Sono due tra le favorite per la vittoria finale di questa edizione molto competitiva dell'Europa League, ma il destino ha voluto che si incrociassero ancora prima, nei quarti di finale, e sono pronte a dare spettacolo: Siviglia e Zenit San Pietroburgo si ritrovano questa sera una di fronte all'altra per disputare la gara d'andata al Sanchez Pizjuan, in casa degli andalusi, nel fortino della squadra di Emery, ancora imbattuta tra le mura amiche in stagione, in tutte le competizioni. Il compito dei russi sarà dunque arduo, anche se la squadra di Villas Boas potrebbe anche accontentarsi di un pareggio, per poi giocarsi tutto al Petrovski tra sette giorni.
NUMERI E PRECEDENTI - Il Siviglia, oltre a essere campione in carica, è anche la squadra pigliatutto degli ultimi anni per quanto riguarda l'Europa League e l'ex Coppa UEFA: ha vinto ben tre delle ultime edizioni, nel 2006, nel 2007 e appunto nel 2014. Una sola volta ha invece trionfato lo Zenit, nel 2008. Le squadre hanno dunque vinto 4 delle ultime 9 edizioni disputate, e sono, insieme al Napoli, le uniche squadre ancora in corsa che hanno già alzato in passato il trofeo. I russi sono gli unici superstiti delle otto squadre arrivate dalla Champions League, entrate in gioco direttamente ai sedicesimi, e sono stati i giustizieri del Torino nello scorso turno, mentre invece gli spagnoli hanno avuto ragione del Villarreal, in un derby tutto spagnolo.
Sono solamente quattro i precedenti tra le due squadre, ed il bilancio è in perfetta parità: una vittoria a testa e due pareggi, e tutti gli incontri sono avvenuti in Europa League, tre in terra russa e uno in Andalusia. Nessuna squadra è mai stata capace di vincere in trasferta sul campo dell'avversaria, e ogni volta entrambe le squadre sono andate a segno: due pareggi per 1-1, vittoria dello Zenit per 2-1 e vittoria del Siviglia per 4-1. Queste le formazioni in campo quel giorno, 30 marzo 2006, nella gara valevole per i quarti di finale, giocata al Sanchez Pizjuan (al ritorno finirà in pareggio e gli spagnoli andranno fino in fondo, alzando la coppa):
Sevilla: Palop, Navarro, Castedo, Escudé, Saviola, Jordi López (Kepa 80'), Renato, Kanouté, Adriano, Martí (Maresca 75'), Sales (Puerta 63').
Zenit: Malafeev, Radimov, Škrtel, Križanac, Širl (Mareš 75'), Arshavin, Kerzhakov, Hagen, Sumulikoski (Gorshkov 88'), Denisov (Spivak 28'), Anyukov.
MARCATORI: Saviola 14' e 80', Martí 54' (R), Adriano 90+2'; Kerzhakov 45'.
Dei protagonisti in campo 9 anni fa ce ne sono 4 che giocheranno questa sfida: si tratta di Fernando Navarro per quanto riguarda i padroni di casa, di Arshavin, Malafeev e Kerzakhov tra gli ospiti. Il bilancio del Siviglia con le squadre russe è di 4 vittorie, 3 pareggi e 3 sconfitte, mentre lo Zenit pare proprio non digerire le trasferte in Spagna, tant'è che ha perso tutte le cinque partite disputate. Il bilancio totale è di 2 vittorie, 5 pareggi e 7 sconfitte. L'ultima volta che però al Pizjuan è arrivata una squadra russa, la squadra attualmente allenata da Emery non ha sorriso, visto che nel 2010 il CSKA Mosca ottenne una vittoria per 2-1.
Il quarto di finale assume particolare rilevanza perchè tutte le volte che le due squadre sono riuscite a passare questa fase non solo sono arrivate in finale, ma hanno anche vinto, e proprio da quel turno della scorsa stagione è cominciata la striscia di imbattibilità del Siviglia, che in casa vince da sette gare consecutive.
QUI SIVIGLIA - Unay Emery sta facendo il solito grande lavoro e il Siviglia sta raggiungendo gli obiettivi prefissati a inizio stagione: lottare per la qualificazione in Champions League (-3 dal quarto posto occupato dal Valencia) e cercare di riconfermarsi in Europa League. Da quest'anno, con l'introduzione delle nuove regole, la vincente avrebbe accesso ai preliminari della massima competizione, per cui l'ipotesi di bissare il successo dello scorso anno, come accaduto nel 2006 e nel 2007, è molto concreta. La squadra rispetto all'anno scorso ha perso un elemento chiave come Rakitic, ma la crescita dei giovani e soprattutto la riconferma di Banega, arrivato alla ricerca di riscatto, han fatto sì che il Siviglia si riproponesse come una delle squadre più pericolose del panorama europeo. Inoltre, ha trasformato il Sanchez Pizjuan in un vero e proprio fortino, dove nemmeno il Barcellona e il Real Madrid sono riuscite a strappare i tre punti: sarà questa la vera arma in più per la partita complicata di questa sera. L'obiettivo è quello di chiudere il discorso con 90 minuti di anticipo, per poi andare in Russia per gestire il vantaggio.
