ARSENAL - LIVERPOOL (sabato, ore 13.45)
Una classicissima d'Inghilterra apre le danze della giornata: all'Emirates Stadium di Londra arriva il Liverpool, per un match che sa molto di dentro-o-fuori (dalla lotta alla Champions League) per i Reds, che attualmente sono a -5 dal quarto posto occupato dallo United e a -6 dal terzo, dove c'è appunto l'Arsenal. Si affrontano le due squadre che nel 2015 hanno fatto meglio: i padroni di casa cavalcano una striscia aperta di 6 vittorie consecutive, mentre quella degli ospiti è stata interrotta dalla sconfitta interna proprio con lo United, in un altro scontro diretto importantissimo. Previsto solamente un cambio per Brendan Rodgers rispetto agli undici che hanno perso in casa contro i Red Devils: Skrtel è squalificato, insieme a Gerrard, e al suo posto dovrebbe giocare Lovren. Sterling dovrebbe continuare a giocare in fascia, lasciando spazio al tridende formato da Coutinho e Lallana alle spalle di Sturridge. Per Wenger il dubbio è legato invece a Welbeck, che è tornato un po' malconcio dagli impegni in Nazionale: per sostituirlo, uno tra Walcott e Ramsey, con il secondo favorito. Solito ballottaggio in difesa tra Gabriel e Mertesacker, mentre Monreal è avvantaggiato su Gibbs per occupare la fascia sinistra di difesa.
EVERTON - SOUTHAMPTON (sabato, ore 16)
Due squadre in ripresa con ambizioni diverse, sia a inizio stagione che ora: il Southampton si è ritrovato a correre per un posto in Europa, nonostante l'esodo estivo e i pochi pronostici favorevoli, e dopo una leggera flessione il sogno di arrivare almeno in Europa League è ancora vivo. Stagione da incubo invece per l'Everton: partito con l'intenzione di ripetere la stagione scorsa, chiusa al quinto posto, la classifica lo vede addirittura nella parte destra, solamente 9 punti sopra la zona retrocessione. Troppo poco per una squadra con tanto talento, che ha trovato nelle ultime due giornate le prime due vittorie consecutive in campionato. Per la terza il compito è più difficile, anche perchè dovrebbe mancare Gibson e al suo posto dovrebbe giocare Barry, autore di una stagione fin qui disastrosa. Martinez riproporrà il 4-4-2, cambiando pochissimo rispetto all'ultima partita, vinta per 2-1 sul campo del QPR. Anche Koeman dovrebbe rimanere fedele con l'undici che nel secondo tempo della scorsa giornata ha battuto il Burnley: a rimetterci sarà Tadic, che cederà il posto a Wanyama, con Steven Davis e Long sulla linea dei trequartisti alle spalle di Pellè. Non ci sarà Forster tra i pali, ma Kelvin Davis.
MANCHESTER UNITED - ASTON VILLA (sabato, ore 16)
Potrebbe essere il miglior periodo dell'anno per un Manchester United che non aveva mai convinto fino in fondo in stagione, prima delle ultime due vittorie: Tottenham cancellato a Old Trafford con un netto 3-0 e Anfield espugnato per 2-1. E soprattutto, +5 dalla quinta posizione, un vantaggio che potrebbe essere incrementato, perchè questa giornata è nettamente a suo favore, visto che lo scontro diretto Arsenal-Liverpool rallenterà per forza di cose una delle due, o entrambe. Intanto, c'è da battere un Aston Villa che dopo due vittorie consecutive è tornato a perdere, in casa contro lo Swansea. Sulla carta il compito per gli uomini di Van Gaal è agevole: l'allenatore resta fedele al detto "squadra che vince non si cambia", e riproporrà gli stessi undici di Anfield e della sfida contro il Tottenham, con un 4-3-3 variabile in 4-2-3-1 a seconda della posizione di Fellaini e dei due esterni (Mata e Young). Unico dubbio legato all'influenzato Smalling, che dovrebbe però farcela. Un solo cambio, obbligato tra l'altro, per Sherwood: Cleverley, essendo in prestito dallo United, non può scendere in campo, e al suo posto ci sarà Westwood, anche se la speranza è di recuperare Vlaar. Per il resto, solo conferme per il 4-4-2 con Benteke e Agbonlahor in avanti.
LEICESTER CITY - WEST HAM (sabato, ore 16)
Continua ad attraversare un momento abbastanza nero il Leicester, fanalino di coda della classifica che "compensa" un'ottima fase offensiva con una difensiva piuttosto rivedibile: ne è la testimonianza il rocambolesco 4-3 sul campo del Tottenham di settimana scorsa. Dall'altra parte però, non se la passa molto meglio il West Ham, in netto calo in questa seconda parte di stagione, anche se la vittoria casalinga di misura con il Sunderland ha ridato ossigeno dopo tre sconfitte consecutive. Continuano a pesare le assenze di Carroll in attacco e di Tomkins in difesa, e anche quella di Valencia, che non è al 100% e potrebbe dunque essere risparmiato. Allardyce riproporrà il 4-5-1 con Sakho unica punta, con l'importante rientro di Reid al centro della difesa, e il conseguente spostamento di Kouyatè a centrocampo al posto di Nolan, poco convincente nelle ultime uscite. Anche Pearson dovrebbe rimanere fedele al modulo, il suo 5-2-3, nel quale però non ci potrà essere Upson per problemi al tendine d'Achille: al suo posto probabilmente giocherà Wasilewski, anche se per precauzione è rientrato Moore dal prestito. Cambiamento anche in attacco, dove dovrebbe trovare posto Kramaric, e non Ulloa, mentre non cambiano gli interpreti sulle fasce e a centrocampo. Dubbio anche tra i pali, ma dovrebbe giocare Schwarzer.
