La Juventus ha pareggiato 0-0 sul campo del Monaco conquistando la qualificazione alle semifinali di Champions League tornando così tra le prime quattro d’Europa
Allegri schiera il 3-5-2 orfano di Pogba, centrocampo con Vidal tra Marchisio e Pirlo, mentre al fianco di Tévez figura Álvaro Morata e con Pereyra in panchina. Nel Monaco l'italiano Raggi ha vinto il ballottaggio con Carvalho, l'autore del fallo da rigore dell'andata. Dopo nemmeno 40 secondi la partita per i bianconeri si complica: scivolata pericolosissima di Chiellini che poi blocca il pallone con la mano per evitare il contropiede del Monaco: ammonito. Decisione ineccepibile. Kongdogbia e Moutinho prendono stabilmente in mano le redini del gioco, pressing alto su difensori juventini è vincente perché la Juve non riesce ad impostare bene la manovra e davanti crea pochissimo, Tevez e Morata non pungono, anzi trovano forse una delle peggiori serate. Il Monaco fisicamente sembra stare meglio: Al 14' la Juventus rischia un autogol con Barzagli, su una chiusura difensiva uscita di poco. Al 36’ episodio dubbioso in area di rigore della Juventus: Kondogbia prova ad entrare, ma Chiellini (che aveva perso palla) interviene insieme a Vidal, schiacciando a sandwich il centrocampista del Monaco: Collum lascia correre, anche se restano i dubbi, specie se si pensa al rigore concesso all’andata. Finisce il primo tempo, uno 0-0 che alla Juventus va più che bene.
Jardim cambia togliendo Toulalan e inserendo Berbatov. Il Monaco quindi giocano con quattro attaccanti e ad inizio ripresa arrivano le vere occasioni per la squadra di casa: al 50’ cross dalla sinistra,Buffon esce male, ma Evra evita che la palla finisca in rete. Ulteriore brivido al 54’, quando Bonucci perde malamente palla al limite dell’area servendo Berbatov: qui il portiere bianconero esce bene ed evita il peggio. La Juventus con Morata a sprecare l’occasione di andare in vantaggio non servendo Tevez in contropiede. Con il passare del tempo il Monaco abbassa un po' i ritmi, ma riesce comunque a tenere il pallino del gioco. la Juve dal canto suo commette troppi errori nei passaggi per approfittarne. Allegri allora cambia: fuori un Morata entro Llorente, poi fuori Vidal, dentro Pereyra. .L'ultima occasione della partita nasce dai piedi di Pirlo su punizione da 30 metri e finisce su all'incrocio dei pali, a Subasic battuto. Finisce così.
la Juventus soffre e sbaglia tanto, ma è in semifinale di Champions League.Centra un traguardo storico, che mancava da dodici anni.