Non è un semplice monday night. Questa sera nella casa delle Eagles, può decidersi un pezzo di stagione. Il City non può sbagliare, se in classifica non vuole vedersi davanti a sé Arsenal e Manchester United, non può sbagliare perché se l’obbiettivo d’inizio stagione era il titolo, ora Pellegrini&co. pensano all’accesso diretto in Champions League, prima tanto scontato, ora così essenziale da raggiungere. Davanti a loro un Crystal Palace da non sottovalutare, la cura Pardew ha sortito i suoi effetti e la squadra gioca un calcio propositivo, ed ora che la zona retrocessione dista dieci punti, le gambe senza tensione possono andare liberamente, in scioltezza, proponendo un calcio sfrontato. La bacheca dei citizens non si riempirà - salvo clamorosi ribaltoni finali -,Pellegrini è in bilico ed un’eventuale sconfitta farebbe calare un cielo tetro sopra l’Ethiad Stadium. Questa sera non sarà un semplice monday night anche perché le strade del destino delle due squadre si incrociano e per i tifosi del City il Crystal Palace reca buoni e vittoriosi ricordi. Ricordate? Il pianto di Suarez sul campo del Selhurst Park alla fine del match con Gerrard che, visibilmente scosso, cercava di tirarlo sù: era l’immagine di un Liverpool che in 10 minuti era stato capace di farsi rimontare da un Crystal Palace dal cuore di leone. Delaney prima e la doppietta di Gayle poi schiacciarono ogni speranza di vittoria del titolo per i reds, lanciando il City che con l’Aston Villa e col West Ham ebbe vita facile. In quella partita cambiarono le sorti della Premier League. Il Crystal Palace diede, eccome, una mano ai citizens che, ora, con obbiettivi diversi, affrontano proprio chi ha propiziato la loro vittoria. Incroci del destino. Andare oltre, cancellare i dolci ricordi e vincere, questo l’obbiettivo del City. Salvando quantomeno l’orgoglio.
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