QUI ZENIT - Dopo la lunga pausa dovuta all'inverno, con il campionato russo che si ferma praticamente per tre mesi, la squadra di Villas Boas ha ripreso con un ottimo passo: 10 partite disputate, una sola sconfitta (quella al ritorno contro il Torino, 1-0), due pareggi e sette vittorie, utili per raggiungere questo turno e per avvicinarsi ulteriormente al titolo, a +8 sul Krasnodar, primo inseguitore a sorpresa, ma ben lontano dall'essere un avversario credibile a 7 giornate dalla fine. Insomma, con un campionato vicinissimo alla conclusione, la pratica sembra archiviata, e ci si può concentrare sull'Europa League. Le ultime campagne non sono sicuramente andate bene come ci si poteva aspettare, soprattutto dopo tutte le spese estive degli ultimi anni. Investimenti importanti che non hanno mai fruttato altri trofei, nemmeno troppo lontanamente, visto che in Champions League la squadra non ha mai carburato davvero ed ha spesso e volentieri avuto difficoltà a conquistare passaggi del turno e vittorie.
LE PROBABILI FORMAZIONI - L'unico assente per i padroni di casa sarà il portiere Beto, che ha provato anche a recuperare, ma Emery non vuole forzare il rientro, e in ogni caso Rico sta facendo un buon lavoro, quindi tra i pali ci sarà lui. Linea difensiva a quattro con Figueiras e Tremoulinas larghi, mentre al centro giocheranno Nico Pareja e Daniel Carriço. Iborra e M'Bia dovrebbero comporre la mediana, con Krychowiak inizialmente in panchina, mentre sono meno i dubbi per quanto riguarda il reparto offensivo: Bacca unica punta, con Vidal, Banega e Vitolo alle sue spalle.
Decisamente più in difficoltà Andre Villas Boas, che ha fuori elementi fondamentali come Danny, Hulk e Criscito, tutti squalificati, come anche Smolnikov, mentre Fayzulin e fermo ai box per un problema al ginocchio. Non dovrebbero dunque esserci molti dubbi riguardo all'undici da schierare: l'allenatore portoghese opterà per il 4-3-3. Tra i pali va Lodygin, difesa a quattro con Anyukov a detra, Garay e Neto al centro e Lombaerts leggermente adattato a sinistra. A centrocampo, insieme a Witsel e Javi Garcia, agirà Mogilevets, mentre davanti, ai lati di Rondon, l'eredità pesante di Hulk e Danny sarà raccolta da Ryazantsev e Shatov.
LE PAROLE DELLA VIGILIA - Unai Emery ha messo in guardia i suoi nella conferenza stampa della vigilia: le assenze peseranno, ma non saranno decisive. "Lo Zenit avrà fuori giocatori importanti - ha detto il tecnico - ma è una grande squadra. E' primo nel campionato russo, ha esperienza internazionale e ha vinto la competizione. Ogni squadra giunta a questo punto merita di essere qui. Lo Zenit ha esperienza in Champions League e ha superato sfide difficili contro PSV e Torino. La qualificazione è aperta. Giocando in casa, il nostro obiettivo è vincere senza subire gol. Difficilmente la sfida si deciderà all'andata. Dobbiamo avere la mentalità per competere per 180 minuti. Lo Zenit sa come giocare in casa e in trasferta. Questo non è lo stesso Zenit che ho affrontato quando allenavo lo Spartak Mosca".
Andre Villas-Boas ha già affrontato il Siviglia in diverse occasioni, anche quando era sulla panchina del Porto. Ma oggi è un'altra storia, e al suo Zenit chiede attenzione: "Vogliamo andare avanti in questa competizione, loro sono molto forti soprattutto in casa. La sfida è quella di ottenere un buon risultato in vista della gara di ritorno. Giocare in casa la seconda partita ci permette di essere ottimisti, sappiamo che giocare nel nostro stadio come nel loro è molto complicato. Il Siviglia recentemente ha aggiunto la qualità all'esperienza e dunque sarà ancora più difficile affrontarli. Incontrare i campioni in carica, pensando soprattutto al loro rendimento casalingo, non è facile. Questa sfida non ha niente a che vedere con quella tra Porto e Siviglia di quattro anni fa, quello che conta per noi è fare un buon risultato. Abbiamo quattro giocatori squalificati, e altri come Garay e Tymoshchuk non sono scesi in campo nell'ultima partita. Il Ramón Sánchez Pizjuán è uno stadio molto noto per la sua atmosfera ma lo Zenit ha fatto la storia in questa competizione, e vuole continuare a scriverla. Ho vinto quattro trofei in cinque anni come allenatore, non voglio fermarmi".
L'ARBITRO - A dirigere il match ci sarà l'olandese Bas Nijhuis, 38enne alla sua apparizione numero 22 in Europa League e 52 in partite UEFA in assoluto. Ha incrociato il Siviglia nella fase a gironi dell'edizione 2010/11, nella sfida che gli andalusi hanno vinto sul campo del Karpaty Lviv per 1-0, e nello scorso turno è stato il fischietto della gara di ritorno del Napoli, contro i russi della Dinamo Mosca.Ad assisterlo ci saranno i guardalinee Rob van de Ven e Charles Schaap, insieme agli addizionali Kevin Blom e Peter Janssen.