SWANSEA CITY - HULL CITY (sabato, ore 16)
Dopo aver fatto soffrire, e neanche poco, il Chelsea, l'Hull City va in trasferta in terra gallese, sull'ostico campo dello Swansea: le due squadre vivono momenti diversi, perchè i padroni di casa continuano a sognare l'Europa League, anche se sono addirittura 10 i punti di distacco dal settimo posto, mentre i Tigers devono trovare punti salvezza fondamentali per allontanarsi dalla zona calda della classifica. Tanti alti e bassi nelle ultime sfide, anche se Monk sembra aver trovato la quadratura del cerchio dopo la partenza di Bony, uomo chiave per gli Swans nella prima metà di stagione, visto che sorreggeva il gioco di tutta la squadra. Passato al 4-3-2-1 nella vittoria interna, il giovane allenatore dovrebbe continuare su quella strada, confermando in toto gli stessi undici che hanno espugnato il campo dell'Aston Villa: sarà assente Carroll, mentre Montero è in dubbio, per cui non dovrebbero esserci dubbi per Routledge, che giocherà alle spalle di Gomis insieme a Sigurdsson. Pochissimi cambiamenti anche per Bruce, che non potrà contare su Huddlestone, squalificato, ma avrà a disposizione Ramirez, che aveva sofferto un problema al ginocchio in Nazionale. Si va verso la conferma per 10/11 della squadra che ha perso a testa altissima contro il Chelsea, con unico cambio Chester, pronto a prendere il posto di McShane in difesa. Davanti ha recuperato Jelavic, ma difficilmente non ci saranno Hernandez e N'Doye a guidare l'attacco.
WEST BROMWICH - QPR (sabato, ore 16)
Scontro salvezza con in palio punti importanti al The Hawtorns: il West Bromwich prova a continuare l'operazione salvezza, che per ora gli sta riuscendo, contro il QPR, in enorme difficoltà, in una striscia aperta di 5 sconfitte consecutive e al penultimo posto in classifica, a 4 punti dalla quart'ultima. Non solo un problema di risultati, ma anche di gioco, perchè la squadra non gira più bene e da quando Austin ha smesso di segnare valanghe di gol la situazione è precipitata; a ciò va unito l'abbandono di Redknapp per problemi fisici, e Ramsey non sta facendo molto bene, anzi. Per questa trasferta tutt'altro che semplice, opterà per una sorta di 4-4-1-1, molto più simile però a un 4-2-3-1, visto che gli esterni Phillips e Hoilett hanno spiccate doti offensive. Per compensare, dovrebbe rimanere fuori Isla, facendo spazio a Furlong, che però non è al 100%. Taarabt sarà il partner di Austin, mentre Ferdinand partirà dalla panchina, con Onuoha e Caulker come coppia centrale. Sceglie il 4-4-2 invece Pulis, che non può contare su Dawson (squalificato), oltre che a Dorrans, Foster e McManaman. A prendere il posto del terzino ci sarà Baird; a centrocampo torna Yacob a fare coppia con Fletcher. Davanti si rivedono insieme Berahino e Ideye.
CHELSEA - STOKE CITY (sabato, ore 18.30)
La capolista gioca per cercare un ulteriore allungo: altri tre punti per il Chelsea significherebbero l'opportunità di volare a +9 sul City secondo in classifica vincendo anche il recupero sul campo del Leicester. Un'impresa non impossibile per i Blues, che prima devono però pensare allo Stoke City, avversario tradizionalmente ostico e duro a morire, anche se in trasferta è un'altra storia: inoltre, i primi della classe non hanno mai perso in stagione a Stamford Bridge, pareggiando solamente 3 delle 14 partite disputate, mentre i Potters soffrono di più lontano dalle mura amiche del Britannia Stadium. La squadra di Hughes ha disputato una dignitosissima stagione, raggiungendo l'obiettivo salvezza in netto anticipo e veleggiando ora a metà classifica, con l'intenzione di chiudere almeno nella parte sinistra. L'ex attaccante del Manchester United arriva a Londra con ancora qualche dubbio di formazione: il primo riguarda la posizione di terzino destro, dove sono in balottaggio Cameron e Bardsley; il secondo, quello più importante, è legato alla condizione fisica di Walters, che Hughes recuperare. Non dovesse farcela, è pronto Ireland. Per il resto, non cambierà molto rispetto all'undici che nell'ultima giornata ha perso in casa con il Crystal Palace. Molte meno incertezze invece per Mourinho, che dovrebbe schierare i "titolarissimi", gli undici di fiducia che raramente cambia, se non in caso di necessità. Ciliegina sulla torta dovrebbe essere il recupero di Diego Costa, pronto a occupare il ruolo di prima punta. Rientrano dal primo minuto anche Oscar e Cahill.
BURNLEY - TOTTENHAM (domenica, ore 14.30)
Impegno tutt'altro che tranquillo quello che attende il Tottenham, che va alla caccia della quarta vittoria nelle ultime 5 partite, sperando di recuperare punti sulla zona Champions League, che attualmente dista 6 punti. Il Burnley però non farà sconti, come succede raramente: la neopromossa spera in una salvezza difficile, ma non impossibile. Il carattere di certo non manca ai Clarets, che due giornate fa, nell'ultima sfida casalinga, sono riusciti a portare a casa tre clamorosi punti contro il Manchester City, e sperano di replicare l'impresa contro gli Spurs. Per provarci, Dyche si affida agli undici migliori a sua disposizione: the ginger Mourinho raramente in questa stagione ha fatto turnover, e solo gli infortuni lo hanno costretto a cambiare formazione. Attualmente la lista vede out Long, Marney e Taylor, con il dubbio legato a Ward, che nel caso partirebbe dalla panchina. Arretra Barnes sulla linea mediana, e davanti insieme a Ings gioca Vokes. Pochi cambiamenti anche per Pochettino, che basa la sua squadra, come sempre, sull'unica punta Kane, con alle sue spalle il trio composto da Townsend, Eriksen e Chadli. Recupera Rose in difesa, come anche Dier, mentre resta fuori Lloris, infortunatosi nella partita contro il Leicester: al suo posto c'è Vorm.
SUNDERLAND - NEWCASTLE (domenica, ore 17)
Tyne&Wear derby che chiude il programma domenicale di Premier League. Sunderland e Newcastle riaccendono la rivalità nel sud dell'Inghilterra, mentre nessuna delle due squadre attraversa un momento positivo, anche se i Magpies possono stare tranquilli, vista l'ottima situazione in cui Pardew ha lasciato la squadra a fine anno prima di andare via. Discorso diverso per i Black Cats, freschi di cambio in panchina, con Advocaat che ha preso il posto di Poyet, ma ha perso all'esordio la sfida contro il West Ham, e cerca vendetta, oltre che punti salvezza fondamentali, in una partita in cui i valori contano molto poco, una sfida che fa storia a sè. L'allenatore olandese dovrebbe puntare su un 4-3-3 molto offensivo, riproponendo dal primo minuto il trio Defoe-Fletcher-Wickham davanti, anche se Adam Johnson preme per un posto dal titolare, e difficilmente il match-winner del derby d'andata rimarrà seduto per tutti i 90 minuti. Fuori Alvarez, Giaccherini e Buckley, oltre a Wes Brown, che dovrebbe essere sostituito da Vergini in difesa. Carver ha enormi problemi di formazione, tra infortuni e squalifiche (Coloccini e Cissè). La difesa è obbligata: Ryan Taylor, Janmaat e Williamson sono gli unici a disposizione, e l'olandese si adatterà di nuovo a centrale, con Colback a sinistra. In mediana troverà dunque spazio Anita al fianco di Sissoko, mentre davanti ci si affida ad Ayozé Perez.
CRYSTAL PALACE - MANCHESTER CITY (lunedì, ore 21)
Il Manchester City prova a tenere viva la corsa scudetto nel Monday Night su un campo complicatissimo, perchè da quando è arrivato Pardew, il Crystal Palace ha fatto un salto di qualità davvero importante: 6 vittorie, 2 pareggi e tre sconfitte. Assolutamente niente male per una squadra che ha come obiettivo la salvezza, un passo quasi da zona europa. Stavolta l'avversario è di prestigio, ma di certo questo non frenerà le Eagles, vogliose di continuare a sorprendere partita dopo partita. Per i Citizens è quasi dentro-o-fuori: se dovesse vincere, il lumicino della speranza resterebbe acceso. In caso contrario, rischierebbe addirittura di perdere il secondo posto, perchè dietro le rivali corrono. Il Palace, per tentare lo sgambetto, dovrebbe mettersi in campo con il classico 4-2-3-1, dove non ci sarà lo squalificato Jedinak: Pardew è orientato verso la conferma dell'undici che due settimane fa ha espugnato il Britannia Stadium, con Murray unica punta. Ledley aveva sofferto di un problemino in settimana, ma ha recuperato e ci sarà. Tutti a disposizione per Pellegrini, che deve solo sciogliere il solito nodo relativo al modulo: una punta (Aguero) o due punte (con Bony)? L'opzione prevalente sembra la seconda, e a farne le spese sarebbe Nasri, visto che sulle fasce andrebbero Navas e Silva. Rientra anche Yaya Tourè, a centrocampo al fianco di Fernandinho.