Nel Saturday Premier League della 32° giornata di PL non fanno che acuirsi e rendersi più avvincenti le corse per Europa e retrocessione.
Tottenham e Southampton. Gli Spurs erano impegnati nella gara casalinga contro l'ex allenatore Sherwood, corso a risollevare le sorti di un Aston Villa depresso. L'ex vice di Villas-Boas ha sicuramente reso meno pietosa la condizione dei Villans, che prima di oggi venivano da una discreta ed ordinata sconfitta subìta per mano del M.Utd e da un 3-3 scoppiettante con il QPR. Il periodo molto promettente della squadra di Birmingham prosegue oggi, visto lo 0-1 infilitto a sopresa al Tottenham. A segno Benteke, in un momento d'oro: dopo 10 giornate a secco, il belga ha firmato ben sette gol nelle ultime cinque (in settimana la tripletta al QPR). Il centravanti è abile nel battere a rete in maniera perentoria un cross dalla trequarti di Bacuna, sempre più uomo assist.
Gli Spurs, privi di Vertonghen e Walker su tutti, non riescono a reagire ed anzi, rischiano di trovarsi sotto 0-2 quando Agbonlahor colpisce la traversa. Sherwood si prende la rivincita sulla società che a Maggio lo aveva esonerato e raccoglie con gaudio il regalo di Kane, che lui stesso aveva lanciato: l'attaccante non entra mai in partita e risparmia il suo ex coach. Un po' di malumore nel finale quando Carlos Sanchez si becca un'espulsione che lo costringerà a saltare la semifinale di FA Cup in settimana. Nonostante l'uomo in più il Tottenham non riesce però a pareggiare la contesa e scivola quindi al settimo posto in classifica, a pari punti con il Liverpool sesto, impegnato domani. Vanno a farsi benedire anche le flebili speranze di Champions: il quarto posto dista 7 punti ma il City deve recuperare una gara.
Chi ne approfitta è il Southampton, che visto l'impiego posticipato del Liverpool, prova a riaffacciarsi davanti ed intanto eguaglia la somma punti ottenuta l'anno scorso. I Saints passano al quinto posto, a +2 sul Liverpool sesto. Tutto grazie al 2-0 casalingo sull'Hull City. A firmare la vittoria i gol su rigore di Ward-Prowse (subentrato, fallo di Bruce su Shane Long) ed il primo gol in Premier League dal lontano Dicembre di Graziano Pellé, solo soletto quando deve appoggiare a rete l'invito di Schneiderlin. La terza vittoria nelle ultime cinque per il Southampton (senza Clyne e Forster), la terza consecutiva in casa, tiene a galla le ambizioni di una squadra visibilmente calata rispetto ai fasti di inizio stagione. Più precipitosa la caduta dell'Hull City che infila la terza sconfitta di fila. Le Tigers non vincono da sette partite ed hanno terminato i punti bonus: la zona rossa avanza ed ora dista 2 punti. Ed a guardare il calendario di Steve Bruce e dei suoi non si può che pensare alla retrocessione: Crystal Palace, Liverpool, Arsenal, Burnley, Tottenham e United.
Spostandoci in zona retrocessione, oltre all'importantissima vittoria dell'Aston Villa (ora a +5 sulla zona rossa) ed alla sconfitta dell'Hull City, troviamo la clamorosa vittoria per 2-3 del fanalino di coda Leicester sul WBA, che in realtà era praticamente salvo prima di perdere tre partite consecutive e quattro delle ultime cinque. Le Foxes si Pearson vanno sotto per ben due volte ed altrettante la pareggiano, prima di sferrare il colpo di grazie al fotofinish con Jamie Vardy. Con una gara da recuperare il Leicester ha appena tre punti di svantaggio rispetto alla 17° in classifica: è tutto aperto insomma. I Baggies, che commemorano una loro vecchia gloria con una divisa d'antan, passano avanti all'8° con Darren Fletcher (primo gol dal lontano 2012): colpo di testa ad altezza primo palo, gol convalidato solo dall'occhio di falco. Ma al 20° pareggia Nugent, poco prima che risponda Gardner con il 2-1 del WBA (ottima acrobazia). Nei minuti finali 2-2 Huth dopo flipper in area avversaria ed appunto 2-3 di Vardy con un bel diagonale. Per il Leicester questa è la seconda vittoria consecutiva, la prima in trasferta da Dicembre.
Lì in fondo, a -3 dalla retrocessione, c'è il Sunderland, umiliato un'altra volta questa stagione oggi. Non si ferma infatti il brillante ed entusiasmante Crystal Palace di Alan Pardew, già carnefice lunedì del Manchester City. Le Eagles, rinate sotto la guida dell'ex Newcastle, dopo un primo tempo concluso sullo 0-0 allo Stadium of Light, riescono nell'impresa di segnare 4 gol in 14 minuti in quello che sembra l'inferno totale per un Sunderland travolto. Vanno in rete l'uomo del momento Glenn Murray (di testa su assist di Bolasie) e per ben tre volte dello stesso Yannick Bolasie (facile tocco a battere Pantilimon su sponda di Murray, pallonetto su lancio lungo di Jedinak mentre Pantilimon era in procinto di uscire e altro contropiede vincente sul quale l'africano viene assistito per la seconda volta da Murray). Nel finale gol della bandiera di Connor Wickham ma lo spartito dei Black Cats rimane lo stesso: si gioca per lo 0-0 e se ti fanno gol... Quello odierno di Wickham è appena il quarto gol nelle ultime dieci partite per il Sunderland, sempre più a rischio retrocessione. La squadra in mano a Advocaat è 16°, a -3 dalla relegation zone. Per i londinesi invece addirittura quarta vittoria consecutiva ed addirittura quinto viaggio da tre punti negli ultimi sei.
Infine si dividono la posta in palio due squadre a metà classifica: 1-1 fra West Ham e Stoke City con pareggio al 95° degli ospiti, che negano un sospiro di sollievo ad Allardyce, reduce da un periodo buio (prima di oggi una vittoria nelle ultime nove). Il pomeriggio era partito bene con un super gol di Cresswell su punizione al 7° minuto. Al tramonto della contesa il pareggio di un Arnautovic che si era visto annullare ben due gol per fuorigioco. Pareggio importante che concede ai Potters di interrompere una serie di sconfitte consecutive arrivata a 3 match.
I tabellini
Southampton - Hull City 2-0
(Ward-Prowse, Pellé)
Southampton (4-3-3) : Kelvin Davis; Alderweireld, Fonte, Yoshida, Bertrand; Wanyama (45° Ward-Prowse), Schneiderlin, Steven Davis; Shane Long (74° Elia), Pellé, Mané (61° Tadic)
Hull City