Una partita intensa ma spenta, quella che ha inaugurato la giornata pasquale di Premier League. Termina 0-0 tra Burnley e Tottenham, pareggio che non aiuta nessuna delle due squadre, scese in campo per conquistare tre punti che sarebbero stati pesantissimi nelle rispettive lotte, quella per la salvezza dei Clarets e quella per l'Europa per gli Spurs. Una partita giocata leggermente meglio dai padroni di casa, che hanno avuto un paio di buone palle gol, ma alla fine il pareggio a reti inviolate è il risultato più giusto.
LE SCELTE - Resta fedelissimo al 4-4-2 Dyche, che come al solito, in emergenza a centrocampo visti gli assenti Marney e Taylor, stringe la posizione di Arfield e allarga Barnes, con Vokes davanti a spalleggiare Ings. Il ballottaggio in difesa tra Duff e Keane lo vince il veterano classe '78. Pochettino non può contare su Vertonghen in difesa e lo rimpiazza con Chiriches; assente annunciato anche Lloris, con Vorm che prende il suo posto tra i pali. Recuperato solo per la panchina Soldado, mentre sulla trequarti non vanno ne Townsend e nemmeno Lamela, bensì Paulinho. Kane guida l'attacco con la fascia di capitano, a poco più di un anno di distanza dal suo primo gol in Premier.
LA PARTITA - Ritmi alti e sostenuti sin dalle primissime battute, come spesso accade al Turf Moor. Il Burnley non aspetta dietro, senza timore reverenziale verso un avversario sicuramente più forte sulla carta, e pressa alto per recuperare la palla: al 5' questo porta alla prima occasione, con Mason che perde palla (forse subendo fallo) e Ings che solo davanti a Vorm gli calcia addosso, al centro della porta, graziando gli Spurs, che, un po' scossi, cominciano a tenere uno sterile possesso palla, che porta solo a un tiro poco pericoloso di Chadli. Le migliori occasioni sono comunque tutte per i Clarets, che sfiorano il gol al quarto di gara con Vokes. Grande intesità a centrocampo da entrambe le parti, la partita è interessante ma non piovono grandissime occasioni fino al finale, quando sono tre i palloni molto buoni calciati verso la porta: ci prova Eriksen da fuori, trovando in due tempi i guantoni di un Heaton che si fa trovare pronto. Da lontano anche le due successive conclusioni del Burnley: la prima è di Boyd, che però termina larga, mentre la seconda è un destro di Ings indirizzato sotto l'incrocio, che chiama Vorm al grande intervento per mettere in corner e mandare i suoi a riposo ancora in parità sullo 0-0.
La ripresa si apre con una brutta notizia per Pochettino perchè Walker, colpito in un contrasto nella prima parte di gara, deve lasciare il campo dopo due minuti: entra Davies, che fa a fare il centrale, con Dier largo a destra. Qualche problema per il Tottenham con il nuovo assetto, che si unisce alle difficoltà in fase di impostazione, ma la gara resta in equilibrio, anche se il Burnley attacca, soprattutto dalla destra, fascia dove Trippier trova tanto spazio. Il terzino si prende anche il primo giallo della gara al 68' per un fallo su Rose, lanciato in contropiede contro la difesa messa male. Entra in campo anche Lamela, ma a suonare la carica è Eriksen con un destro che però termina alto. Crea invece diversi problemi dall'altra parte Barnes, che parte da sinistra per poi accentrarsi, causando un po' di paura nella difesa, piuttosto incerta, degli Spurs. Succede comunque molto poco nella partita, così Pochettino si gioca anche la carta Townsend per il finale, mentre Dyche sostituisce un buon Vokes con Jutkiewicz. Succede comunque ancora molto poco, compresi i tre minuti di recupero, dove l'unica cosa da segnalare è un colpo di testa di Boyd che termina fuori di poco sotto lo sguardo vigile di Vorm. Al triplice fischio c'è amarezza da entrambe le parti: un punto che serve sicuramente più al Burnley, ma che in realtà non accontenta nessuno.