ormai acqua passata. Lì ho tanti amici che sento ancora. Attualmente stanno vivendo un periodo difficile e mi dispiace ma sarò sempre legato a quella città, così come a Udine".