Troppo, davvero troppo Crystal Palace per questo QPR. In uno dei derby minori di Londra le Eagles hanno la meglio in maniera netta sui Rangers: 3-1 rindondante che pone fine alla striscia di sette gare senza vittorie contro il QPR degli odierni padroni di casa.
Crystal Palace è praticamente salvo, non dovrà aspettare molto prima che anche l'aritmetica, dopo la logica, gli consegni questa sicurezza. Il QPR invece nella lotta per salvarsi rimarrà invischiato fino alla fine e se la squadra dovesse continuare ad esprimersi a questi livelli difficilmente potrà uscire vincitrice da tale contesa. Con tre sconfitte consecutive sul groppone e ben quattro nelle ultime cinque trasferte, la squadra dell'allenatore ad interim Ramsay andava a Selhurts Park con qualche piccola speranza derivata dallo scarto minimo con cui erano arrivate le ultime tre sconfitte di cui sopra : 2-1 ad Hull e poi due 1-2 in altrettanti derby di Londra (contro Tottenham ed Arsenal).
I Rangers devono fare a meno di Fer, Barton e Faurlin quindi a centrocampo i pochi cocci rimasti costruiscono una modesta mediana a quattro, composta da Matt Phillips a destra, Sandro ed Henry al centro e Shaun Wright-Phillips a sinistra. Sarà la linea di mezzo uno delle principali cause della sconfitta del QPR. Se la poca copertura degli esterni (alti e bassi) produce una fase difensiva abbastanza rivedibile, il prevedibile gioco orizzontale della metà campo dei Rangers contribuisce ad una fase offensiva nulla. Qualche colpa ce l'ha anche Taarabt (recuperato all'ultimo, così come Furlong ed Edu Vargas, con quest'ultimo che va solo in panchina), incapace di recapitare una che sia una palla utile al centravanti Charlie Austin, unico a salvarsi in questa nera stagione del QPR.
Anche dall'altra parte le assenze si sprecano: squalificato Jedinak, a centrocampo manca anche Mutch. Pardew è quindi costretto ad impiegare gli ultimi due mediani rimasti: McArthur e Ledley. Davanti mancano Campbell e Chamakh ma Pardew non si fa problemi a schierare Glenn Murray, protagonista qualche settimana fa di una doppietta prima di essere espulso. Il 4-4-1-1 di Pardew trova sugli esterni la principale fonte di talento. Zaha e Bolasie in prima battuta e Puncheon quando si allarga creano continui grattacapi all'indifendibile Yun Suuk ed al giovane Furlong. Tutti e tre i gol arriverano da azioni sviluppate sulla fascia.
Dopo 20 minuti in cui la sfida era sembrata incanalata verso binari equilibrati, cominciano ad arrivare i primi sussulti. Al 18° il Crystal Palace ottiene il primo calcio d'angolo del match, e per una squadra che 16 dei 31 gol in Premier League li ha segnati su calcio piazzato, non è poco. Dann si rende pericoloso ma non arriva al gol. La segnatura arriverà qualche giro di lancetta più tardi quando un imprendibile Bolasie va via sulla sinistra e mette in mezzo un cross radente sul secondo palo: a quella altezza Puncheon e Zaha convergono nello stesso punto e nello stesso istante. Ne esce l'1-0, poco ma sicuro, ma anche una discreta botta per la coppia di giocatori di Pardew che va praticamente a schiantarsi sul palo rovinosamente. Attimi di apprensione, i due vanno avanti come se nulla fosse ma nel secondo tempo saranno costretti ad uscire.
Nei dieci minuti a seguire la squadra di Pardew, che a Selhurst Park vive una specie di maledizione (non vince da quattro, ne ha vinta una nelle ultime sette) ribadisce la propria supremazia mettendo a ferro e fuoco le fasce. Il QPR è in bambola ed al 36° arriva il raddoppio, sempre da azione in fascia. Il gol è di McArthur ed è sostanzialmente la fotocopia dell'1-0: Bolasie scatta a sinistra, mette in mezzo e qualcuno che anticipa la difesa del QPR con un inserimento lo trova sempre. Tempo un minuto ed arriva il tris: autore del gol Joel Ward, alla prima segnatura stagionale. Il terzino che da metà stagione bazzica sulla destra e non più sulla sinistra è autore di un tiro verso la porta che subirà una deviazione fondamentale affinché possa trasformarsi in gol. L'assist stavolta è di Zaha, bravo ad attirare su di sé più difensori a suon di finte e doppi passi. L'esultanza di Ward è quella alla Cristiano Ronaldo, lo score diciamo che non è esattamente lo stesso: appena ottavo gol in carriera per il terzino ex Portsmouth.
Subìta l'onta del 3-0 in mezzo tempo Ramsay, al rientro in campo dopo l'intervallo, pensa bene di piazzare l'esperto Clint Hill al posto del giovane Furlong, rendendo la difesa più solida. La differenza si sente ed il QPR supera il primo handicap (quello delle fasce sovraesposte, quello difensivo). L'offensiva del Crystal Palace si spegne viste anche le dimensioni del risultato ed il match diventa noioso. Con la girandola della sostituzioni Pardew dà riposo a due dei suoi pilastri: escono malconci Puncheon (per Gayle) e Zaha (per Mariappa). Si passa al 5-4-1. L'adozione di tale assetto ha un solo obiettivo: mettere in cassaforte il primo clean sheet casalingo dopo 11 partite con almeno un gol subìto a Selhurst Park.
Con Pardew non era d'accordo Matt Phillips, uno dei meno negativi degli Hoops, che in precedenza aveva procurato anche una mezza palla gol al quasi omonimo Wright-Phillips. Il centrocampista praticamente da metà campo piazza un siluro alle spalle di Speroni: un eurogol per l'ex Blackpool che nelle ultime cinque aveva anche prodotto quattro assist. Buon momento di forma per lui, pessimo per la sua squadra che con il 3-1 di oggi si mette a portata di sorpasso nei confronti del Burnley (a pari punti ma con una in meno) ma sopratutto del Leicester (-4 ma con due partite in meno). Ritorno in Championship sempre più vicino per gli Hoops e salvezza sempre più vicina per il Crystal Palace che con la vittoria di oggi si porta a +11 sulla relegation zone.
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Gli highlights: