La conquista della FA Cup al termine della stagione passata e gli arrivi di Alexis Sanchez, Mathieu Débuchy, Danny Welbeck e David Ospina sembravano lanciare i Gunners verso un’annata da vivere tra i protagonisti; purtroppo, la partenza lenta – dovuta in parte alla mancata preparazione estiva dei reduci dal Mondiale e in parte da alcuni infortuni a giocatori chiave – ha tarpato le ali alla squadra e scavato un solco importante con la vetta della classifica in Premier League, mentre la campagna europea ha riservato una grossa delusione.
La scarsa condizione iniziale di giocatori come Mesut Özil, Per Mertesacker e Santi Cazorla, unita agli infortuni a ripetizione patiti da Aaron Ramsey, Jack Wilshere e Mathieu Débuchy e al cambio di modulo che ha visto l’Arsenal passare dal rodato ma prevedibile 4-2-3-1 ad un più fluido 4-1-4-1, ha avuto pesanti ripercussioni sui risultati della squadra tra Agosto e Dicembre: troppi pareggi in partite che sembravano alla portata dei Gunners, troppi punti lasciati per strada in malo modo e alcuni giocatori che apparivano completamente spaesati in uno spartito divenuto improvvisamente illeggibile. Ecco che quindi le prime posizioni si sono allontanate, facendo temere il peggio per il resto della stagione; non solo la lotta per il titolo era persa, perfino la qualificazione per la prossima Champions League sembrava compromessa.
Da allora, e più precisamente dalla sconfitta esterna subita a casa del Southampton, tante cose sono cambiate radicalmente: Olivier Giroud ha iniziato a segnare con continuità, Santi Cazorla ha trovato nel ruolo di regista una nuova dimensione e Mesut Özil è tornato ad essere decisivo come un giocatore delle sue qualità deve essere; inoltre, David Ospina ha tolto il posto a Wojciech Szczesny e offerto sicurezza alla difesa, puntellata dall’arrivo del brasiliano Gabriel durante il mercato invernale, rinforzata dalla maturità di un Nacho Monreal sempre più inamovibile e protetta dall’esplosione di Francis Coquelin, ormai titolare nel ruolo di mediano di rottura.
In questo momento i Gunners sono terzi in campionato e sono ancora in corsa per difendere la FA Cup vinta la stagione passata; nonostante l’eliminazione europea e la distanza dalla capolista Chelsea, quindi, la stagione non è ancora da mandare in archivo – anzi.
Certo, la vetta della classifica è molto lontana e il Chelsea non è squadra da crolli improvvisi, però il secondo posto – attualmente occupato dal Manchester City – dista appena un punto; per quanto finire il campionati da secondi della classe non sarebbe sufficiente per etichettare la stagione come memorabile, di certo rappresenterebbe un netto miglioramento rispetto alla storia recente, che ha visto l’Arsenal chiudere sempre terzo o quarto in classifica.
Inoltre, il cammino in FA Cup ha portato gli uomini di Arsène Wenger di nuovo a Wembley, dove sono attesi in semifinale dal Reading; dopo la cavalcata della stagione scorsa, culminata con la vittoria in rimonta ai danni dell’Hull City, i Gunners si ripresentano nel tempio del calcio inglese per provare a difendere il trofeo – che sarà conteso loro da Liverpool e Aston Villa, oltre che dal citato Reading.
Certo, la sorprendente eliminazione in Champions League per mano del Monaco ha lasciato strascichi nel morale della squadra e non è escluso che il contraccolpo possa avere qualche impatto sul finale di stagione, però il modo in cui la squadra ha reagito vincendo a St. James’ Park contro il Newcastle nell’ultima giornata di campionato ha rassicurato i tifosi; la sosta dovuta alle partite internazionali permetterà ad Arsène Wenger di recuperare gli ultimi infortunati di lungo corso Mikel Arteta, Mathieu Débuchy, Jack Wilshere e Alex Oxlade-Chamberlain, consegnando al manager i tasselli mancanti per completare la squadra e lanciare lo sprint finale.
Il prossimo impegno vedrà l’Arsenal sfidare il Liverpool all’Emirates Stadium, poi nel giro di un mese i Gunners affronteranno la semifinale di FA Cup e il Chelsea – sempre tra le mura amiche – prima di una serie di delicate sfide contro compagini che si giocheranno la salvezza e la trasferta a casa del Manchester United alla terz’ultima di campionato. Senza dimenticare un’eventuale finale di FA Cup il 30 Maggio, ad una settimana dall’ultima giornata di Premier League.
Nonostante il rammarico per i tanti “cosa sarebbe stato se”, c’è ancora tanto per cui giocare da qui a Maggio – quindi tante possibilità per cancellare qualsiasi rimpianto dalla testa.