EVERTON - MANCHESTER UNITED (ore 14.30)

Antipasto più che gustoso, aspettando la portata principale poche ore dopo: a Goodison Park arriva il Manchester United, fresco di sconfitta dopo 6 vittorie consecutive, vuole riallungare sul Manchester City, ripristinando il vantaggio acquisito dopo il derby di due settimane fa. La sconfitta sul campo del Chelsea però potrebbe aver tolto certezza alla squadra di Van Gaal, che non perdeva dal 9 marzo, quando fu l'Arsenal a fare lo sgambetto in FA Cup ai Red Devils. L'Everton vuole approfittarne, sfruttando soprattutto l'ottimo momento di forma e una ritrovata: 13 punti raccolti nelle ultime cinque partite, bottino importante se si pensa che nelle precedenti 28 ne erano stati raccolti solamente 28. Certamente la stagione dei Toffees rimane una grand delusione, soprattutto dopo il quinto posto dell'anno scorso: tutto lasciava pensare che quest'anno si sarebbero almeno ripetuti, ma la continuità non è stato il forte della squadra di Liverpool.

Solo una variazione nell'undici di Martinez rispetto a quello visto settimana scorsa: Lukaku tornerà a giocare dal primo minuto, guidando l'attacco e con la spalla di Arouna Kone. A farne le spese sarà Barkley, perchè l'allenatore ex Wigan dovrebbe schierarsi con un 4-4-2 molto quadrato, con la classica linea difensiva davanti ad Howard e il centrocampo con Lennon e Mirallas larghi, mentre al centro ci dovrebbero essere McCarthy e Barry. Van Gaal dovrà invece fare i conti con diverse assenze pesanti, sparse in giro per i vari reparti: Jones, Rafael e Rojo in difesa, Carrick e Blind a centrocampo. Davanti a De Gea agiranno Valencia e Shaw sulle fasce, con Smalling sicuro del posto al centro, affiancato da uno tra McNair e Evans, rientrante dopo 6 giornate di squalifica. Mediana che propone Herrera e Fellaini, mentre Mata e Young dovrebbero partire larghi per ispirare le punte Rooney e Falcao. L'idea è quella dunque di riproporre gli stessi uomini che hanno perso settimana scorsa a Stamford Bridge.

ARSENAL - CHELSEA (ore 17)

Mai derby londinese fu più sentito di questo: non tanto per una questione di rivalità, come può essere quello tra l'Arsenal e il Tottenham o tra il Millwall e il West Ham, ma perchè c'è in gioco molto più che la supremazia cittadina: c'è in gioco il titolo di campione d'Inghilterra, non poco. Il Chelsea guida la classifica con 76 punti e 32 gare giocate, a +10 sull'Arsenal che ha però anch'egli una partita in meno, mentre il Manchester United, distante 11 punti, ne ha giocate 33, come anche il City, a quota 64. I Blues recupereranno in settimana la trasferta sul campo del Leicester, mentre i Gunners giocheranno tra la penultima e l'ultima giornata la sfida casalinga col Sunderland, impegno più agevole al momento rispetto a quello dei cugini, visti i diversi momenti che stanno vivendo le avversarie, e anche perchè giocare tra le mura amiche resta comunque un vantaggio.

Per rendimento, l'Arsenal è la miglior squadra della Premier League nell'anno solare 2015: 39 i punti raccolti dai Gunners, davanti ai 35 del Liverpool, che ha però giocato una partita in più. Se consideriamo anche le coppe, dal primo gennaio ad oggi la squadra di Wenger ha collezionato 17 vittorie a fronte di tre sole sconfitte, due di esse piuttosto pesanti: quella sul campo dei rivali del Tottenham e la sfida casalinga con il Monaco. Anche i Blues possono però vantare un bilancio decisamente positivo, visto che in Premier non perdono dal primo gennaio (5-3 in trasferta col Tottenham) e cavalcano una striscia aperta di 4 vittorie. Certo, non è sicuramente più il Chelsea della prima metà di stagione, quello schiacciasassi che sembrava non poter essere fermato in alcun modo: difficilmente però Mourinho sbaglia queste partite.

Sfida caldissima anche tra i due allenatori, visto che Wenger non ha mai vinto contro il portoghese, e all'andata ci fu qualche dissapore, con l'alsaziano decisamente alterato che spinse addirittura il collega durante un diverbio. I due, tanto per cambiare, si sono anche beccati in conferenza stampa, ma il verdetto reale lo dirà solo il campo, e all'andata diede ragione a Mou, che vinse 2-0 con le reti di Hazard, che dovrebbe essere premiato come giocatore dell'anno, e di Diego Costa.

L'attaccante spagnolo di origine brasiliana non dovrebbe essere della partita questa volta, e dovrebbe averne ancora per un po', anche se a Stamford Bridge sperano in un recupero miracoloso. Dubbio anche per Remy, non al meglio, quindi solo Drogba resta a disposizione per giocare da prima punta; alle sue spalle agirà Fabregas, ex di giornata, in posizione di trequartista, insieme a Willian ed Hazard, mentre in mediana a fianco di Matic giocherà Ramires, che dovrà cercare di contenere Alexis Sanchez. Non si cambia dietro: difesa titolare davanti a Courtois. Akpom, Arteta e Chamberlain sono gli indisponibili per Wenger, che andrà con il 4-1-4-1, variabile anche in 4-2-3-1 a seconda della posizione di Cazorla, che potrebbe anche abbassarsi a fianco di Coquelin per impostare l'azione. Insieme allo spangolo sulla trequarti ci saranno Ramsey, Ozil e Sanchez, dietro all'unica punta Giroud. Tre dubbi per la difesa da schierare davanti ad Ospina: Bellerin favorito su Debuchy a destra, Monreal su Gibbs a sinistra, mentre al centro, a fianco di Koscielny, dovrebbe giocare Gabriel, visto che Mertesacker non è al meglio fisicamente.